Mentre l’attesa per le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 cresce, un vivace e dinamico programma culturale si affianca al percorso sportivo: l‘Olimpiade Culturale. Questa iniziativa ambiziosa, concepita come un calendario in continua evoluzione di eventi artistici e culturali, trae ispirazione dai valori fondamentali del Movimento Olimpico. A guidare questa visione è Domenico De Maio, Education e Culture Director di Fondazione Milano Cortina 2026, con il quale abbiamo avuto l’opportunità di esplorare le direttrici e le ambizioni di questo progetto unico.
De Maio illustra come l’Olimpiade Culturale si sviluppi lungo cinque assi portanti. Il primo, “Sport tra arte, storia e cultura”, mira a narrare lo sport attraverso il linguaggio multiforme dell’arte. Un esempio emblematico è stata la collaborazione con Milano&Partners e il Museo Olimpico per la Design Week 2025, che ha visto atleti milanesi interagire con icone del design urbano, culminando in una mostra al Salone del Mobile. Un’altra espressione di questa direttrice è “Circles – Il viaggio dei Giochi”, uno spettacolo ideato da Livigno e realizzato dalla compagnia Kataklò, che celebra lo spirito olimpico attraverso una fusione di danza, acrobazie e narrazione evocativa. Si inserisce in questo filone anche la mostra “Performance – Anelli di congiunzione” a Trento, un progetto triennale in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026 e il Museo Olimpico di Losanna, che indaga il rapporto tra tecnica, tecnologia e la bellezza del gesto atletico, arricchendosi costantemente di nuovi contenuti interattivi.
La seconda direttrice, “Comunità attive”, pone l’accento sul coinvolgimento diretto di gruppi e territori, mirando allo sviluppo personale, sociale ed educativo. Ne è un esempio “Scuola Futura”, un’esperienza educativa promossa dal Ministero dell’Istruzione che ha coinvolto studenti provenienti da diverse regioni montane italiane, invitandoli a esplorare otto linguaggi culturali e contemporanei sotto la guida della Fondazione Milano Cortina 2026. Seguono poi le direttrici “Diversità e inclusione”, con un focus sull’empowerment femminile e sull’inclusione delle persone con disabilità; “Territorio e stile di vita”, che promuove eventi all’aperto all’insegna della sostenibilità e del benessere; e infine “Pace”, che attraverso progetti culturali intende stimolare il dialogo e la coesione tra comunità e popoli.
Riflettendo sulle edizioni passate delle Olimpiadi Culturali, De Maio sottolinea come Milano-Cortina 2026 raccolga questa eredità introducendo elementi di novità significativi. Mentre eventi come Londra 2012 e Tokyo 2020 hanno presentato progetti di grande valore artistico e culturale, spesso radicati nel territorio e con una partecipazione dal basso, Milano-Cortina 2026 evolve questo modello. La sua peculiarità risiede in una programmazione ampiamente distribuita, che trascende i confini delle città ospitanti per abbracciare l’intero arco alpino, coinvolgendo centri urbani, aree montane e periferiche. Inoltre, adotta un modello di adesione partecipativo basato su manifestazioni d’interesse, superando logiche selettive verticali o di co-produzione. Un criterio fondamentale nella selezione dei progetti è l’attenzione alla legacy culturale e sociale, con l’obiettivo di generare un impatto duraturo e significativo sui territori coinvolti. In questo senso, l’Olimpiade Culturale di Milano-Cortina 2026 si configura non solo come una grande rassegna, ma come una piattaforma inclusiva e generativa, orientata a creare valore nel tempo.
Un aspetto cruciale è la volontà di creare connessioni permanenti tra le comunità di riferimento, che sopravvivano alla durata dei Giochi. La Fondazione Milano Cortina 2026 si pone come facilitatore, offrendo visibilità e riconoscimento istituzionale alle iniziative che nascono spontaneamente dal basso, grazie alla proposta di enti culturali, artisti, scuole e associazioni. Questo approccio favorisce un forte radicamento territoriale e rafforza il tessuto sociale e culturale. Nella selezione dei progetti, un elemento chiave è la loro capacità di generare effetti concreti e duraturi, non solo in termini culturali, ma anche di accessibilità, sostenibilità ambientale e valorizzazione del patrimonio. L’ambizione è di stimolare un’attivazione autonoma e responsabile delle realtà culturali, che diventino ambasciatrici dei valori Olimpici e Paralimpici anche oltre il 2026.
Il claim “Cultura è movimento” incarna la filosofia di un programma dinamico, che vede la cultura come un motore di cambiamento capace di attivare persone, territori e comunità. Il concetto di “movimento” è inteso in senso lato, abbracciando non solo la fisicità ma anche la trasformazione culturale, Olimpica e Paralimpica. Questa visione unisce le dimensioni culturale, sociale e umana, promuovendo inclusione, dialogo intergenerazionale e valorizzazione delle differenze, con al centro il benessere collettivo e l’accesso alla cultura come strumento di cittadinanza attiva.
Un pilastro fondamentale del programma è la promozione della pace, un tema centrale che dialoga profondamente con la cultura dello sport. De Maio ricorda la Tregua Olimpica e il team olimpico neutrale come simboli dell’impegno del Movimento Olimpico per la solidarietà e la fratellanza tra i popoli. Nell’ambito culturale, la pace è concepita come una pratica quotidiana di inclusione e dialogo tra culture e comunità. Mostre, performance, progetti partecipativi e incontri pubblici diventano strumenti per riflettere sul significato della convivenza e per costruire una società più coesa, solidale e aperta. In un’epoca segnata da conflitti, l’Olimpiade Culturale si propone come uno spazio concreto per coltivare la speranza e la responsabilità condivisa.
Infine, per le istituzioni interessate a contribuire a questo ricco programma, è disponibile un formulario online sul sito ufficiale della Fondazione Milano Cortina 2026, nella sezione dedicata all’Olimpiade Culturale. I progetti che si allineano con gli obiettivi dell’iniziativa potranno ottenere il patrocinio e il logo dell’Olimpiade Culturale, entrando a far parte del palinsesto ufficiale e della mappa interattiva, amplificando così la loro portata e il loro impatto.
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