“Il lavoro per migliorare il sistema sanitario regionale si fonda su un confronto serio, costruttivo e continuo tra forze di maggioranza che condividono l’obiettivo comune di offrire ai cittadini lombardi servizi sempre più efficienti e all’altezza delle sfide. Un confronto che, pur partendo da visioni diverse, si traduce in soluzioni concrete. In questo contesto – e come ha chiarito oggi l’assessore al Welfare Guido Bertolaso durante la seduta della Commissione Bilancio – non esiste alcun freno politico, ma solo la volontà di lavorare insieme nell’interesse della Lombardia”.
Lo dichiara Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Lombardia dove Bertolaso è stato audito in merito ad Aria, la società regionale per l’innovazione e gli acquisti.
“Il centrodestra lombardo – prosegue Garavaglia – ha sempre saputo discutere in modo franco e trovare sintesi, mettendo al centro il bene dei cittadini e la qualità dei servizi. Questo è il nostro metodo, orientato al merito e ai risultati, lontano dalle logiche di scontro e dalle speculazioni elettorali. Le polemiche le lasciamo all’opposizione”.
Il capogruppo di FdI sottolinea inoltre che le criticità emerse in merito ad Aria “non sono di natura politica, ma strettamente tecnica, a cui si aggiungono i problemi classici che si riscontrano nelle gare di appalto (come ricorsi o aziende che vanno in crisi), o nella tempestività dell’adeguamento dei prezzi”. Garavaglia ricorda che la Regione ha già avviato “una fase di verifica e rilancio”, grazie anche al contributo del Politecnico di Milano, che sta conducendo un’analisi indipendente sulle modalità operative della società e sulle possibili strategie per potenziarne l’efficienza. “Attendiamo con attenzione la relazione del Politecnico – conclude Garavaglia – perché sarà un passaggio fondamentale per orientare le prossime decisioni in modo consapevole. Siamo stati i primi in Italia a legiferare sui gettonisti e sul CUP unico: sebbene il percorso si stia dimostrando più complesso del previsto, sia per la necessità di adeguamenti tecnologici, sia per le rigidità normative e burocratiche, siamo certi che riusciremo, ancora una volta, a farci trovare pronti”.
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