- Questa mattina in Piazza della Scala la conferenza pubblica del Comitato che ha coinvolto parlamentari ed esponenti di Azione, Forza Italia, Italia Viva, Lega, Noi Moderati, Partito Democratico e +Europa
- Borsellino: “La nostra una battaglia trasversale che prescinde dal colore politico. Alla politica chiediamo concretezza”
Una mobilitazione condivisa e partecipata che ha visto famiglie, parti sociali e partiti politici unire la propria voce nel nome del diritto alla casa. Si è tenuta questa mattina in Piazza della Scala la conferenza pubblica del Comitato Famiglie Sospese – Vite in Attesa. Un appuntamento che ha fatto seguito alle iniziative organizzate nel corso della settimana, che hanno visto i membri del Comitato impegnati in uno sciopero della fame itinerante per alcuni cantieri simbolo delle inchieste della Procura sull’urbanistica milanese: Scalo House, Via Savona e le residenze LAC di Via Cancano.
Obiettivo dell’iniziativa era quello di sollecitare una risposta dalle forze politiche per porre fine alla situazione di attesa e di incertezza che oltre quattromila famiglie stanno vivendo da un anno. Risposta, questa, che è arrivata questa mattina, con la partecipazione alla conferenza di parlamentari ed esponenti di diversi partiti politici, appartenenti sia alla maggioranza di governo sia all’opposizione, che hanno espresso la loro solidarietà alle famiglie e hanno annunciato e ribadito il loro impegno per la risoluzione del problema.

Erano infatti presenti l’On. Alessandro Cattaneo di Forza Italia, il Sen. Ivan Scalfarotto di Italia Viva, il Consigliere del Comune di Milano Alessandro Verri della Lega, in rappresentanza del deputato Igor Iezzi, la Sen. Mariastella Gelmini di Noi Moderati e il Consigliere del Comune di Milano Federico Bottelli del Partito Democratico, in rappresentanza del senatore Alfieri.
“Ringraziamo tutti i rappresentanti politici presenti oggi per aver sostenuto pubblicamente le nostre istanze. Il supporto trasversale che oggi abbiamo ricevuto è la dimostrazione più evidente di come la nostra sia una battaglia che non ha colori né bandiere politiche di nessuna sorta. Ringrazio inoltre le famiglie che ci hanno accompagnato fino a questo momento. Se oggi siamo riusciti ad unire tutta la politica in maniera trasversale, è merito loro. Ora è necessario passare ai fatti, con l’adozione di una normativa nazionale che trascenda ogni rivendicazione partitica: questo è il momento della concretezza, e per questo motivo il nostro appello resta aperto affinché anche altri rappresentanti politici diano il proprio sostegno alla causa”, ha dichiarato Filippo Borsellino, portavoce del Comitato Famiglie Sospese.
“Dopo che il Salva Milano è rimasto bloccato al Senato, siamo pronti a rimetterci al tavolo per proseguire il lavoro dove è stato interrotto. Bloccare la situazione è dannoso e a farne le spese sono i più fragili e le famiglie: per questo motivo il nome più adeguato per questo disegno di legge è “Salva Famiglie”, perché affronta un’emergenza reale dei cittadini che nulla ha a che fare con rivendicazioni politiche e ideologiche. Siamo dunque pronti a ripartire da quanto già fatto alla Camera per raggiungere la stessa convergenza in Senato, con la convinzione che l’interpretazione autentica delle norme rimane la via maestra, più concreta e veloce”, ha commentato il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo.
“Voglio esprimere la mia solidarietà alle famiglie che vivono questa incresciosa situazione, vittime di un dibattito ideologico sui modelli di sviluppo di Milano che, al contrario di quanto alcuni affermano, negli ultimi quindici anni ha visto una formidabile crescita sul piano dell’attrattività e della competitività a livello internazionale che noi rivendichiamo. Italia Viva ribadisce il proprio impegno a votare il disegno di legge approvato alla Camera e poi arenatosi inspiegabilmente in Senato, e farlo al più presto, prima dell’estate: un atto di responsabilità che tutte le forze politiche – a partire dalla maggioranza di governo, che ha i voti sufficienti per farlo – devono compiere per tutelare il diritto alla casa dei cittadini”, ha dichiarato Ivan Scalfarotto, Senatore di Italia Viva.
“Le famiglie non possono più aspettare: parta dal Consiglio Comunale una richiesta diretta al Parlamento per intervenire nel più breve tempo possibile e dare una risposta certa alle Famiglie sospese. Noi ci siamo e ci auguriamo che anche tutte le altre forze politiche siano della partita”, il commento del Consigliere del Comune di Milano Alessandro Verri della Lega.
“La situazione che stanno vivendo queste famiglie fa male a Milano e a tutto il Paese, perché lede principi costituzionali fondamentali che rendono ancora più difficile un rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni. Come Noi Moderati esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie e sottolineiamo la necessità di riprendere in mano l’iter legislativo che si è interrotto. Nonostante le forze politiche siano divise su tanti temi, ritengo che trovare una soluzione condivisa su questo punto sia un obiettivo trasversale che deve coinvolgere i rappresentanti politici a tutti i livelli, in primis le forze di maggioranza che sostengono l’amministrazione comunale”, ha spiegato Mariastella Gelmini, Senatrice di Noi Moderati.
“Il Parlamento non può girarsi dall’altra parte davanti a un problema reale e senza colore politico come il problema della casa che stanno vivendo migliaia di famiglia coinvolte in maniera diretta o indiretta dal blocco dei cantieri a seguito delle indagini della procura. Il Comune di Milano è da mesi impegnato quotidianamente nel cercare una difficile mediazione tra costruttori e Procura. L’obiettivo è proprio quello di sbloccare i cantieri e consentire a migliaia di famiglie di poter avere la casa che hanno già acquistato o che stanno già pagando. Questo importante lavoro del Comune andrà avanti in ogni caso, che ci sia o meno un intervento del Parlamento”, ha dichiarato Federico Bottelli, Consigliere del Comune di Milano per il Partito Democratico. “Esprimo la mia più sentita vicinanza e solidarietà a tutte le famiglie che si trovano nella situazione di non poter entrare nelle abitazioni che hanno acquistato con grandi sacrifici. Il diritto alla casa è fondamentale e siamo pronti insieme ai colleghi parlamentari per discutere delle soluzioni legislative che possano sbloccare questa situazione”, il commento inviato dal Senatore del Partito Democratico Alessandro Alfieri.
Solidarietà e richiamo alla concretezza e al lavoro insieme per il bene delle famiglie e della città è arrivata anche da Chiara Valcepina, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia: “L’appello delle famiglie va colto da tutti con urgenza e grande senso di responsabilità. Personalmente voglio esprimere il mio sostegno alle famiglie sospese a dimostrazione della disponibilità a lavorare insieme a tutte le parti interessate per una soluzione reale e concreta, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Lavorerò perché le diverse posizioni possano trovare una convergenza e si raggiunga l’obiettivo comune: non lasciare sole le famiglie e i cittadini che non possono pagare per le colpe di questa amministrazione”.
Hanno inoltre dichiarato il loro appoggio al Comitato Giulia Pastorella, deputata di Azione, e Paolo Costanzo, Coordinatore di + Europa a Milano, impossibilitati a partecipare all’evento.
“Il comitato Famiglie Sospese è l’evidenza plastica, fisica del fallimento della politica che non ha saputo in oltre un anno trovare una soluzione al blocco dei cantieri. Il loro sciopero della fame è per noi legislatori un potentissimo stimolo ad agire al più presto. Come Azione ci siamo sempre spesi per una soluzione rapida, prima nel cosiddetto ‘Decreto Salva casa’ e poi sostenendo il cosiddetto ‘Decreto Salva Milano’. È urgente riprendere quanto prima un iter normativo serio e rapido, naturalmente fermo restando il rispetto delle indagini della procura”, ha commentato Giulia Pastorella.
“Siamo solidali con le famiglie per il gravissimo disagio che stanno subendo. Disagio che potrebbe anche compromettere il loro futuro e quello dei propri figli. Chiediamo a tutte le autorità competenti di intervenire per risolvere un problema che francamente non può essere a loro imputato”, la dichiarazione di Paolo Costanzo.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845