“Non è più tollerabile l’antisemitismo che minoranze politicizzate stanno instaurando nel nostro Paese e nella nostra città. In questi giorni musicisti ebrei a causa di questo clima non possono esibirsi al Teatro Parenti di Milano, come denunciato da Manuel Buda e il suo gruppo KlezParade. Perfino all’interno del Pride gli ebrei LGBT della rete Keshet-Italia devono dare forfait.” ha dichiarato Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica.
Gli ebrei Lgbt infatti non parteciperanno alle parate arcobaleno nazionali per timore di aggressioni e contestazioni. Lo ha comunicato Keshet Italia, organizzazione ebraica queer, lamentando un crescente “clima d’odio” prodotto dalle posizioni proPal più oltranziste. Ma, a dispetto dell’inclusione che dovrebbe caratterizzare quei cortei, sono stati in pochi ad accorgersi della notizia.
“Chiedo quindi che soprattutto il mondo della sinistra – dal sindaco Sala alla segretaria PD Schlein passando per AVS e gli organizzatori del Pride – prenda una posizione ferma contro questi rigurgiti antisemiti sinistrorsi. – prosegue Romano – La peggiore ideologia Propal sta imponendo a noi italiani di fede ebraica un regime di paura di cui siamo vittime grazie ai troppi silenzi delle istituzioni e della politica. Chi non alza la voce è complice. Si può pensarla come si vuole sul Medio Oriente rispettando la verità dei fatti, ma gli italiani di religione ebraica vanno tutelati”“.
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