Il “brain rot” e l’urgenza di un diritto che protegga la mente: la storia di Dario (e di tanti altri)

Da qualche tempo mi capita, sempre più spesso, di imbattermi nel termine “brain rot”. La traduzione letterale, “marciume cerebrale”, è brutale, ma efficace. Non è un termine clinico, né giuridico, tuttavia descrive con lucidità una condizione che osservo, in particolare come avvocato, con crescente inquietudine: quella di una mente in affanno, stordita da un flusso […]

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