Un appello del Consiglio Comunale: sabato tutta Milano in piazza per la pace. Forse uno spiraglio nelle trattative

Milano

Sarà una piazza unita nelle intenzioni, nel comune orrore per la guerra, per una condivisione sincera e solidarietà al popolo ucraino. Dimenticati i distinguo dei comunisti radicali, della FIOM e di chi ancora deplora la guerra, ma non condanna il dittatore Putin. Milano contro la guerra è l’appello che il Consiglio comunale lancia a tutta la città per chiedere di mobilitarsi contro il conflitto in Ucraina e di scendere in piazza sabato 19 marzo alle ore 18 attorno all’Arco della Pace, che per l’occasione sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina, giallo e blu. Alla  manifestazione bipartisan  hanno aderito tutte le forze politiche.

Una piazza senza se e senza ma, rutilante di pensieri, negli occhi le mille foto della distruzione, le piccole vittime buttate al macero, le colonne incessanti dei fuggitivi, pochi stracci negli zaini di fortuna, i visi disegnati dall’angoscia, la fierezza di un adolescente con il fucile, le assordati sirene, le macerie inquietanti della propria casa, degli affetti. E i dieci uomini uccisi mentre aspettavano il pane, senza un perché.

Ministro degli Esteri russo Lavrov

Quadri, scampoli agghiaccianti visti tante, troppe volte. Ma Putin, il criminale, non si ferma. Si parla della possibilità di uno statuto di neutralità dell’Ucraina al centro dei colloqui che sono ripresi ieri fra Mosca e Kiev. Il Cremlino sostiene che “è possibile un compromesso“, in base ad una “neutralità smilitarizzata, stile Svezia, con un proprio esercito”. Il ministro degli Esteri russo Lavrov parla di “un margine di speranza di raggiungere un compromesso” e dice che uno status di neutralità è “seriamente considerato”. “Kiev però rifiuta l’idea e dice di aver proposto “un modello di garanzie di sicurezza”, con “un accordo rigido con un certo numero di Stati garanti che si impegnano con chiari obblighi giuridici a prevenire attivamente gli attacchi in Ucraina”.

Un colloquio telefonico tra il Pontefice e il Patriarca di Mosca è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri. A riferirlo sono state fonti della stessa Chiesa di Mosca: “Le parti hanno sottolineato l’eccezionale importanza del processo negoziale in corso – si legge in una nota – esprimendo la loro speranza per il raggiungimento al più presto di una pace giusta”.

Ma la guerra e la sofferenza in Ucraina continuano.

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