Il coraggio di pensare altrimenti. Così nasce ELLA

Attualità

L’idea è nata come spesso accade davanti ad un caffè, durante una cena, in quei momenti in cui le parole scorrono libere, senza filtri. Sono Valentina ed Elena, entrambe professioniste attente e sensibili, ad iniziare il dialogo. Una riflessione condivisa, nata da domande comuni, visioni affini, esperienze diverse, ma complementari.

Poi coinvolgono Tania, mia cara amica, anche lei professionista da sempre impegnata nel sociale. Tania mi racconta di quella serata tra donne. Si parlava di ciò che mancava. Un luogo. Una voce. Una possibilità per le donne di ripensarsi, senza modelli imposti, senza il bisogno di corrispondere a ruoli predefiniti.

È lì che è nata ELLA – Riflessioni Divergenti.

Non solo un’associazione. E’ un atto culturale e, lo dico da giurista, anche un atto politico. Con una dimensione che, per chi sa coglierla, è profondamente poetica.

Le domando il significato del nome. Tania sorride. “ELLA è lei, tutte noi. È la voce che spesso resta fuori dai tavoli decisionali. Ma non è esclusiva: è inclusiva, un ponte tra donne e comunità, tra culture e generazioni.”

Le sue parole sono chiare (Ella è un nome che contiene tutte) e sono anche parole evocative. Mi trasmettono l’immagine dell’associazione come di un luogo di confronto, di supporto, di crescita condivisa, dove la diversità è un valore, non un ostacolo. Un luogo, mi verrebbe da dire, in cui finalmente non si compete, si coopera.

ELLA nasce, nel maggio 2025, da un gruppo di donne che, ognuna con il proprio bagaglio, ha sentito l’urgenza di fare qualcosa di diverso. Non “per le donne”, ma con le donne.

Dalla creatività alla sostenibilità, passando per il lavoro, la tecnologia e la giustizia sociale, ogni progetto di ELLA è pensato per promuovere l’indipendenza economica e culturale delle donne, valorizzare storie invisibili e fare rete con il territorio. Tania lo dice con semplicità. “Non ci servono modelli perfetti. Ci servono strumenti, spazi reali, occasioni per sperimentare e sbagliare. E soprattutto, alleanze”.

La mia riflessione è che ELLA sia un esperimento di libertà. Perché non basta chiedere spazio, dobbiamo costruircelo. Con le nostre mani. Con le nostre idee. Con la nostra voce.

E non è una battaglia contro qualcuno, piuttosto è una scommessa per qualcosa. Per una società che sia più giusta e più capace di riconoscere il valore della complessità.

Viviamo in un tempo in cui l’Intelligenza Artificiale – questa nuova entità invisibile che organizza, suggerisce, seleziona – rischia di definire ciò che “conta” e ciò che “non conta”. Tuttavia ogni algoritmo riflette un mondo, una visione. E troppo spesso, quel mondo non ci somiglia.

Ecco perché esperienze come ELLA sono preziose. Ci ricordano che non tutto è standardizzabile, e che ciò che “diverge”, per una volta, non va corretto, va ascoltato. Forse è proprio questo il vero atto rivoluzionario oggi: pensare altrimenti, agire altrimenti.

Tania, Valentina ed Elena non cercano applausi. Cercano compagne di viaggio. ELLA è un seme. E come ogni seme, ha bisogno di luce, cura e condivisione.  Il terreno, grazie a chi l’ha sognata e ideata, è già fertile. In poche settimane, l’associazione è diventata punto di riferimento per molte donne. E il mio auspicio è che possa diventarlo anche per quegli uomini che desiderano, con coraggio, superare condizionamenti sociali obsoleti.

Perché il futuro, se vogliamo davvero che sia migliore, ha bisogno anche del coraggio di pensare altrimenti.

Avv. Simona Maruccio

simona@maruccio.it

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