La guerra alle auto di Sala allontana Milano dal suo futuro: il lavoro

Fabrizio c'è Milano

Area C a 7,5 euro e festivi inclusi, aumento della tariffa ed estensione della sosta a pagamento. Nuovi restringimenti di carreggiata in Buenos Aires e San Babila e presto pure sulla circonvallazione dei Bastioni. Il bollettino della guerra alle auto del Comune di Beppe Sala non si ferma. Anzi, l’Assessore Granelli, sceglie la giornata in cui si è verificato un incidente mortale su Viale Zara , per annunciare nuove telecamere che chissà da quanto tempo aveva già pianificato di installare.

Mettiamo in chiaro 3 dati di fatto.

1) Mai il Comune ha prodotto un report che consentisse di valutare se queste politiche hanno migliorato la situazione dell’aria di Milano, che poi sarebbe la ragione ufficiale per cui i provvedimenti sono stati presi. In ogni caso confrontando i dati di Milano con i Comuni limitrofi non si riscontra alcun anche minimo effetto!

2) Mai il Comune ha studiato e tenuto in considerazione la somma dei disagi per imprese, cittadini, né dei costi/benefici che queste misure scaricano su milanesi e abitanti dell’area metropolitana.

3) Mai ci sono state tante vittime tra pedoni, ciclisti e motociclisti quante oggi, a testimonianza che la soluzione non sono gli autovelox o le ciclabili, ma il controllo effettivo di chi è alla guida (troppi addicted in circolazione), il rispetto delle norme esercitato dalla Polizia Locale, un maggiore ordine sulle strade figlio di una progettazione seria e non dell’annuncio green.

Le attuali scelte sulla viabilità dunque non sono frutto di ricerca scientifica o corroborate da statistiche. Sono decisioni assunte per partito preso, per convinzioni ideologiche, per rieducare il popolo ed imporre la propria visione di società. Diciamo di più: la sinistra milanese, dimenticati i valori di un tempo (aiutare i ceti popolari, difendere i lavoratori, dare servizi sociali di qualità) si è buttata sulle mode ambientaliste, sposandole in maniera ingenua. Il furore ideologico e l’odio che un tempo si scagliava contro i padroni delle fabbriche, i capitalisti, la borghesia, gli USA etc etc oggi ha un suo nuovo obiettivo contro cui scagliarsi: l’auto. L’auto totem da abbattere che invece è ancora oggi strumento di mobilità personale, di libertà di movimento, di società basata sul lavoro, di dinamismo sociale, di famiglie che cercano di conciliare i tempi, di confort per tutti e di status symbol per alcuni. L’auto che ancora oggi è una filiera industriale e di occupazione che ricerca un ambiente migliore tramite il progresso tecnologico e non decreti o ordinanze.

Certo, le politiche sul traffico sono anche dettate dalla necessità di fare cassa. E  così l’odio contro l’auto e la mobilità privata si è saldato con la necessità di foraggiare una spesa comunale incontrollata, dando vita a una maniacale ricerca di soldi dall’automobilista sotto forma di balzelli sulla sosta, pedaggi, sanzioni, black box, obbligo di rinnovo autovettura etc. Nessuna altra categoria, nemmeno quelle più facoltose, sono state spremute così nel decennio Pisapia/Sala.

Così contro l’auto e chi si ostina a usarla si concentra tutto l’odio della sinistra milanese versione green e tutto il focus della azione politico-amministrativa degli illuminati esponenti progressisti di Milano. Sfugge a costoro che l’auto consente agli anziani di recarsi dal medico o a far la spesa, serve alle mamme per portare i bimbi a scuola e poi lavorare, serve a tante categorie non benestanti per raggiungere il posto di lavoro anche in orari difficili. Cosi come sfugge agli ambientalisti che tanti comuni dell’hinterland non sono collegati con Milano da treni e bus. E ancora per tanto tempo non lo saranno, considerando che per fare una metropolitana i loro amministratori illuminati hanno impiegato 14 anni. Purtroppo i verdi milanesi sono ancora fermi al luogo comune della signora con pelliccia che porta i figli col SUV a scuola: solo che questa mamma nel frattempo si è munita di SUV elettrico ed entra in area B e C comodamente, mentre i ceti meno abbienti sono discriminati e obbligati in maniera coatta a usare mezzi pubblici più cari, meno frequenti e sempre meno frequentabili per ragioni di sicurezza.

Persino ovvio far notare che forse un Sindaco non dovrebbe solo far la guerra alle auto ma anche alla criminalità, al degrado, e magari sviluppare le politiche per la casa e quelle per gli anziani, un tempo vanto della città, e oggi abbandonate a tal punto, che 6 anziani sono morti in una RSA del Comune senza impianto antincendio da più di un anno.

Occorre capire che queste politiche non influenzano solo i trasporti, ma la visione stessa della città. Se l’amministrazione comunale continuerà a trastullarsi con monopattini, ciclabili e piazze tattiche, Milano sarà solo a misura di ricchi, di proprietari immobiliari della ZTL, di studenti mantenuti che si possono permettere i suoi costi. Lo sviluppo economico di questa città non può poggiare solo sugli aperitivi e sul turismo. Milano va ripensata, a partire dalla mobilità, ma non solo, per continuare a essere una città di famiglie, di lavoro, di servizi  e di impresa. E per essere tutto ciò ha bisogno di poter accogliere chi trasporta merci, chi svolge servizi e chi fa lavori magari umili ma necessari e imprescindibili.

La speranza è che tutto ciò sia chiaro a tutte le persone penalizzate nel presente ma interessate al futuro di Milano, che poi sono la maggioranza dei milanesi. Anche se forse non lo sanno.

29 thoughts on “La guerra alle auto di Sala allontana Milano dal suo futuro: il lavoro

  1. Hai ragione speriamo che il comune (Sala) non faccia nulla. A settembre quando iniziano le attività anche scolastiche bisogna mobilitarsi e far valere la ns voce.

  2. Manca il pensiero, il lavoro è l’impegno di uomini come te… carissimo Fabrizio. Speriamo in un futuro migliore ma senza questi signori che stanno rovinando le nostre città

  3. Dovrebbero costruire citta’ a modello di logica e rispetto civico dei cittadini con le loro esigenze, non una giungla come oggi dove avventurarsi in strada e’ un rischio tutti i giorni. Quindi aumentare il ticket non risolve nulla, ne’ chiudere anche il sabato e domenica…le soluzioni sono altre mai prese in considerazione. Presidente Maroncelli District

  4. Che il sindaco sia un pirla lo sapevamo ora diventa anche coglione. Spero che i milanesi aprano finalmente gli occhi e facciano funzionate il cervello.

  5. Sono totalmente d’accordo ma oltre a firmare tutte le petizioni che ci vengono proposte cosa possiamo fare noi cittadini concretamente per opporci a questa politica scellerata della nostra giunta? Le opposizioni unite forse potrebbero contrastare di più?

  6. Tutto vero !!! Sala vuole la citta giardino dove nessuno lavori e viva di rendita come fa lui…..poveretto!!!Povera Milano mai stata cosi invivibileeee!!! Mangia tu….che magno ioo……poi Granelli si deve dare all ippica ….visto…. sempre le balle raccontate prima delle elezioni !!!!

  7. Purtroppo sono anni che leggo e sento le stesse cose e Sala e la sua compagnia…vanno avanti indisturbati.
    È necessario organizzare 0 fare manifestazioni per impedire che vadano avanti.

  8. Abito in periferia e faccio 3.000 km all’anno con una utilitaria a benzina. A causa della salute e dei costi uso l’auto solo per necessità: spesa, visite mediche, PS, trasporto di oggetti pesanti e commissioni, che se in area C eseguivo solo nei fine settimana.
    La domenica mattina andavo in centro a guardare le vetrine e bere un caffè. Ora con il ticket in entrata dovrei ripiegare sui mezzi e spendere 4,40 euro per la metro, perchè, come odiosamente specificato dal geniale Sala ”con l’aumento del costo del biglietto è diventato più conveniente spostarsi in auto e noi lo impediremo”
    Con l’estensione del pagamento dei parcheggi dopo le 13:30 anche in periferia dovrò rinunciare ai pochi spostamenti nei giorni feriali o a sfidare la sorte, perchè non ho nessuna intenzione di pagare il parcheggio. Abito a Milano da sempre e ho la patente da quando avevo 18 anni, non vedo perchè dover pagare per sostare in zone od orari dove non c’è penuria di spazi!
    Sala si giustifica poi dicendo che il numero di entrate in area C nei fine settimana ormai è uguale ai giorni feriali. Che genio, nei feriali si paga, se non si pagasse le entrate sarebbero molte di più!
    Ringraziamo Fabrizio per l’ottima sintesi della triste situazione che ci ha creato questa maledetta giunta di eco dementi. Questa sintesi dovrebbe essere fatta propria da tutti i rappresentanti dell’opposizione in comune, della maggioranza in Regione, del governo a Roma e dalle associazioni automobilistiche -che pare siano solo tranquilli stipendifici…-
    Che questo sia il futuro Manifesto per la libertà ragionata alla circolazione automobilistica milanese e di tutte le grandi città italiane.

    1. Aggiungerei la bugia di Granelli sui parcheggi di corrispondenza, quando era assessore alla mobilità, che non hanno mai realizzato.
      Inoltre, molte altre persone sono nella mia situazione. D’altronde l’età media dei milanesi aumenta sempre piu ma l’ecofascista Salah li costringe alle attese sotto la pioggia, al freddo o a 35 gradi.
      In alternativa che operati, reumatici, ictati vadano pure in bicicletta…idiota.

  9. Condivido pienamente il contenuto dell’articolo e mi chiedo come possa ancora essere in carica un sindaco così despota .

  10. Sono d’accordo su quasi tutto. Ci sarebbe da aggiungere fattore case popolari le quali sono diventate invivibili dove dormono e bivaccano in cante e solai, dove il 30 per cento delle case sono sfitte e molte altre mancanze.

  11. Come non darti ovvia ragione? Io sono per cercare di movimentare la gente, peró. Tutti leinibda tastiera, tutti a mettere likes, ma io vorrei andassimo sotto casa di Sala in Via Poerio a protestare sonoramente.

  12. Caro Dottor Fabrizio condivido totalmente quanto ha detto. Incomincio a chiedere in giro: che hai votato? Nessuno risponde sala
    .A parte il traffico edilizia privato che il mio campo è sempre più disastrata.
    Solo chiacchere e ritardi immotivati
    Continui così.
    Francesco Frisia

  13. È vero di tutto ciò che questo sindaco sta aiutando tutti coloro che si possono permettere di cambiare macchina ogni mese,mentre il il popolo medio basso deve pensare a rimpinguare le casse del comune

  14. Ma io vorrei sapere chi la votato vorrei poter dire la mia entrare in politica che di certo come cittadina conosco i problemi più di lui. Sta rovinando una città ormai diventata invivibile d la gente sta scappando . Io vorrei sapere se lui la paga l’area c…. No di sicuro Fabrizio infilami in politica ho tanto da dire ….

  15. Ci sta mandando al totale fallimento e sta distruggendo una città o meglio metropoli la prima in Italia dove la gente ormai scappa perché non pensa ad aumentare gli stipendi prima di aumentare l’aria c è tutto il resto . E tutto un torna conto suo . In primis eliminerei le auto che si guidano con il patentino che sono le più pericolose monopattini targa e assicurazione c’è tanto da fare prima di pensare ad aumentare l’area c….. Fabrizio tirami dentro ho voglia di discutere con persone competenti intelligenti e colte . Cordiali saluti

  16. Sono assolutamente allineata. Condivido tutto al 100/100. Come se pagando si riduca lo smog. Il nostro sindaco dovrebbe stazionare intorno all’area C verso le 19 ,15 o giù di lì.tutti ad aspettare col motore acceso le 19.30 e se passi anche solo 1 minuto prima: Multa.

  17. Bisogna anche evidenziare che questa politica insensata stà mettendo a dura prova i servizi di emergenza ed urgenza che si trovano con vie sempre più strette, monopattini e biciclette che tengono le carreggiate senza rispettare nessun codice della strada, difficoltà a parcheggiare i mezzi di soccorso arrivati sul luogo dell’intervento, dovendoli lasciare in mezzo alla strada e quindi creando ancora più caos nel traffico e pericoli. Il fanatismo di questi personaggi non pensa alle conseguenze delle loro azioni.

  18. Tralasciando l’inettitudine nel gestire la mobilità privata dei cittadini con regolamenti e modifiche unilaterali attuate con prepotenza, ma questi ciclisti anarchici che passano col rosso, non rispettano alcuna regola di buon senso stradale e del codice (passano col rosso, tagliano la strada, transitano sui marciapiedi, ecc.) chi gliele controlla??? Strumentalizzare le morti di ciclisti, spesso disattenti, per limitare il cittadino in auto sa molto du ipocrisia. Ma d’altronde questa giunta oramai fa dell’ipocrisia una normalità che viene schiaffata in faccia spudoratamente ogni qual volta aprono bocca.

  19. Mi unisco anch’io al pensiero di tutte le persone che mi hanno preceduta. D’accordo con quanto hai scritto su tutta la linea, è arrivato il momento di dire “Basta”, e unirci tutti per manifestare il nostro sdegno, residenti o non residenti a Milano. Queste decisioni assurde sono mirate soltanto a rimpinguare le casse del Comune di una città che è, tuttavia, sempre meno inclusiva, sempre più elitaria, e sempre più distante dalle reali necessità della gente. Bravo, avanti così!

  20. Volevo ringraziare pubblicamente il sindaco Sala e chi per lui ci ha tolto i pass di parcheggio gratuito dopo quasi 25 anni per andare a fare servizio di soccorso sanitario primario x il 118 presso la Croce Bianca Centro. Ora ci tocca pagare circa 25 euro a turno di sosta per le nostre vetture private. Arriviamo anche da fuori Milano, facciamo 10/12 ore di turno se va bene. Di notte come si torna a casa se non ci sono I mezzi pubblici? Chiesto e richiesto ma al Comune non ci sentono…. e noi paghiamo x aiutare la cittadinanza….. grazie sindaco per la sua collaborazione e la sua dedizione alla solidarietà!!!

  21. Ho trasmesso a 22 persone la comunicazione in questione, le quali ,oltre a condividere buona parte di quanto suddetto, hanno tenuto precisare : che abbiamo un sindaco che si sente un padreterno, non amminitra per la tutela dei cittadini, fa quello che vuole. Adesso ha rotto veramente i coglioni e forse la gente comincia ha protestare e a non votarlo più.

  22. Sala è un megalomani è un cattivo sindaco !purtroppo è stato eletto due volte sta rovinando la città , le più belle strade orgoglio di Milano del lavoro sono ormai ridotte ad un senso unico con le macchine che lavorano e i furgoncini in fila senza poter avanzare è una fotografia spietata delle piste ciclabili deserte in viale monza e corso buenos aires con nessuno che va in bicicletta o forse qualche extracomunitario con la bici rubata ecc. sala ha privilegiato la gente che non lavora che va in bici e sta distruggendo la planimetria della città che lavora

  23. Fabrizio, quello che dici è tutto condivisibile, però bisogna passare dalke chiacchere ai fatti. Organuzzare una bella mobilutazione con manifestazione di tutti coloro che sono in disaccordo con questa politica scellerata sarebbe un segnale di risveglio di quelli che anziché lamentarsi alke ultime elezioni hanno preferito stare a casa o andare al mare. Questo grazie alla spartizione o scambio di poltrine che la Dx ha fatto con la sx. Roma x Milano, senza preiccuoarsi minimamente di ciò che sarebbe accaduto. La gente è esasperata e disillusa, ormai non crede più nella politica e nei suoi rappresentanti. Quelli che givernano questa città non raporesentano la maggioranza dei Milanesi, questi devono fare mea culpa, però dobbiamo svegliarci, protestare, l’auto è diventato il secondo esattore di Stato, usata x giustificare, inquinamento, ma in realtà serve ad introitare soldi a manetta a discapito dei cittadini. Potrei andare avanti x ore con esempi lampanti, purtroppo non posso esprimermi come vorrei, causa regolamento. Se vuoi potrei evudenziarti in separata sede tantissime situazioni visibili ogni giorno nella ns. Città che sta andando alla deriva dopo 10 anni di gestione di Sx.

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