Non si possono tollerare, fa notare il Comune, automobilisti che lasciano la propria auto davanti ad altre vetture parcheggiate, magari per brevi periodi, ma la sosta in doppia fila non deve esistere. Ostacolano la circolazione stradale e sono molto pericolose per ciclisti e motociclisti costretti a transitare nel mezzo della carreggiata.
L’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli ha scritto un post sul suo profilo Facebook in cui sottolinea che nel 2023 la Polizia locale ha quasi raddoppiato le multe comminate per sosta in doppia fila (+43%), dalle 8.491 sanzioni del 2022 alle 12.120 dell’anno successivo.
Osserva Il Giorno “Un trend che – in attesa dei dati ufficiali relativi al 2024 – l’assessorato alla Sicurezza e il comando della Polizia locale intendono far proseguire anche nel 2025. Il messaggio sembra essere questo: automobilista avvisato, mezzo salvato. Ma solo “mezzo“, perché basta andare in giro per le strade milanesi per rendersi conto che il fenomeno delle doppie file è ancora un problema rilevante per la viabilità meneghina.
Ma con il boom di contravvenzioni – grazie anche alle macchine della Polizia locale utilizzate per le multe a strascico tramite telecamera – il numero di doppie file potrebbe diminuire. Questo, almeno, è l’obiettivo di Palazzo Marino. Veniamo alle parole di Granelli nel post sui social. L’assessore premette che “nei centri urbani avviene il 73% degli incidenti stradali d’Italia. Bisogna diminuire la sosta irregolare che porta traffico e congestione, rallenta bus e tram, fa compiere manovre rischiose per la sicurezza stradale” e poi affonda il colpo: “La sosta in doppia fila costituisce uno dei problemi principali. Per questo a Milano nel 2023 sono state effettuate 12.120 multe per sosta in doppia fila, 8.491 in più del 2022, +43%, quasi il doppio. Grazie al lavoro degli agenti di Polizia locale e degli ausiliari della sosta di Atm”.
Nessun pensiero critico, a quanto pare, sulla decimazione dei parcheggi operata da Sala, nessun programma di nuovi parcheggi sotterranei, invasione di piste ciclabili posizionate in modo a volte irrazionale, nessuna ricerca di un piano urbanistico di viabilità che rispetti le esigenze dei milanesi.
Marco Granelli? Granelli Marco? Mmmmm… a si, faceva l’assessore, mi pare… più o meno… Ma non si era dimissionato? Quando inutilia nocivum