Ci sarà anche papa Francesco ad ascoltare “Lettera”, la canzone che sussurra a Dio?
Dopo il “pieno” di folla orante in piazza San Pietro per la Pasqua, con papa Francesco e il suo appello accorato alla pace, ecco un altro appuntamento che non resterà ignorato dai media. Un passo insolito, diplomatico -musicale. E un botto mediatico: la cristian music si prepara a scalare le laiche classifiche delle hit canore.
Giardini vaticani, ore 10 e 30 del 4 aprile. Una data “storica”, un concerto per la pace in Vaticano e per la storia della musica leggera. Gli inviti sono stati centellinati: a pochi passi da Santa Marta, si sussurra, forse farà un salto anche il papa.
L’appuntamento per gli uomini di Curia, prelati e cardinali nella chiesa di santa Maria della Famiglia (vedi riproduzione dell’invito) è stato tenuto segreto per contenere l’ afflusso di melomani e fans: perché l’evento è unico e prestigioso. Durante la celebrazione della messa presieduta dal cardinal Comastri canterà Katia Ricciarelli. Verrà eseguita la canzone “Lettera” (composta dal cantautore Francesco Drosi, che sarà presente con altri tre brani, estratti dallo spettacolo “Noi” che da tempo sta girando l’Italia): e insieme all’autore, canteranno la celebre soprano e il tenore Francesco Zingariello. (nel video l’intervista a Katia: https://www.youtube.com/watch?v=W14Dd7UmgV0) . Al piano il maestro Angelo Nigro. La canzone “Lettera”, ancora sconosciuta nei media e nei portali social, si sta però diffondendo negli ambienti ecclesiastici, parrocchie e comunità cristiane e con il passa parola, dopo un concerto ad Assisi, è approdata in Vaticano.
Ne tracciamo la storia.
“Lettera”: una canzone struggente, rivolta a Dio. La penna (e la chitarra) del cantautore Francesco Drosi hanno composto un riuscito salmo “pop “-. Si tratta una ballata rivolta al Padreterno affinché guardi sulla terra , sconvolta dalla terza mondiale a rate, come dice Papa Francesco.

La canzone era nata un anno fa, in occasione della riunione del trio canoro per una tournée nei teatri con lo spettacolo, “Noi”. Drosi, cantautore dell’anima, poetico e dai testi intensi e profondi, appare in scena con una band di tutto rispetto.
Il pubblico è sempre numerosissimo, richiamato soprattutto dalla presenza della Ricciarelli. Ecco il campo largo della musica, il genere cantautorato, la lirica, il pop di oggi e la bella canzone popolare di un tempo. I tre protagonisti si riuniscono infine nella canzone che traina lo spettacolo “Lettera”. Dopo il debutto al teatro san Babila a Milano, lo spettacolo “Noi” è passato ad Assisi, per poi girare la provincia italiana, fucina di cantautori e ugole d’oro.
Ma il successo di “Noi “impone una riflessione: dove sono finiti i cantautori che negli anni passati sono stati la colonna sonora della nostra vita e in parte hanno affiancato la poesia? Ahimè, dormono, dormono sulla collina…
Il cantautore Drosi, già collaboratore di De André, racconta ora a MilanoPost cosa propone la sua canzone autoriale, una canzone per l’anima e per il cuore, cosi lontana dalla noia di Sanremo e dei talent.
Forse, un capolavoro della “cristian music”, la nuova tendenza musicale che si fa strada tra la noia del rap e le gigionate (trash) di Annalisa e di Angelina Mango. “Lettera” si diffonderà in Ucraina e in Russia? Forse una canzone può aiutare la diplomazia, nel mondo dei droni.
All’estero, il complesso evangelico Hillsong riempie intanto gli stadi d’Occidente con i suoi “salmi pop”…ma Amadeus, come il Pippo della antica canzone del Trio Lescano, non lo sa.