“La vicenda dello stadio è umiliante per una città come Milano simbolo di modernità, innovazione e che ha sempre precorso i tempi. Una commedia all’italiana vera e propria fatta appositamente per non decidere nulla“.
“Sono stati persi mesi per constatare l’ovvio: cioè il fatto che San Siro non è di fatto ristrutturabile, perché gli eventuali costi sono insostenibili e molto lontani dalla cifra che era stata presentata – aggiunge l’ex ad del Milan Barbara Berlusconi-. Siamo tornati alla proposta del 2019. È sconfortante rilevare che, come nel gioco dell’oca, si torna sempre al punto di partenza”.
Parole su cui concorda il presidente del Senato Ignazio La Russa che poi chiede l’esame della proposta di rendere San Siro intoccabile per poi costruire in zona un nuovo stadio.
Le parole di Sala “Io ho chiesto una sola cosa, che per avviare operativamente le procedure, spero in termini definitivi, ho bisogno della conferma che quella sarà l’unica ipotesi per loro, che rimarrà in campo. Mi pare una richiesta totalmente ovvia”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, alla fine dell’incontro con i rappresentanti di Milan e Inter per discutere del futuro dello stadio Meazza, nel quale le squadre, come riferito dal sindaco, hanno rinunciato alla ristrutturazione proposta da Webuild, ipotizzando un nuovo stadio nella zona San Siro.
Sul fatto che vengano scartati dai club i progetti paralleli di San Donato e Rozzano “Oggi non posso chiedere garanzie ma quando fornirò loro i dati necessari sarò costretto a chiedergliele. Io ci metto la faccia nel momento in cui sono sicuro che non si cambia un’altra volta“, ha detto Sala. In altre parole, ha detto ancora il sindaco “vedo positivamente l’idea di rimanere a Milano e noi dobbiamo essere rapidi nel dare quello che loro chiedono. Ma nel momento in cui si dichiareranno soddisfatti poi io chiederò di avere certezza che quella è la via, anche per i milanesi e anche tifosi, questa é diventata una lunga storia”. Parlando dell’incontro avvenuto ieri, il sindaco ha poi riferito che “si è tenuto con grande serenità“. “Ho cercato di lavorare per tutelare San Siro con la speranza che il progetto di WeBuild fosse accettabile. Ma i conti li fanno le squadre e gli investitori sono loro. Non posso eccepire nulla su questa loro decisione”, ha detto
“C’è dietro tanto lavoro, vedendola in positivo significa che non si riparte da zero ma da una serie di atti già fatti e da un’espressione molto precisa del volere del Consiglio comunale“. Ha detto ancora il sindaco al termine dell’incontro con i rappresentanti di Milan e Inter iniziato a Palazzo Marino alle 11 per discutere del futuro dello stadio Meazza. Le squadre hanno rinunciato alla ristrutturazione proposta da Webuild e ora lavoreranno per presentare un progetto per un nuovo stadio nella zona San Siro e per la rifunzionalizzazione del Meazza. “La loro proposta è di tornare a un nuovo stadio nell’area. – ha spiegato Sala – E’ un processo molto lungo. Ho rivisto quattro delibere di giunta, un dibattito pubblico, la resistenza nostra all’idea di un referendum”.
Le squadre hanno avanzato tre richieste, ha spiegato Sala: “Per poter dire con certezza che si procederà in questa direzione ci sono tre cose che chiedono le squadre e una che chiedo io. Le squadre chiedono qual è il valore di San Siro e delle aree. Noi ci aspettiamo in questi giorni una prima valutazione dell’Agenzia delle Entrate partendo dal presupposto che non abbiamo nessuna intenzione di speculare su quel valore. Poi serve capire in dettaglio quanto e come incide il vincolo della Sovrintendenza in ottica di cambio della proprietà: la prossima settimana ci sarà un incontro con la Sovrintendenza. Terzo, i tempi per l’operazione: partendo da oggi i tempi da qua al momento in cui loro possono diventare proprietari di stadio e di area”.
Da parte delle squadre c’è l‘impegno a presentare un nuovo progetto, ha aggiunto il sindaco: “Per fare tutto ciò ci devono presentare un progetto abbastanza a breve termine che contiene il nuovo stadio e una rifunzionalizzazione di San Siro, di cui non posso anticipare nulla perché ci stanno lavorando. Ma su questo i club hanno mostrato grande disponibilità”.
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