Milano è ufficialmente sotto scacco. “Di un criminale? Della politica?” diranno i lettori. No. Di un minorenne. Si fa chiamare Dedelate, almeno sui suoi profili social. Gioca a fare il climber, e a sopravanzare mura e divieti.
L’ultimo atto “criminale” risale a sabato sera, quando il “climber” valtellinese ha deciso di scavalcare, insieme ad amici, le ringhiere della piscina Bacone di Milano, violando di fatto l’edificio. Non è ancora chiaro come sia riuscito ad entrare all’interno della piscina: la porta d’ingresso non risulta forzata e il climber non dispone di alcuna chiave. Sta di fatto che, dopo essere riuscito ad entrare, i climber e la sua crew hanno percorso l’intero corridoio che porta alle vasche, con tanto di foto a volto coperto. Una volta giunti alle corsie, i minorenni si sono allegramente tuffati all’interno delle piscine.
«Troviamo assurdo che due ragazzini continuino impuniti nelle loro intrusioni e imprese estreme. Tra i loro numerosi follower ormai sono un mito e ciò rafforza in loro il concetto che tutto è lecito», ha commentato Fabiola Minoletti, vicepresidente dei Comitati milanesi. Ciò che spaventa sono i messaggi d’ammirazione inviati sui profili social dello stesso climber, anche da parte di personaggi famosi, come il rapper Rhove, che ha condiviso una foto con Dedelate nei giorni precedenti. Viene da porsi un quesito: cos’altro deve accadere prima che si prenda coscienza di ciò che sta combinando e ha combinato il ragazzo?
