170 fotografi internazionali e un tributo a Maurizio Galimberti riaccendono il cuore di Milano: tutto nasce come progetto in piazza Diaz, motore di una già nota provocazione culturale: la Galleria milanese TheStreetSoup di via Gonzaga : con 170 artisti del foto ritratto la galleria celebra un solo soggetto: il volto , la contemporaneità dell’uomo della strada.. Ecco dunque “FACES – The Contemporary Portrait,” un’esposizione d’eccezione, una kermesse, una festa mobile, quasi un talent in nobili palazzi milanesi . Si rende omaggio al maestro Maurizio Galimberti e al genere che più di ogni altro lo ha reso celebre: il ritratto.
L’appuntamento inaugurale per gli appassionati è fissato per giovedì 13 giugno presso lo storico e prestigioso Palazzo Bovara, in Corso Venezia, a due passi dal Quadrilatero della Moda. Per l’occasione, la mostra sarà aperta dalle ore 13:00 alle 20:00, con un imperdibile aperitivo di benvenuto previsto alle ore 16:00.”Quelli che contano” , “quelli del giro “ e i vipponi della mondanità culturale sono già allertati.
L’evento è frutto della mente poliedrica di Mirko Gargiulo, direttore della galleria, realtà indipendente e dinamica che negli ultimi anni si è imposta nell’ex regno dei night club e della dolce vita di piazza Diaz come punto di riferimento per la fotografia emergente e sperimentale , per i reporter d’assalto e gli autori della street-photography americana. Insieme a Polaroid, main partner dell’iniziativa, e alla Fondazione Mazzoleni, il progetto ha preso vita grazie al contributo di importanti partner d’eccellenza come ALBED Milano (design e arredo di alta gamma), EVOLUENDO (laboratorio creativo multidisciplinare) e la storica Tipografia Garofali di Ancona, custode di una tradizione artigiana d’élite.
Ma girando in anteprima per la mostra che si sta allestendo ecco la novità : sono 170 i fotografi provenienti da tutto il mondo, selezionati attentamente dalla galleria, ciascuno chiamato a interpretare il tema del volto attraverso la propria personale cifra estetica. Venticinque di loro sono già affermati a professionisti , tra cui spiccano nomi già noti nel panorama artistico come Clément Grosjean, Olivia Mazzola, Betty Goh, Lukasz Dizewi, Ingrid Koedood, Giota Efremidou, Magdalena Keska e Scarlet Freud.
In un dialogo generazionale unico, i loro lavori vengono esposti insieme ad alcuni celebri ritratti a mosaico di Galimberti, volti iconici di Hollywood che hanno consacrato l’autore come uno dei massimi interpreti mondiali della fotografia istantanea.
E i restanti 145 fotografi emergenti ? Ci spiega Mirko : “presenteranno un solo scatto, tutti in concorso per il titolo di “Miglior Ritratto 2025”. Una giuria internazionale assegnerà il premio, offrendo una cornice di prestigio e confronto tra linguaggi e sensibilità da ogni parte del globo.”

Un talent, quindi. Quasi un Oscar. Chi sarà il vincitore?
Le date e gli appuntamenti per questo evento itinerante : il percorso espositivo proseguirà venerdì 14 giugno presso il raffinato showroom ARATÈ in via Seneca 4, Milano, con apertura al pubblico dalle 11:00 alle 20:00.
Ma in seguito, a partire dalla settimana successiva, da lunedì 17 a sabato 22 giugno, la mostra si trasferisce nello spazio della galleria TheStreetSoup in via Gonzaga 7, dove verrà proposta una versione digitale immersiva: tutti gli scatti partecipanti saranno proiettati in loop su un imponente LED wall di 4×3 metri, offrendo una narrazione visiva continua e coinvolgente, tra installazione artistica e cinema fotografico.
Ecco un progetto corale che celebra a Milano,ma con un occhio a Hollywood e alla California: l’oscar del ritratto , la forza dello sguardo, l’intensità dell’istante, l’eredità di un maestro, Galimberti — e la visione di chi oggi continua a reinventare il ritratto nella fotografia contemporanea.
“Perché ogni volto è una storia. E ogni storia, in fondo, comincia da uno sguardo” ci dice Mirco Gargiulo.





Cronista al Corriere della sera poi inviato a L’ Europeo di Vittorio Feltri e reporter su Affaritaliani . Ultimo libro pubblicato : Wanda L’ ultima maitresse ed Mimesis