A Malpensa installazione dell’artista parmense Matteo Mezzadri per dare un messaggio contro le disuguaglianze,

Cultura e spettacolo

Nella Soglia Magica di Malpensa, grande spazio espositivo situato all’ingresso del Terminal 1, è stata inaugurata “Rethink the city”, mostra dell’artista parmense Matteo Mezzadri, realizzata in concomitanza con una analoga installazione che lo vedrà protagonista alla Biennale di Venezia 2022. Si tratta di un’opera site-specific, costituita da 6.000 laterizi forati che riproducono lo skyline di una città immaginaria, con la quale l’autore delinea il profilo di un futuro possibile utilizzando il vuoto come potenzialità costruttiva per appianare le disuguaglianze sociali, facendo leva su quell’aspirazione al miglioramento insita nell’essere umano che sta alla base della sua evoluzione e dà un senso al suo stare al mondo. “È la prima volta che alla Porta di Milano ospitiamo un’installazione site-specific di così grande effetto – ha evidenziato in una nota la presidente di Sea, Michaela Castelli -. Una serie di mattoncini che danno vita a una città, come se fosse la prima destinazione raggiunta all’aeroporto di Malpensa, ancora prima di partire. Ci siamo impegnati in questi anni per offrire ai passeggeri e alla comunità aeroportuale il bello dell’arte scegliendo sempre la qualità e diversificando il messaggio perché crediamo nell’importanza delle emozioni. Il nostro spazio espositivo della Porta di Milano del Terminal 1 è un consolidato punto di riferimento per i passeggeri e per il mondo artistico”. Nel porsi domande sulle tante strade possibili per ripensare la città del futuro, Matteo Mezzadri dà forma alla sua visione con lo sguardo allenato di chi indaga da tempo i legami e la socialità, i conflitti tra l’individuale e il comunitario all’insegna di quella continua ricerca di convivenza fra opposti che lo spinge ad approfondire la poetica dei luoghi in relazione alle dinamiche umane. Antiche e moderne insieme, le sue città sono proiettate nel futuro e sospese nel tempo; Città minime le definisce, perché somma di tutti gli elementi possibili sintetizzati nell’essenzialità strutturale del mattone che diviene matrice, granitica unità di misura modulare e infinitamente riproducile su scale crescenti. All’inaugurazione hanno partecipato anche gli assessori alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, e di Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.