Con Bruno Maderna e l’Umanesimo possibile parte il 24° Festival di Milano Musica

Cultura e spettacolo

Milano 4 Giugno – Il 24° Festival di Milano Musica, realizzato con il Teatro alla Scala, incentra la programmazione su “Bruno Maderna e l’umanesimo possibile”, con aperture al teatro musicale e alla danza. Dal 4 ottobre al 14 novembre 2015 in programma 19 concerti,spettacoli di teatro, danza musica sinfonica e da camera, video che saranno ospitati all’Auditorium San Fedele, alla Basilica di San Simpliciano, al Conservatorio G. Verdi di Milano, al Coro di San Maurizio, alle Gallerie d’Italia (Piazza Scala), al Museo del Novecento, al Piccolo Teatro Strehler, alla Scala, alla Triennale Teatro dell’Arte e al Teatro Elfo Puccini. I concerti saranno registrati e trasmessi da RAI Radio3.

Bruno Maderna (nato a Venezia nel 1920, morto a Darmstadt nel 1973) è figura di primo piano nel panorama dell’avanguardia musicale del secondo dopoguerra. All’attività di compositore affiancò il ruolo di direttore d’orchestra, insostituibile nella conoscenza e diffusione della musica contemporanea.

Per l’inaugurazione del Festival al Teatro alla Scala, la Filarmonica della Scala, diretta da Ingo Metzmacher con il violinista Francesco D’Orazio, presenta Aura (1972) e il Concerto per violino e orchestra (1969) di Bruno Maderna, affiancati alla Passacaglia per orchestra op. 1 (1908) di Anton Webern (1883 – 1945) e ai Tre pezzi per orchestra op.6 (1914/1929) di Alban Berg (1885 – 1935. Preludio alla serata inaugurale, nel pomeriggio del 4 ottobre, il concerto itinerante in cui si esegue Fresco per cinque complessi bandistici di Luca Francesconi (1956), rielaborazione di inni nazionali di diversi paesi, in una nuova versione espressamente composta per Expo 2015. La Civica Orchestra di Fiati di Milano, le Orchestre Giovanili Regionali dell’Anbima e l’Orchestra di Fiati del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, con più di duecento musicisti, muoveranno da diversi punti della città, confluendo nell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele.

L’omaggio a Pierre Boulez (1925) per il suo novantesimo compleanno, in coproduzione con il Teatro alla Scala, è il fulcro del secondo appuntamento in programma al Teatro alla Scala: un recital pianistico di Pierre-Laurent Aimard e Tamara Stefanovich (2 novembre), che prevede l’esecuzione di Douze Notations (1945) e le prime due Sonate per pianoforte di Pierre Boulez accostate alle Visions de l’Amen (1943) per due pianoforti, di Olivier Messiaen (1908 – 1992).

La danza trova spazio al Teatro dell’Arte con lo spettacolo Democracy, coreografia di Maud Le Pladec e musiche di Julia Wolfe (1958) e Francesco Filidei (1973) eseguite dal vivo dall’Ensemble TaCTus.

Il tema maderniano del rapporto con l’antico è sviluppato nell’appuntamento nella Basilica di San Simpliciano, in cui l’ensemble vocale The Company of Music eseguirà brani di Luciano Berio (1925 – 2003), Luigi Nono (1924 – 1990) affiancati a Josquin Després (1440 – 1521), Carlo Gesualdo (1560 – 1613) e Johannes Ockeghem (1425 – 1496), mentre il solista Lorenzo Gentili-Tedeschi interpreterà Widmung per violino solo (1967) di Maderna.

La collaborazione con la Fondazione Spinola – Banna per l’Arte prosegue con l’ensemble mosaik, diretto da Fabio Nieder, mercoledì 28 ottobre, all’Auditorium San Fedele, per l’esecuzione di due nuovi brani di Máté Balogh (1990) e Caterina Di Cecca (1984), composti durante il laboratorio promosso dalla Fondazione sotto la guida dello stesso Nieder (1957); brani che si intrecciano con gli ultimi lavori di musica da camera di Robert Schumann (1810 – 1856), Märchenbilder op.113 (1851) e Märchenerzählungen (1853), ispirati ad antiche leggende tedesche e racconti fantastici, e con due visionari brani cameristici di Fabio Nieder.

Il Coro di San Maurizio si apre alla nuova musica: sabato 17 ottobre, (in due repliche alle ore 18 e 20.30) di ensemble nella formazione di trio d’archi presenta Rinascere Sirena e Dalla tentazione di sant’Antonio di Giorgio Netti (1963), Viola (1971) di Bruno Maderna, Faux-mouvement di Georges Aperghis (1945) e di Des Dichters Pflug di Klaus Huber (1924).
Il flauto e l’elettronica sono protagonisti di Preludio alla notte e Voliera d’angeli, due concerti in programma sabato 24 ottobre (alle 18 e alle 20.30). Del primo è solista Annamaria Morini con brani di Adriano Guarnieri (1947), Antonio Giacometti (1957), Fausto Romitelli (1963-2004), Bruno Maderna, Klaus Huber (1924), e Giacinto Scelsi (1905-1968); nel secondo, Zinajda Kodriè, con Alvise Vidolin alla regia del suono, è interprete di Musica su due dimensioni (1952) per flauto e nastro magnetico di Maderna, Paradies (2007) per flauto ed elettronica di Karlheinz Stockhausen (1928 – 2007) e 27 Haidenburger Vogelläute di Fabio Nieder (1957) per ottavino live e tre ottavini su nastro magnetico, in una nuova versione.

La produzione cameristica di Maderna è presentata dal Quatuor Diotima, venerdì 23 ottobre, all’Auditorium San Fedele, che interpreta il Quartetto per archi in due tempi (1955), il Quartetto n. 16 in fa maggiore op. 135 di Ludwig van Beethoven e Clamour. Terzo quartetto per archi (2014) di Stefano Gervasoni, una co-commissione di Milano Musica, Quatuor Diotima e Bludenzer Tage zeitgemäßer Musik, in prima esecuzione assoluta.

I cieli di Maderna, con la nota Serenata per un satellite (1969) e la Serenata n.2 per undici strumenti (1954, rev. 1956), insieme a Introduzione all’oscuro di Salvatore Sciarrino (1947), sono al centro del concerto dell’österreichisches ensemble für neue musik, diretto da Andrea Pestalozza, venerdì 16 ottobre all’Auditorium San Fedele, realizzato in coproduzione con Klangspuren Festival in occasione della partecipazione dell’Austria a Expo 2015. La collaborazione con il Conservatorio G. Verdi di Milano si rinnova lunedì 12 ottobre in Sala Puccini, con i Solisti ed Ensemble del Laboratorio di Musica Contemporanea del Conservatorio protagonisti di un programma per due pianoforti e percussioni, con brani di Maderna, Berio e Donatoni.

Progetto di grande rilievo e impegno internazionale è l’opera Giordano Bruno di Francesco Filidei, su libretto di Stefano Busellato, per la regia di Antoine Gindt e con il Remix Ensemble diretto da Léo Warynski. In dodici scene l’opera alterna e contrappone la vicenda processuale, dall’arresto al rogo, a quadri “filosofici” in cui si espongono le diverse tesi di Bruno.

Fine Festival al Teatro Elfo Puccini nel segno delle novità, in collaborazione con il Teatro. Per “Ascoltare il presente. Confronti sulla musica d’oggi”, il 12 novembre è in programma un omaggio a Helmut Lachenmann per il suo ottantesimo compleanno, con mdi ensemble che ne esegue Allegro sostenuto e presenta l’anteprima del video See the sound, per la regia di Luca Scarzella (con il sostegno di Goethe-Institut Mailand). Il 13, lo stesso mdi ensemble, in residenza a Milano Musica per il triennio 2015-2017, presenta brani di Pierluigi Billone (1960) e Clara Iannotta (1983) accostati a due prime assolute di Aureliano Cattaneo (1974) e Luca Valli (1985). Il 14, il Quartetto Arditti presenta in prima italiana il nuovo Quartetto n. 3 di Harrison Birtwistle (1934), co-commissione internazionale di Ernst von Siemens Musikstiftung, Wigmore Hall, Cité de la Musique, Wittener Tage für neue Kammermusik e Milano Musica, accostato a pagine di Berio, Donatoni e Maderna (con il sostegno di Intesa Sanpaolo).

Milano Musica rinnova la collaborazione con gli spazi milanesi dedicati alle arti figurative.  Al Museo del Novecento sono previsti una Mostra dedicata a Bruno Maderna, a cura di NoMus, e quattro incontri tenuti da Carlo Boccadoro, su Bruno Maderna e Armando Gentilucci, da martedì 6 ottobre a martedì 10 novembre, in un percorso parallelo e complementare ai concerti del Festival.  Alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala due appuntamenti con proiezioni di video storici attorno alla figura di Bruno Maderna, compositore e direttore d’orchestra. Sabato 10 ottobre con replica il 31, la preziosa versione televisiva del Wozzeck di Alban Berg per la regia di Joachim Hess, che Maderna diresse nel 1970 con i Philharmoniker Hamburg, precede di pochi giorni la prima al Teatro alla Scala del Wozzeck diretto da Ingo Metzmacher.

Due gli appuntamenti nell’ambito della stagione San Fedele Musica 2015/2016 del Centro Culturale San Fedele nel Doppio ritratto Bach-Scarlatti con due drammatizzazioni musicali in prima assoluta: Bach-Ground Perspective per clavicembalo e chitarra elettrica con acusmonium (5 ottobre) e Scarlatti & Risonanze per pianoforte e live electronics (9 novembre). Per maggiori informazioni:www.milanomusica.org