Milano: cambio di Proprietà per la Storica Villa Ci di Giò Ponti

Milano

Acquisita per 50 Milioni dalla Famiglia Nassimiha

Un’importante operazione immobiliare ha recentemente interessato Milano: la storica Villa Ci, un vero e proprio gioiello architettonico progettato dai celebri architetti Gio Ponti e Pier Giulio Magistretti, è stata venduta per la cifra di 50 milioni di euro. La villa, edificata nel 1939 su un terreno che un tempo ospitava i rigogliosi giardini delle sorelle Bocchi, si trova in una posizione privilegiata nel cuore della città, in via Marco de Marchi, a breve distanza dalla questura.

L’imprenditore lombardo Francesco Plodari fu colui che diede il via alla costruzione, affidando la cura di ogni dettaglio progettuale ai suoi amici architetti Gio Ponti e Pier Giulio Magistretti. Per anni rimasta fuori dal mercato, questa residenza unica è stata ora acquisita dalla famiglia Nassimiha, un noto gruppo attivo nel settore del commercio di diamanti e membro della comunità ebraica persiana milanese. L’obiettivo della nuova proprietà è intraprendere un accurato restauro che ne preservi l’integrità formale e il valore storico-architettonico.

A raccontare la storia di questo emblematico edificio è stato il Corriere della Sera, che ha anche tracciato un profilo del precedente proprietario, Corrado Minucci, un ingegnere e giornalista che ha custodito la villa fino alla sua scomparsa nel 2023.

Fino alla morte di Minucci, Villa Ci era rimasta in gran parte disabitata, ad eccezione dello studio al pianterreno, dell’appartamento del proprietario e di quello della governante. Dopo la sua scomparsa, si è aperta una complessa trattativa per questo immobile singolare, privo di vincoli da parte della Soprintendenza ma ricco di significato storico e architettonico. L’avvocata Barbara de Muro dello studio Lca, che ha seguito l’operazione, lo ha definito «un gioiello nascosto e inespresso», sottolineando la delicatezza delle trattative ereditarie e delle questioni legate alla memoria del luogo.

Come accennato, Villa Ci vide la luce nel 1939 su un terreno precedentemente appartenuto ai giardini delle sorelle Bocchi. Fu l’intuizione di Francesco Plodari a dare forma al progetto, con la preziosa collaborazione di Gio Ponti e Pier Giulio Magistretti, che curarono minuziosamente ogni aspetto, dalle scale alle maniglie, conferendo all’abitazione uno stile inconfondibile.

Nel corso degli anni, Villa Ci divenne nota anche per il suo incantevole giardino interno, un’oasi di biodiversità meticolosamente curata da Corrado Minucci. Tra la presenza di maestose magnolie, profumati agrumi come cedri, limoni e arance amare, trovavano rifugio anche rare specie di anatre, tra cui le curiose “corritrici indiane” e le eleganti “caroline”.

Ora, il futuro di questo luogo ricco di storia è nelle mani della famiglia Nassimiha. Dopo anni di riserbo, Villa Ci si prepara ad affrontare un nuovo capitolo, nel rispetto della sua memoria, della sua architettura e attraverso un attento restauro.

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