Ciao amici lettori, riprende il campionato dopo la sosta, e tra gli anticipi di questa giornata troviamo un derby della Madonnina, attesissimo dai tifosi, dalle protagoniste e non solo. Come tradizione vuole, stavolta la favorita Inter ha ceduto il passo al Milan dopo una partita dominata nel gioco e (meno) nel punteggio, per almeno 70 minuti. Nel calcio accade spesso che vinca chi fa un gol in più, piuttosto che chi gioca a lungo meglio dell’avversario e spreca le occasioni, o trova prodezze di un portiere. Il Milan, pur restando secondo, si riavvicina così alla capolista che però può contare su una partita da recuperare (a Bologna, rinviata per positività Covid).
Nel frattempo, oltre al derby, si sono disputati altri due anticipi, il primo dei quali tra Roma e Genoa, terminata senza reti ma con velenosi strascichi polemici a causa di un gol giallorosso “last minute” di Zaniolo, annullato per un precedente fallo subito dal Genoa.
Infatti, dopo un controllo VAR, viene rilevato un pestone di Abraham su Vasquez, che farà parecchio discutere, e il giovane nazionale della Roma autore comunque di un gran gol, viene poi espulso per proteste. Gioia strozzata in gola per i tifosi della Roma. Occasione mancata nella corsa Champions per la banda di Mourinho, che sale solamente a 39 punti e restando a -5 dal quarto posto con l’Atalanta che deve ancora scendere in campo.

Il secondo anticipo della giornata è proprio il derby, che come accennato sopra si è aggiudicato (1-2) il Milan di Pioli. Rossoneri ai quali va riconosciuto il merito di crederci fino all’ultimo, dopo aver subito a lungo un‘Inter che appariva più organizzata, più sicura di sé e più pericolosa per numero di tiri in porta e occasioni sventate dal portiere avversario. Al gol di Perisic nel primo tempo ha risposto l’incredibile doppietta di Olivier Giroud nella ripresa. L’Inter ha dominato il primo tempo, ha attaccato, creato e impegnato più volte lo strepitoso Maignan. Nella ripresa la squadra di Pioli è migliorata, è stata riaccesa dalla verve del neo entrato Diaz e ha trovato la gran doppietta da attaccante vero di Giroud. Campionato riaperto, il Milan è (per ora) più vicino all’Inter e anche il Napoli può avvicinarsi.
Ultimo anticipo a Firenze, dove la viola di Italiano soccombe pesantemente (0-3) contro una più che buona Lazio, che spedisce un forte segnale in zona Europa. La Fiorentina del post Vlahovic si lecca le ferite. Gli uomini di Sarri passano al Franchi con un grande secondo tempo, dopo l’ 0-0 all’intervallo: Milinkovic-Savic sblocca, Immobile raddoppia e propizia il tris, con autogol di Biraghi nel tentativo di impedire la doppietta del capitano. I biancocelesti agganciano la Roma in classifica (giallorossi fermati dal Genoa all’Olimpico), mentre la Fiorentina resta a -3 dalla coppia romana. E soprattutto si scopre fragile dopo la recente sessione di mercato: i toscani protestano per un rigore dato e poi tolto con l’on field review (giustamente) sull’1-0 e chiude in dieci per espulsione di Torreira.
Domenica altri 6 incontri tra le 12,30 e le 20,45.
Il “launch match” offre un Atalanta-Cagliari in cui entrambe le squadre sono a caccia di punti importanti, ovviamente per obiettivi molto diversi. I nerazzurri di Gasperini per mantenere il passo tra le prime 4 in classifica, il Cagliari di Mazzarri per sottrarsi alla zona calda della retrocessione. E manco a dirlo, ecco che esce la sorpresina della giornata: i rossoblu sbancano il Gewiss Stadium di Bergamo. Una vera impresa per i sardi, che per la prima volta escono dalla zona retrocessione. Senza Joao Pedro, Nandez, Keita e Pavoletti, la squadra di Mazzarri grazie a una prova generosa trova tre punti pesantissimi a Bergamo. Crolla ancora in casa la squadra di Gasperini, poco brillante, poco creativa e che nel prossimo match contro la Juventus dovrà fare a meno di Musso (espulso) e probabilmente di Duvan Zapata (uscito ancora per un infortunio muscolare, probabile ricaduta). Cagliari pratico e cinico, guidato a Pereiro, Dea distratta e imprecisa.
A seguire, altro incontro che acquisisce importanza dopo il risultato del derby milanese, è Venezia-Napoli. Gli azzurri di Spalletti, con una vittoria, aggancerebbero il Milan al secondo posto, ad un solo punto dall’Inter che comunque ha ancora a disposizione 3 punti potenziali nel recupero col Bologna. Napoli che fatica a sbloccarla, chiude il primo tempo sullo 0-0 ma è il ritorno al gol di Osimhen (spizzata di testa) al 59′, a restituire entusiasmo a Spalletti e &. L’attaccante appena rientrato dall’infortunio (frattura zigomo) nel match con l’Inter, e reduce dalla Coppa d’Africa, aveva già colpito il palo nel primo tempo, ma nonostante la chiara superiorità il Napoli non riesce ad incrementare il bottino fino al 99′ (quasi 10 di recupero!), quando Petagna ottiene soddisfazione personale col raddoppio. Venezia ormai in 10 per l’espulsione di Ebhoui, la partita si chiude col successo dei partenopei (2-0) e l’aggancio del secondo posto. Per il Venezia, ancora molto da lavorare per evitare il ritorno in B.
A Marassi, una bellissima Sampdoria batte 4-0 il Sassuolo e conquista tre punti meritati, molto preziosi in ottica salvezza. I blucerchiati, trascinati da Sensi e Candreva, partono a mille e ipotecano il successo fin dai primi minuti resistendo poi alle folate dei neroverdi, oggi in una giornata non particolarmente brillante. Di Caputo (5′), Sensi (7′), Conti (63′) e Candreva (rigore con cucchiaio al 91′) le reti del trionfo della formazione allenata da Giampaolo che così festeggia nel migliore dei modi il ritorno a Marassi. Unica nota stonata in casa Samp l’infortunio di Gabbiadini, costretto a lasciare il campo al 36′ per un problema al ginocchio sinistro.
L’Udinese ritrova la vittoria casalinga (2-0) che mancava dal 7 novembre. Lo fa con due colpi in pieno recupero che stendono un Torino non troppo ispirato. Il Toro approccia bene la gara, ma sono i friulani a crescere con il passare dei minuti. Nessuna occasione particolare nella prima frazione, a parte una grande parata di Silvestri su Brekalo (in fuorigioco) e un tiro di Success murato a pochi metri dalla porta.
Uno 0-0, a differenza di tanti altri, divertente. Bologna ed Empoli si confermano due squadre moderne, con tanti giocatori interessanti e allenate molto bene. Certo, qualche gol non ci sarebbe stato male, ma nel complesso la partita è stata più che gradevole. Sicuramente, questo punto regala un po’ di morale a due formazioni che non se la stavano passando benissimo dal punto di vista del rendimento, per cui bene così.
I ragazzi di Mihajlovic trovano il quarto pari stagionale e rimangono al tredicesimo posto alle spalle del Sassuolo (ma con una partita in meno rispetto ai neroverdi), mentre gli azzurri di Andreazzoli consolidano l’undicesimo posto a +12 sulla zona retrocessione, che per una neopromossa è tanta roba.
Ultimo appuntamento della domenica, a Torino si affrontano Juventus e Verona. Curiosità, entusiasmo e attesa per scoprire quanto possono dare alla Juventus i due nuovi acquisti, Vlahovic e Zakaria, entrambi subito in mischia dall’inizio. Se per l’ex viola non è più una scoperta vedere che sa fare gol (e che gol, con pallonetto anticipando si un soffio il portiere al 13′ del primo tempo) per il secondo c’è stata più di una perplessità, almeno fino a quando anche lui è riuscito a bagnare l’esordio con un pallone nel sacco. Il Verona si è battuto decorosamente e con vigore, pur con assenze notevoli come quelle di Simeone, Caprari e Faraone, mettendo in difficoltà la difesa bianconera in più di una occasione. Sfiora seriamente il pareggio, prima di subire 2-0 finale a circa 15′ da inizio ripresa, ma pecca in concretezza offensiva ed è costretto a cedere alla superiore qualità avversaria. La classifica della Juventus migliora, conquista il quarto posto superando l’Atalanta che però ha una partita da recuperare, e il prossimo turno vedrà di fronte a Bergamo proprio le due in questione. Partita che potrà dire molto sulle rispettive ambizioni Champions.
Il 24° turno si conclude lunedi alle 20,45, con Salernitana-Spezia, lotta feroce per la salvezza.
La giornata n.25 vedrà 3 anticipi sabato 12 Febbraio, incontro di cartello ai vertici con Napoli–Inter, mentre domenica sera saranno di fronte, come detto, Atalanta e Juventus.
Arrivedrci e buona settimana ai lettori.
