Per il Cinquecentenario della morte di Pietro Vannucci, conosciuto come Perugino, il Comune dedica al grande maestro il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte a Palazzo Marino. Dal 5 dicembre al 14 gennaio 2024 sarà esposta in Sala Alessi una delle sue opere capitali, il Battesimo di Cristo, già parte del polittico della chiesa di Sant’Agostino a Perugia, in un suggestivo percorso incentrato sulla complessa personalità del pittore e sulla tormentata storia della macchina d’altare. Realizzata durante la piena maturità di Perugino, nei primi anni del Cinquecento, il Battesimo di Cristo è una tavola di grandi dimensioni (265 x 147,5 cm), che era destinata a campeggiare al centro di un polittico, rivolta verso la navata e verso l’assemblea dei fedeli. Intorno al dipinto, realizzato a tempera e a olio, si dispiegavano altri pannelli, con figure di santi e storie sacre chiamate a evidenziare la centralità della professione di fede nella vita del cristiano, che proprio con la purificazione del Battesimo ha il suo inizio. Grazie ad un’aggiornata interpretazione dei dati tecnici, storici e documentari, sarà riprodotta integralmente, attraverso uno scenografico allestimento in digitale, l’originaria struttura del polittico. I visitatori potranno così ammirare il capolavoro di Perugino dal vivo e la ricostruzione animata dell’intero polittico. Il Battesimo di Cristo è un’opera fondamentale per comprendere il successo riscosso da Pietro Vannucci a cavallo fra Quattro e Cinquecento, quando la sua cifra si erge a canone e diviene un modello imprescindibile per gli artisti. Il dipinto racchiude gli elementi che avevano segnato la fortuna e la modernità del Maestro: il paesaggio sembra materializzarsi dalla luce, ogni asperità si appiana nelle linee fluide che ammorbidiscono volti, anatomie, panneggi. Creature angeliche che sfuggono a ogni turbamento abitano un universo dai colori dolcissimi. Tutto è misura e ordine. L’esecuzione della tavola si lega alla realizzazione del monumentale polittico voluto dai frati di Sant’Agostino a Perugia per l’altare maggiore della loro chiesa: una vicenda che scandisce con le sue tappe gli ultimi venti anni della lunga carriera del pittore. L’imponente struttura, composta da circa trenta pannelli distribuiti su due facce, orientate verso la navata e il coro dell’edificio, inizia negli anni di massima ascesa dell’astro del Perugino. Il contratto di commissione è sottoscritto nel 1502, ma già nel 1495 l’abile intagliatore Mattia di Tommaso da Reggio era stato incaricato di predisporre i supporti e la carpenteria. Il Battesimo viene dipinto dall’artista durante la prima fase dell’incarico, nel primo decennio del Cinquecento e di certo prima del 18 giugno 1512, data del secondo contratto sottoscritto con i
frati per la realizzazione del complesso, nel quale il soggetto si dice già compiuto. Nel 1523, quando Pietro morì improvvisamente di peste, mentre affrescava una chiesa nel contado di Perugia, l’apparato decorativo non era ancora del tutto realizzato. Nel mezzo, polemiche con gli agostiniani e lunghe trattative, che l’avveduto artista – spesso sobillato da una mole di richieste superiore alla possibilità di esaudirle – gestiva alternando promesse non mantenute, temporanee irreperibilità e momenti di intensa attività. Ingresso libero tutti i giorni dal 5 dicembre al 14 gennaio. I visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell’arte, che faranno da guida nel percorso espositivo. Negli altri otto municipi della città, le biblioteche di zona ospiteranno dall’11 dicembre al 5 ennaio 2024 altrettanti importanti prestiti provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna e dal Museo del Novecento di Milano. Leit motiv che accomuna le opere della mostra diffusa è il tema dell’infanzia, un percorso tra opere dell’Ottocento e del Novecento, per contribuire alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio cittadino, con prestigiosi prestiti come: La Vergine di Francesco Hayez, La Madonna col Bambino e San Giovannino di Bertel Thorvaldsen, le Due Figure di Carlo Carrà, Sacra Famiglia di Giovanni Carnovali, Amore Materno di Angelo Dall’Oca Bianca, Adorazione dei Magi di Adolfo Monticelli, Maternità di Gaetano Previati e Ritratto di bambina Achille Funi. Orari di apertura al pubblico Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30) Chiusure anticipate – aperture posticipate 7 dicembre chiusura ore 12.00 (ultimo ingresso alle ore 11.30) 24 e 31 dicembre 2021 chiusura ore 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30)
Festività
8, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio aperti dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30)
25 dicembre aperti dalle 14,30 alle ore 18,30
Info mostra
Tel. 800167619
www.comune.milano.it/mostrapalazzomarino<http://www.comune.milano.it/mostrapalazzomarino>
serviziculturali@civita.art<mailto:serviziculturali@civita.art>
Prenotazioni possibili solo per le scuole
Festività
8, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio aperti dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30)
25 dicembre aperti dalle 14,30 alle ore 18,30
Info mostra
Tel. 800167619
www.comune.milano.it/mostrapalazzomarino<http://www.comune.milano.it/mostrapalazzomarino>
serviziculturali@civita.art<mailto:serviziculturali@civita.art>
Prenotazioni possibili solo per le scuole

Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.