La Milano in bicicletta, i caos viaggianti, chi vuol professare il cosiddetto flusso libero, senza tante preoccupazioni, saranno felici. Palazzo Marino ha autorizzato l’operatore emTransit a svolgere l’attività di bike-sharing sul territorio comunale con una flotta di 1500 biciclette elettriche a flusso libero. L’autorizzazione, si legge nella determina del Settore Mobilità, ha durata in via sperimentale per tre anni e sulle biciclette dovrà essere apposto il logo del Comune, come previsto dall’avviso pubblico dell’aprile 2020 per l’individuazione di operatori pubblici e privati interessati a svolgere le attività di bike sharing a flusso libero. La caratteristica del bike sharing a flusso libero è la possibilità per l’utente di trovare le biciclette ovunque perché non hanno bisogno di stazioni di parcheggio fisse. Possono essere parcheggiate in tutta la città e in tutti gli spazi in cui è normalmente consentita la sosta delle biciclette. Diversamente dal bike sharing tradizionale – dove in genere non si paga per la prima mezz’ora – questo servizio è sempre a pagamento. Le biciclette sono progettate con un design accattivante e deciso per renderle molto riconoscibili all’utente, con coperture piene antiforatura, sono equipaggiate di GPS e un lucchetto intelligente che viene sbloccato e bloccato tramite l’APP.
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