Silvia Sardone “Islamizzazione è un pericolo”
“A Soresina (Cr) la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Bertesi ha inviato una circolare al corpo docente con le linee guida da attuare durante il periodo del Ramadan con particolari attenzioni e trattamenti di favore per gli alunni islamici.
Nel testo, come evidenziato dalla Lega della sezione di Soresina, ci sono numerosi passaggi che lasciano sbigottiti. Si chiede di “dimostrare sensibilità culturale e religiosa”, di “essere comprensivi e offrire flessibilità” agli studenti musulmani che abbiano necessità di riposo, di garantire pause per la preghiera, di evitare addirittura “consumi alimentari in pubblico”, di “offrire sostegno emotivo”. Inoltre sono evidenziate indicazioni anche sulle interrogazioni e sulle verifiche per favorire gli studenti musulmani in questo periodo. Si segnala anche di promuovere “momenti in aula dove le alunne e gli alunni che osservano il Ramadan possano spiegare questo mese ai compagni e alle compagne non musulmani”.
Insomma un compendio di messaggi di rara “sottomissione” alle comunità islamiche in una scuola italiana. Dopo la chiusura della scuola di Pioltello per il fine ramadan, un nuovo segnale preoccupante di islamizzazione negli istituti scolastici.
Mi chiedo se sia normale dover trascrivere delle circolari di questo tipo per una festa religiosa che non fa parte della nostra cultura.
Perché la scuola invece di educare gli studenti si concentra a messaggi di integrazione al contrario, in cui in pratica siamo noi a dover assimilare tradizioni che non fanno parte della nostra storia?
Perché poi gli studenti di un’altra fede dovrebbero avere trattamenti di favore penalizzando quindi gli alunni non musulmani? Perché invece non c’è un sostegno alle famiglie affinchè si impegnino a mandare a scuola i propri figli in buona condizione di salute?
Non si fa buona integrazione sottomettendosi, creando regole particolari e promuovendo favori solo a chi fa parte di una determinata religione.
Tra buonismo e politicamente corretto si creano dei cortocircuiti profondamente sbagliati che spianano la strada all’islamizzazione e alla cancellazione della nostra identità. Noi non ci stiamo!”
Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata della Lega.
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