Zerocalcare e Cucchi per gli scontri in Stazione Centrale

Zerocalcare e Cucchi col Lambretta contro l’arresto di minori al corteo.

Milano

Un appello di Zerocalcare e Ilaria Cucchi affinché i minorenni arrestati per gli scontri avvenuti lunedì scorso davanti alla Stazione Centrale possano tornare a frequentare le lezioni.

E’ stato lanciato ieri in una conferenza stampa convocata al centro sociale Lambretta di via Rizzoli dalla senatrice di Avs Ilaria Cucchi, dal fumettista Zerocalcare, dall’europarlamentare dei Verdi Benedetta Scuderi. Scuderi si è collegata dall’imbarcazione della Global Sumud Flotilla in navigazione per Gaza, insieme ai militanti del centro sociale.

Presente anche Cristina Veronese, una delle madri degli arrestati posta agli arresti domiciliari per sei mesi. “Mia figlia ha 17 anni. Quella mattina è uscita determinata e forte per ribadire questa sua partecipazione e per ribadire che è contro a quello che sta succedendo. Mia figlia non è certo uscita col desiderio di distruggere vetrine o ferire chicchessia come ha detto qualcuno ieri, quando noi indichiamo il genocidio gli stolti guardano la vetrina”, ha spiegato Veronese.

Il commento di Zerocalcare

“Questa mattina sono arrivato alla Stazione Centrale e non c’è nessun segno di questa incredibile devastazione che è stata raccontata dai nostri governanti. La stanno pagando tutta gli arrestati e i denunciati.” Ha dichiarato Zerocalcare. “Penso che sia importante che ci siano delle voci pubbliche che non accettino la logica del capro espiatorio rispetto ai fatti che sono successi. Sono molto più risibili rispetto al clima che c’è stato costruito intorno. Adesso delle persone rischiano di pagare a causa di tutto quello che è stato detto e fatto. Ma è molto lontano dalla realtà e dall’entità di quello che è successo. Gli arrestati, in particolare, sono quelli nella situazione più gravosa, ma anche quelli che sono stati denunciati, anche se a piede libero, subiranno dei provvedimenti che stanno scontando non tanto quello che appunto è successo in piazza o alla stazione”.

A nome del Lambretta

Ibnou ha invece dichiarato: “Eravamo tra i partecipanti della manifestazione dello sciopero generale del 22, che è stato uno sciopero oceanico. E’ stato anche ripreso da diverse testate internazionali fuori dall’Italia. La manifestazione è stata imponente non solo nella città di Milano, ma come sapete nella città di Milano la gestione è stata differente. Il Lambretta ha sempre fatto tutto alla luce del sole, e assolutamente rigettiamo le accuse di esserci presentati in gruppi isolati: c’era una piazza che aveva intenzione di fare ciò che era successo in altre città, quindi occupare infrastrutture, la sciopero aveva come motto ‘Blocchiamo Tutto’, quindi sicuramente le intenzioni erano chiare”.

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