Milano 20 Aprile – Il gruppo jihadista comandato da Mokhtar Belmokhtar, che ha guidato una sanguinosa presa di ostaggi in In Amenas Algeria nel 2013, ha rivendicato l’attacco suicida avvenuto mercoledì contro una base delle Nazioni Unite, in cui sono stati uccisi due civili, nel nord del Mali. La rivendicazione è stata fatta pervenire venerdì, tramite una registrazione audio all’agenzia Mauritania Al-Akhbar.
In questa registrazione in arabo, appena udibile, il gruppo di Al-Mourabitoun ha dichiarato che vi saranno ritorsioni contro il contingente nigeriano impegnato dall’ONU a causa della partecipazione del presidente del Niger, Mahamadou Issoufou, alla manifestazione di Parigi contro l’attentato, presso la sede del settimanale satirico “Charlie Hebdo” nel mese di gennaio e per il permesso concesso alle forze francesi e americane di usare il suo territorio come base per la lotta contro il terrorismo jihadista. Il gruppo aveva già rivendicato il primo marzo l’attentato che ha ucciso cinque persone a Bamako, capitale del Mali. La registrazione di tre minuti e mezzo è accompagnata dall’immagine di Mokhtar Belmokhtar, considerato il leader jihadista più ricercato nel Sahel.
Il gruppo tuttavia ha negato che i civili siano stati colpiti, data la distanza tra il campo e la città di Ansongo, nei pressi di Gao, dove si è verificato l’attacco. Nella tarda mercoledì mattina un veicolo guidato da un terrorista suicida è esploso all’ingresso del campo delle Nazioni Unite nella regione di Gao, mentre cercava di penetrarvi per causare un maggior numero di vittime, ha detto il portavoce della Minusma (Missione delle Nazioni Unite in Mali), riferendo il bilancio che ammonta a tre civili uccisi e 16 feriti, tra cui nove peacekeepers nigeriani in questo.
Il giorno successivo, il governo del Mali ha dichiarato in un comunicato che tra i tre morti vi erano un terrorista, un bambino e un membro civile del personale della Minusma, citando inoltre , si dichiara sempre nel comunicato, che tra i 21 feriti vi è personale civile e militare appartenenti alle forze di pace del contingente nigeriano. Il capo della missione Onu, Mongi Hamdi, ha condannato l’attacco terroristico come vile e odioso. La Minusma attualmente è composto da circa 11.000 soldati sul terreno e da forze di polizia composte da quasi 10.000 unità, circa 40 peacekeepers sono stati uccisi dal loro dispiegamento nel luglio 2013.
Il 7 aprile, un centinaio di legionari del 2 ° REP (Reggimento Straniero Paracadutisti) hanno attaccato varie cellule terroristiche nei pressi del valico “Salvador”, al confine tra Libia e Niger, percorso privilegiato di gruppi armati in Mali, ha dichiarato giovedì, il portavoce dell’esercito francese.
In un rapporto pubblicato martedì dalla Human Rights Watch (HRW) il direttore della ricerca per l’Africa occidentale, Dufka, lamenta che dopo due anni dall’intervento militare della Francia nei paesi in crisi, in questa area regna ancora l’anarchia e una diffusa insicurezza; la criminalità è dilagante, gli attacchi da parte di gruppi armati e gli abusi da parte delle forze di sicurezza costituiscono un rischio per la gente comune nel centro-nord del Mali.
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.