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Il commento di Luciano: 30a giornata di serie A

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Buongiorno ai lettori, passata con divergenze meteo lungo tutto lo stivale anche questa Pasqua, rieccoci al campionato che sta entrando nel rush finale. Se pochi dubbi ormai rimangono ai quartieri alti della classifica, sia per lo scudetto che per le qualificazioni Champions, in zona retrocessione rimangono ben 7 squadre a contendersi la permanenza in serie A nello spazio di 5 punti, oltre la Salernitana ultima in coda e ormai virtualmente senza più speranze, dopo l’ennesima sconfitta di ieri ad opera del Bologna. E partiamo con i commenti proprio dalla partita del Dall’Ara, dove il Bologna non perdona.
 
Bologna-Salernitana 3-0
Otto vittorie nelle ultime 9 partite, 38 punti raccolti, gli stessi dell’Inter capolista a San Siro, e Champions League sempre meno sogno, a -2 dalla Juventus, a sua volta inghiottita in un momento di down colossale.
Anche senza Zirkzee, subentrato solo a metà ripresa dopo l’infortunio sofferto contro l’Inter, la squadra di Thiago Motta conferma il suo gioco fluido e corale. Impreziosito dalle perle di Orsolini Saelemaekers, che mettono al sicuro il risultato in un primo tempo dominato e coronato dal tris a cui partecipa anche Lykogiannis nel recupero. Il Bologna controlla gioco e centrocampo, e, nonostante un Odgaard poco incisivo, trova soluzioni in continuità con gli esterni e con qualità diffusa in mezzo al campo. Fraseggio, giro-palla e possesso sono armonici, veloci e ficcanti, subito in grado avvolgere una Salernitana chiusa a riccio nella propria trequarti. Gli ospiti, vicinissimi all’ultima chiamata per mantenere la categoria, assumono i contorni di uno sparring-partner inerme. Dominata a centrocampo, schiacciata a ridosso della propria area di rigore, azzoppata dalla solitudine di Simy e dal nervosismo di Candreva, la Salernitana, al decimo ko nelle ultime dodici uscite, resta inchiodata all’ultimo posto, con 14 punti. A -11 da una zona-salvezza che sembra sempre più irraggiungibile.
Sassuolo-Udinese 1-1
Ghiotta occasione per le due contendenti, ma nessuna delle due la coglie per smuovere la classifica. Al Mapei Stadium lo scontro salvezza termina in pareggio, il 16° del campionato dei friulani. Succede tutto nel primo tempo, neroverdi avanti con Defrel, poi subito ripresi da Thauvin. Un risultato che non soddisfa Ballardini, che avrebbe potuto sorpassare il Frosinone, ma nemmeno Cioffi.
 
Cagliari-Verona 1-1
Il Verona domina e segna nel primo tempo a suon di ripartenze spumeggianti: da una di queste Bonazzoli trova il gol. Nella ripresa si accende Luvumbo per il Cagliari e Ranieri cambia la partita grazie a una serie di sostituzioni azzeccate, tra cui Viola e Sulemana, che si inventa autore del gol del pareggio. Nel finale Montipò dice no proprio a Luvumbo. La lotta per rimanere in Serie A rimane apertissima e verosimilmente continuerà, incerta e combattuta, sino all’ultima giornata.
 
Lecce-Roma 0-0
Per chi non ha seguito la partita potrà sembrare uno di qui nulla di fatto scialbi, con poco da raccontare. Sbagliato: nel posticipo tutto a tinte giallorosse del Via del Mare mancano solo i gol, ma il resto c’è tutto. Due pali, ad esempio, uno colpito su punizione da Angeliño, una traversa in pieno recupero di Oudin. Protagonisti anche i due portieri, in primis Falcone, che nella ripresa nega una rete fatta ad Aouar con un intervento miracoloso. E brillano (in senso negativo) gl spreconi delle due squadre: su tutti Dorgu e Sansone, che si divorano un gol fatto a testa non riuscendo a regalare la posta piena a un Lecce che se la sarebbe meritata. Insomma, gran partita nonostante le due porte rimangano inviolate. Riguardo la classifica, sorride maggiormente il Lecce, che grazie alla sconfitta dell’Empoli a S.Siro, torna a +4 sul terzultimo posto, mentre la Roma perde contatto dalla quarta posizione del Bologna, vincente nel lunch match contro la Salernitana.
inter-empoli -2-0
Inter -Empoli 2-0
 
Inter -Empoli 2-0
Riecco l’Inter, che dopo il pareggio con il Napoli riprende la sua marcia poderosa in campionato (da inizio 2024, 11 vittorie e un solo pareggio) , avvicinandosi sempre più al traguardo anche matematico. A fare le spese dello strapotere nerazzurro stavolta è un Empoli coraggioso e ben messo in campo, ma che nulla ha potuto di fronte alla qualità e alla proposta di gioco di una squadra destinata a inseguire, fino alla fine, qualunque record sin qui registrato in una singola stagione di Serie A. A decidere il 2-0 finale a San Siro, con l’ennesimo clean sheet, sono in primis la sesta rete in campionato di Dimarco, soltanto una delle tantissime certezze granitiche a disposizione di Simone Inzaghi, che apre in avvio un match poi definitivamente chiuso nel finale dal subentrato Sanchez. Altri tre punti per quella che sembra un’armata praticamente invincibile, che in campionato da mesi non ha rivali e con merito si avvia incontrastata verso il suo 20° scudetto: i punti di vantaggio sul Milan tornano 14, più che un margine una voragine incolmabile. Davide Nicola non sarà invece certamente soddisfatto del risultato in un momento non semplice per il suo Empoli, ma l’atteggiamento mostrato contro una corazzata come quella nerazzurra non può che far ben sperare in chiave salvezza nonostante una classifica che ora vede i toscani terzultimi a pari merito col Frosinone.
E’ tutto per la giornata n.30, ora avremo un infrasettimanale di Coppa Italia con le semifinali Juventus-Lazio e Fiorentina-Atalanta, rispettivamente il 2 e 3 Aprile. Per il prossimo turno di campionato, il 31°, arrivederci a venerdì 5 con l’anticipo tra Salernitana Sassuolo, alle 20,45.

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