Da sinistra sulla chiusura degli uffici anagrafe decentrati “Caro Sala, sbagli”

Milano

L’annuncio di Sala è ultimativo e non discutibile

 “A partire da lunedì 23 gennaio, le delegazioni anagrafiche di via Passerini 5 (Municipio 9) e di via Boifava 17 (Municipio 5) saranno chiuse al pubblico. Già a partire da oggi le sedi non sono più disponibili per la prenotazione di appuntamenti online; ai cittadini e alle cittadine con appuntamento già preso è stato comunicato di recarsi nella sede più vicina. Lo comunica Palazzo Marino. “La decisione dell’Amministrazione nasce dalla necessità di rafforzare il personale delle sedi anagrafiche maggiormente frequentate da cittadini e cittadine, come quelle di Tibaldi (Municipio 5), Baldinucci e De Benedetti (Municipio 9), che registrano mediamente circa 100 accessi ogni giorno.”

Significative le proteste anche da sinistra che smontano la retorica surreale con cui il sindaco intende incantare i cittadini.

 “Bisogna rafforzare i servizi decentrati, non chiuderli. Perché già oggi siamo tanto, troppo lontani dall’idea di Milano a 15 minuti che abbiamo proposto nell’ultima campagna elettorale. Perché serve avvicinare i quartieri, in particolare quelli più periferici. Ancor di più se parliamo di un quartiere come Niguarda per ragioni geografiche e socio-anagrafiche”. Lo dichiara Daniele Farina, candidato con Alleanza Verdi Sinistra alle prossime Regionali.
“Caro Beppe Sala, la scelta di chiudere l’anagrafe di via Passerini – spiega Farina – (che a quanto scrivete serviva oltre 7000 cittadini all’anno nonostante orari e appuntamenti a disposizione molto ridotti) è una scelta miope dal punto di vista amministrativo e sbagliata da quello politico.
Il Governo ha sospeso la possibilità di ottenere certificati presso edicole e tabaccherie sparse in città aggravando il lavoro degli uffici e complicando la vita dei cittadini ma, proprio per questo, noi dobbiamo rilanciare difendendo e rafforzando i servizi decentrati. Siete ancora in tempo per tornare indietro su via Passerini e su via Boifava. Siete ancora in tempo per correggere una decisione sbagliata e assolutamente poco motivata”.

 “Apprendiamo con stupore che l’anagrafe di Niguarda (Via Passerini) verrà chiusa col fine, si sostiene, di rafforzare i servizi del municipio 9. Sfugge la logica di questo ragionamento, basato peraltro su dati e parametri non indicativi, così come il metodo adottato: ci è stata comunicata la decisione a cose fatte, senza la possibilità di provare a ragionare di soluzioni alternative”. Così la presidente del Municipio 9 Anita Pirovano e i consiglieri della maggioranza di centrosinistra criticano la decisione di palazzo Marino di chiudere la sede anagrafica di via Passerini. “Siamo profondamente amareggiati e in disaccordo con questa scelta calata dall’alto e in aperta contraddizione con il modello di città a 15 minuti col quale ci siamo presentati ai cittadini in campagna elettorale e nel quale crediamo convintamente, un obiettivo che per essere raggiunto ha bisogno di potenziare i servizi decentrati, non chiuderli.
Auspichiamo che la decisione possa essere oggetto di discussione con il Municipio, anche in relazione al futuro dei locali. É indispensabile che quel luogo rimanga al servizio del quartiere e della cittadinanza. Per questo apriremo un percorso di ascolto e confronto col quartiere”, concludono gli esponenti della maggioranza del Municipio 9.

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