Il temporale del 25 luglio scorso ha in parte contribuito, in concorso con la cattiva gestione umana pre e post evento naturale, a fare toccare ai Giardini Montanelli lo stato di salute, estetico e di conservazione più basso mai registrato in tempi moderni.
VERDE
A parte le centinaia di alberature che sono cadute o sono state danneggiate dal temporale, ci sono decine di alberi che presentano diverse situazioni di criticità con gravi problemi di equilibrio e staticità, problemi derivanti da attacchi di agenti patogeni e parassiti in grado di comprometterne la stabilità e che quindi rappresentano un potenziale rischio per persone, animali e cose.
Oltre ai grandi alberi che appaiono evidentemente fuori equilibrio, ne segnaliamo alcuni in particolare, magari apparentemente stabili, ma con gravi problemi di funghi, parassiti e marciume radicale: una quercia nei pressi dell’asilo, due platani, uno di fronte alla statua di Sirtori e l’altro nei pressi del gazebo, un bagolaro di fronte a Palazzo Dugnani, e diversi ippocastani in zona Planetario.
A oggi permangono ancora decine di giovani piante morte da anni, che non si capisce perché non vengano tolte, nonché diversi alberi adulti che difficilmente supereranno l’inverno e molte vecchie ceppe non rimosse che possono essere fonte di malattia per le altre piante e che comunque ne impediscono la ripiantumazione.
Anche l’incomprensibile mantenimento in loco di una quercia caduta 4 anni fa, e in stato di decomposizione, costituisce un’importante fonte di contaminazione per altre piante limitrofe attualmente sane, il che è molto preoccupante soprattutto in una prospettiva di medio termine.
Il livello di manutenzione è da anni del tutto insufficiente e continua a permanere la mancanza di procedure di irrigazione per le giovani piante nei periodi di siccità.
La periodicità e la qualità del taglio dell’erba sono inadeguate, così come pure è inadeguata l’attività di rimozione delle foglie morte soprattutto lungo i viali.
DECORO
A distanza di 5 mesi dal temporale, la recinzione permane danneggiata in più punti e consente un agevole accesso notturno a piedi, ma nonostante questo permane l’inutile attività quotidiana di apertura e chiusura dei 18 cancelli e la mancanza di un controllo notturno. Anche la banalissima recinzione dell’area cani è ancora provvisoria.
Numerose sono le panchine in pietra spaccate e anche il tetto del gazebo è danneggiato da assai prima del temporale. Nella zona, e anche lungo i Bastioni, sono riemersi da tempo dei grandi tubi in pvc nero, dell’impianto di irrigazione truffa, che devono essere rimossi perché orrendi, inutili e pericolosi.
Come non ricordare poi l’orrendo wc automatico angolo via Palestro corso Venezia, che è fuori uso da 7 anni e che, con un minimo di buon senso, deve essere tolto definitivamente?
Si segnala anche la situazione indecorosa del Biolab e del bellissimo Palazzo Dugnani.
I viali presentano molte buche e sempre un certo viavai di mezzi non autorizzati.
L’unica concreta miglioria risale all’anno scorso quando sono state finalmente chiuse le grotte dell’ex zoo, mentre permane il problema del degrado delle scalinate e delle scarpate ai lati dell’asilo che devono essere rese inagibili senza ulteriore indugio.
PULIZIA
Lo standard, a parte la raccolta foglie, appare mediamente adeguato, anche se le zone più nascoste dovrebbero essere maggiormente seguite.
Purtroppo notiamo che la macchina spazzolatrice assegnata ai Giardini, che speravamo potesse contribuire in modo significativo a mantenere le bordure delle aiuole, che da anni puliscono solo i volontari, è inspiegabilmente inutilizzata e ferma da mesi e mesi nell’area ex pony.
Un miglioramento estetico si è avuto col cambio dei cestini.
SICUREZZA
Anche se è difficilmente quantificabile, la percezione è che da qualche mese ci sia una maggiore attività di controllo a cancelli aperti da parte delle forze dell’ordine, anche lungo i confinanti Bastioni.
Nonostante ciò non è sparita l’osservazione di bottiglie di alcol e ammoniaca abbandonate, che in questo caso non servono certo per pulire.
C’è quasi sempre qualche persona che trascorre la notte sotto il gazebo, ma non si è più prodotta la relativa occupazione massiccia, mentre ai piedi della scalinata dell’asilo, seminascosta, c’è sempre una persona che staziona in condizioni drammatiche.
Si segnala che recentemente è stato piazzato un palo nei pressi del monumento a Montanelli per l’installazione della prima telecamera di sicurezza.
Enrico Pluda
Presidente di AGIAMO
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