La Magolfa, il caratteristico quartiere compreso tra la Darsena e i navigli Pavese e Grande.

Milano

La Magolfa, quartiere antichissimo, per secoli fu il luogo di ritrovo di tutti gli spazzacamini di Milano.

Come era consuetudine prima della Rivoluzione Industriale, i mestieri più umili erano associati a gruppi di immigrati che provenivano dalla stessa area geografica.

Gli spazzacamini provenivano quasi tutti dalla Val Vigezzo e dalla Val d’Ossola, oggi in Piemonte, ma per secoli e secoli dominio milanese sin dal tempo dei Visconti.

Nel Quattrocento, un gruppo di spazzacamini decise di erigere a loro spese una chiesetta nel borgo della Magolfa e la dedicarono alla Madonna del Sasso, che già adoravano in Val Vigezzo.

La chiesetta conteneva un affresco nella Madonna, che il 29 aprile 1494 fu preso a sassate da uno spazzacamino ubriaco, tal Giovanni Zucono. Il dipinto sanguinò sino al 18 maggio, facendo gridare al miracolo.

La chiesetta divenne così nota anche come Oratorio di Santa Maria del Sangue alla Magolfa.

I circa 200 spazzacamini della Val Vigezzo, che scendevano a lavorare solo nei mesi primaverili ed estivi e non avevano una dimora a Milano, si riunivano la sera nell’oratorio per farsi compagnia e dormire.

Le Dame di San Vincenzo agli inizi dell’Ottocento costruirono nei pressi dell’oratorio alcuni edifici per ospitare i familiari degli spazzacamini, una piccola scuola e dei servizi di base.

Negli stessi anni l’oratorio fu ristrutturato in stile gotico, con pessimo gusto, come si vede ancor oggi.

All’incirca nel 1880-90 gli spazzacamini smisero di scendere dalla Val Vigezzo, non trovando più lavoro. L’Oratorio divenne così caro alle lavandaie dei vicini Navigli.

Poi una vecchia trattoria Milanese che va avanti nella ristorazione dal 1892.
Da più di 25 anni si porta avanti la storia di una delle più vecchie trattorie di Milano.

“Si poteva anche cantare i ricchi, i nobili e loro disgrazie, ma allora mi interessava quello con le scarpe da tennis” diceva Jannacci nei lontani anni 60 ed era un appuntamento spontaneamente aggregativo, per tutti.

(Milano Scomparsa)

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