Si è concluso l’intervento di restauro al monumento dedicato a San Francesco d’Assisi in piazza Risorgimento. Nel corso del 2024, infatti, era stato completato il restauro conservativo del monumento dedicato a Eugenio Villoresi in piazza Leonardo Da Vinci e nell’ultima parte dell’anno erano stati invece avviati tre nuovi importanti cantieri, attuati nell’ambito dell’appalto triennale di manutenzione per la conservazione di fontane e monumenti. Nello specifico si tratta, appunto, del Monumento dedicato al Santo Patrono d’Italia, di quello delle Cinque Giornate di Milano nell’omonima piazza e della Colonna di Santa Maria Maddalena in Piazza Ernesto De Angeli.
L’avvio dei cantieri curati dall’Unità Fontane e Monumenti, è stato preceduto da interventi di carattere minore, quali per esempio il completo ricondizionamento dell’opera “Il Grande Toscano” – bronzo e basamento lapideo – in piazza del Carmine in occasione e in memoria del 10° Anniversario della morte dello Scultore Igor Mitoraj.
Per quanto riguarda il monumento dedicato a San Francesco d’Assisi, le opere di restauro conservativo delle componenti lapidee (alto basamento in travertino) e bronzee e della statua sommitale di circa sei metri di altezza sono concluse. Nei prossimi giorni, infatti, si procederà con il completo smontaggio del ponteggio che ricopre attualmente il basamento in pietra.
Il restauro conservativo è stato concretizzato a seguito dell’analisi delle priorità su tutto il territorio cittadino, anche alla luce della necessità di intervenire in modo complessivo sull’opera per la quale non si ricordano interventi analoghi negli ultimi decenni.
Le opere di carattere conservativo, concertate con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, sono state affiancate da analisi strutturali (eseguite in collaborazione con il Politecnico di Milano) finalizzate a stabilire uno stato conoscitivo di come le strutture furono assemblate, ma anche allo scopo di verificare a fondo lo stato conservativo interno alle stesse.
sulle parti basamentali lapidee del monumento.
Il basamento del monumento è stato “radiografato” in punti campione, in collaborazione con il Politecnico di Milano, al fine di determinarne composizione interna, modalità di ipotetico assemblaggio e stato generale dell’arte.
La statua in bronzo, dello scultore Domenico Trentacoste, è stata interessata da diverse attività specifiche. In particolare, si è proceduto a rimuovere quasi totalmente, fino a raggiungere la patina originaria del bronzo, un cospicuo strato di catrame nero che con ogni probabilità era stato applicato in un intervento nel secondo dopoguerra. Grazie all’avvenuta rimozione di questa stratificazione, non coerente con la storicità della statua, è stato possibile operare il restauro complessivo del bronzo culminato con la ceratura finale delle superfici mediante l’applicazione di apposite cere microcristalline dedicate; in accordo con la Soprintendenza, dal momento che sull’aureola della figura del Santo sono state rilevate minime tracce di oro zecchino, il restauro è stato completato con la riproposizione della doratura dell’elemento, realizzata in foglia d’oro zecchino.
l’opera coinvolgendo direttamente le superfici monumentali. Un’impossibilità, tuttavia, compensata con la doratura dell’aureola in foglia d’oro zecchino, che trasmette la sua presenza anche nelle ore più buie grazie al riverbero delle luci dall’impianto di illuminazione pubblica di cui è dotata la piazza.
Una volta rimosso il ponteggio, i lavori proseguiranno attorno al monumento con la pulitura di tutta la gradonata circostante, la riproposizione di una pavimentazione lapidea attorno al monumento in luogo del semplice calcestruzzo oggi presente, così da restituire un monumento anche più coerentemente inserito nell’ambito verde di piazza Risorgimento.
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