Un autovelox tarato male in provincia di Milano registrava 6 km di velocità in più

Lombardia

Torniamo a parlare degli autovelox furbetti, quelli che vengono utilizzati dai Comuni semplicemente per fare cassa e non tanto come vero deterrente per limitare la velocità e aumentare la sicurezza sulle strade.

Purtroppo non è raro sentire notizie per certi versi sconcertanti, come ad esempio l’autovelox da 200 multe al giorno contro cui, indirettamente, il ministro Salvini si è espresso così: “Stop a chi li usa per fare cassa”.

E leggendo la notizia che vi stiamo per raccontare qualche dubbio viene. Il tutto è avvenuto sulla strada provinciale 14 Rivoltana, in provincia di Milano, dove, stando a quanto specificato dal Corriere della Sera, sarebbe stato installato un autovelox che avrebbe registrato andature superiori di 5-6 km rispetto a quelle reali, sanzionando quindi anche i mezzi che procedevano a velocità regolare.

Una ditta, la Ct Transport, aveva accumulato ben 30 multe in meno di 9 mesi, ed ha deciso quindi di fare ricorso, vincendo. L’azienda si è rivolta all’avvocato Carlo Pollini avviando una causa contro la Città metropolitana di Milano in quanto l’autovelox si trova su una provinciale.

Il dispositivo ha agito indisturbato fino a pochi giorni fa fino a quando non è appunto giunta la decisione di annullare alcune sanzioni in quanto il velox era tarato male, sovrastimando la velocità. Si tratta di un problema non da poco visto che il limite della strada in cui era stato installato era di 70 km/h, ma il dispositivo rivelava sempre 74/75 km/h se uno circolava a 69 all’ora, quindi perfettamente in regola.

A tali conclusioni si è giunti dopo un’attenta indagine e definite «ben motivate e frutto di un’analisi nel pieno rispetto del contradditorio». Ovviamente tale causa vinta dalla ditta Ct Transport, potrebbe favorire il ricorso di altri automobilisti multati.

Come specifica il quotidiano di via Solferino, chi ha ricevuto una multa negli ultimi 30 giorni può chiederne l’annullamento approfittando appunto della recente sentenza, mentre chi ha già pagato non potrà fare più nulla.

In ogni caso la Città metropolitana ha fatto sapere di essere pronta a presentare ricorso convinta che i suoi autovelox siano tarati in maniera adeguata.

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