Sosteniamo il Rettore contro lo scempio della Statale

Fabrizio c'è Milano
Giovedì scorso l’Università Statale è stata teatro di una festa di Halloween non autorizzata alla quale hanno partecipato, illegalmente, centinaia di persone.
L’edificio di Via Festa del Perdono e i suoi bellissimi chioschi sono un delicato monumento, hanno resistito a secoli di storia e intemperie ma possono andare a fuoco per un mozzicone o per un filo surriscaldato come quelli con cui i collettivi studenteschi hanno allestito una discoteca dentro le sale del ‘400.
Senza chiedere permesso a nessuna autorità, i collettivi studenteschi hanno organizzato tramite social un evento prettamente commerciale con ingresso (esentasse) a 3 euro e orario di chiusura all’alba.
Tutto ciò non sarebbe possibile a nessun organizzatore di eventi musicali. Viene tollerato dalle Forze dell’Ordine perché i collettivi studenteschi godono dell’immunità “politica”, essendo compagni impegnati in giuste cause (non quella di studiare pero!). Sono dei prepotenti di sinistra, se il Rettore chiedesse l’intervento delle Forze dell’ordine si parlerebbe di attacco fascista alla cultura.
Per questi motivi il Rettore della Statale ha pubblicato le foto del degrado, della sporcizia e dei vandalismi lasciati da centinaia di persone che fumano e bevono e le ha pubblicate sul sito.
Il Rettore ha chiesto anche di non essere lasciato solo dalle Istituzioni.
Nemmeno mezza parola è giunta da parte del Sindaco e della sua Giunta di Sinistra contro l’illegalità, l’evasione fiscale e l’occupazione abusiva compiuta dai collettivi studenteschi. Chiaro il motivo: i ragazzotti dei centri sociali fanno parte della maggioranza politica di sinistra che sostiene Sala.
Ecco perché domani  in Consiglio Comunale e al Municipio 1 Forza Italia (primo firmatario Federico Benassati) presenterà e discuterà una mozione per esprimere solidarietà al Rettore e chiedere che il Tavolo per l’Ordine pubblico in Prefettura si occupi dei collettivi universitari che occupano l’università mettendone a rischio il patrimonio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.