“Per il 2022 il Comune di Milano aveva destinato una quota di 300 alloggi pubblici da utilizzare per i Servizi abitativi transitori (Sat), ovvero quegli alloggi da assegnare con un contratto di locazione per un periodo determinato: alla fine, come mi è stato risposto dall’assessore alla Casa, in seguito a una mia interrogazione sul tema, non solo l’amministrazione ha sottoscritto 167 contratti di locazione, dunque appena la metà, ma solo 48 di questi sono stati stipulati con famiglie italiane e il resto con nuclei extracomunitari (106), stranieri comunitari (12) e apolidi (1).” Lo dichiara Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.
“Nel 2023, invece, su 62 contratti d’affitto per questa tipologia di assegnazione ben 49 sono stati firmati da stranieri: 42 famiglie extracomunitarie e 7 comunitarie. In totale, dunque, negli ultimi due anni il 74% delle case popolari del Comune è finito nelle mani di immigrati e rom: per loro c’è sempre una corsia preferenziale. Purtroppo la sinistra anti-italiana non si smentisce mai. Ci auguriamo che in vista del prossimo sgombero del campo nomadi di via Bonfadini – conclude l’esponente leghista – non ci sia l’ennesimo scandalo case regalate a chi ha calpestato le leggi italiane per decenni. Non vogliamo un nuovo modello Vaiano Valle”.
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