Il Ministro Matteo Piantedosi chiarisce, dopo tante polemiche – “I Cpr sono luoghi ovviamente di detenzione e di privazione della libertà previsti dalla legge dove si concentrano situazioni anche di comprensibile disperazione anche da parte di chi ci finisce dentro secondo quelle che però sono delle previsioni di legge e molto spesso non sono nelle condizioni migliori anche per l’opera di vandalizzazione che viene fatta dalle persone che sono dentro”.
Il ministro lo ha detto a margine della sottoscrizione di un accordo tra la Regione Lombardia, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l’ANCI Lombardia. A chi ha fatto notare che i migranti nei Cpr protestano ‘per le condizioni disumane’ delle strutture, Piantedosi ha risposto: “Questo lo dice lei… è una sua opinione ma non è così, abbiamo sistemi di monitoraggio continuo. Se i Cpr non vengono devastati vengono mantenuti in condizioni più accettabili. Chi è ospitato non è un richiedente asilo: non sono previsti per i richiedenti asilo. Se sono richiedenti asilo, finché la domanda è pendente, non è previsto che possano stare nei Cpr“.
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