Traffico nel caos, via Tortona contro la ciclabile. De Pasquale (F.I.)”Le abbiamo provate tutte contro l’ostilità ideologica della giunta”

Milano

Milano 8 Dicembre – Pista ciclabile uguale aria più pulita? Non ditelo dalle parti di via Tortona, dove -ancora una volta- l’ossessione della sinistra per la mobilità a pedali si è trasformata in un boomerang per i cittadini. Dal 2014, quando la giunta Pisapia ha lanciato la trasformazione del quartiere, il traffico non ha fatto altro che congestionarsi a causa del restringimento della carreggiata per far posto a una corsia riservata alle bici. Risultato? Le polveri sottili sono cresciute a dismisura e trovare un parcheggio libero sotto casa, per i residenti, è diventato praticamente impossibile. Così, martedì sera, riuniti nel comitato «Quartiere Tortona Solari -QTS30- 2.0» si sono dati appuntamento «per elaborare delle proposte da sottoporre all’attenzione del Comune: ora devono ascoltarci, altro che dirci di vendere casa e andare altrove».

Tutto ruota attorno alla ciclabile che dall’inizio di via Tortona arriva fino al Mudec, in senso contrario rispetto alla corsia delle auto e spezzata dai diversi passi carrai dei box dei palazzi attorno. «La usa solo qualche mamma che accompagna i figli a scuola. Nessuno ne sentiva l’esigenza e ha peggiorato la vita di chi abita qui», spiega Monique Venturino, anima del comitato. La pista per le due ruote senza motore si è tradotta in una netta riduzione dei parcheggi. «Almeno trecento posti auto in meno. Chiediamo che vengano ripristinati quelli a lisca di pesce, da via Tortona a via Foppa». Conseguenza della ciclabile, poi, la creazione di zone 30, da via Savona a via Stendhal per quasi tutto il quartiere. «Ma il problema è che non si va nemmeno a 30 all’ora, perché si è fermi in coda. Le ambulanze, o i camion dei pompieri, per passare devono sperare che non ci sia traffico». Ma il caso più emblematico è forse quello di via Stendhal, la perpendicolare che da via Foppa taglia fino a via Tortona. «Ogni 250 metri cambia il senso di marcia, è assurdo. La rivogliamo a doppio senso». Una viabilità cervellotica che va ancora più in tilt quando la zona si popola per eventi culturali e mondani. Al Mudec e al Superstudio di via Tortona, o al Base di via Bergognone, per esempio. Pullman che scaricano persone in mezzo alla strada, automobilisti che si attaccano al clacson e circa 15 mila residenti costretti a tenere le finestre chiuse anche d’estate per lo smog. «I pediatri hanno consigliato ai bambini di girare con la mascherina anti-gas quando escono da scuola. Siamo arrivati a questo…». Commenta Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia• «Le abbiamo provate tutte, ma l’ostilità ideologica della giunta persiste. Ora stiamo pensando a un’azione legale per i danni alla salute, e alla proposta di trasformare una parte dello scalo di Porta Genova in parcheggi per i residenti».

M. San. (Libero)

Un’Immagine della ciclabile della zona Solari-Tortona 

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