Primarie? No grazie: troppi galli nel partito. Parola di Sala

Attualità

Milano 11 Marzo – Un tempo, non molto tempo fa, c’erano le primarie. Ed erano belle, democratiche, essenziali per una vita partecipativa del popolo con il partito di riferimento. Il partito democratico si pavoneggiava senza vergogna, vantando un primato di democrazia popolare, da cui prendere esempio, così trasparente, così ugualitaria.. insomma una carta vincente per dimostrare soprattutto ai berlusconiani, come fosse nobile e meritevole un partito aperto alla discussione, ai progetti. Ma ben presto le primarie non riuscirono a nascondere clientele, brogli, invidie, lotte per il potere, coltelli usati senza pietà. E le primarie a sinistra non le vuole più nessuno. Immagina se capitasse un altro incantatore di serpenti come Renzi…meglio non rischiare..soprattutto oggi dopo il fallimento di un monarca assoluto, diventato un re nudo, con i piedi d’argilla. “Le primarie adesso sono un atto da ‘egoriferiti’.(sic) Non dobbiamo approfittare della pazienza degli elettori di sinistra. Gli elettori del Pd e della sinistra vogliono sapere qual è il programma e cosa si fa oggi”. Così il sindaco Giuseppe Sala intervenendo alla trasmissione “Gioco a Premier” su RadioRai 1 riguardo all’ipotesi di primarie nel Pd. “Quali primarie e primarie, un’altra lotta tra galli?”, ha proseguito Sala, escludendo di volervi partecipare  “Il 19 % oggi è il valore giusto del Pd. Così dicono i numeri” quindi, ha aggiunto “le chiacchiere stanno a zero e poteva anche essere peggio. Bisogna reagire velocemente e la reazione più sbagliata è mettersi a fare abusando della fiducia degli elettori” Per dire che non è il momento di squadernare al mondo intero le miserie di piccoli uomini definiti galli che pensano di essere “Grandi”. Il pollaio PD da anni ormai ci dà lezioni teoriche di democrazia, ma nei fatti è solo al servizio del potere. Hanno dimenticato la vocazione popolare? Semplicemente non hanno il senso della realtà.

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