Riforma Sanità territoriale Lombarda: Moratti indica le linee e suggerisce condivisione

Lombardia

Per il miglioramento della Sanità territoriale lombarda “abbiamo seguito le indicazioni di Agenas, che sono prescrittive”. Lo ha detto l’assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, intervenendo al convegno “Modelli di governance dei servizi sanitari e socio sanitari regionali a confronto” a Palazzo Pirelli a Milano.

“Questa legge – ha proseguito l’assessore – intende intervenire dove sono necessari miglioramenti. Sicuramente quindi in ambito di sanità territoriale”. Le linee di sviluppo della revisione indicano “in maniera molto precisa come andremo a rafforzare la sanità territoriale”, tenendo conto, ha spiegato Moratti, della regolamentazione inviata dal governo all’Europa “relativa alla Sanità per quanto riguarda il Pnrr”.

Per quanto riguarda la governance, “riconfermiamo il ruolo di indirizzo politico da parte dell’assessorato Welfare, l’indirizzo di alta programmazione da parte del dg welfare, che rafforzerà il suo ruolo di guida, la programmazione da parte di Ats e l’erogazione da parte degli enti erogatori, pubblici e privati. Quindi una governance molto precisa”, ha detto Letizia Moratti, che ripropone “la distinzione tra erogazione e programmazione che c’è da sempre nella nostra regione”.

– Sulla revisione della legge di riforma della Sanità lombarda “siamo aperti a tutte le integrazioni e a considerare tutti i punti di vista per arrivare a una riforma che ci auguriamo sia la più condivisa possibile, nella consapevolezza che la sanità è un bene pubblico e che non può essere appannaggio di una parte. Quindi auspichiamo contributi costruttivi – ha concluso Letizia Moratti – e di avere una riforma che sia la più condivisa possibile”.“Abbiamo previsto in maniera molto precisa il cronoprogramma dei lavori – ha spiegato  – Entro settembre individueremo i siti che potranno essere per le case della comunità e gli ospedali di comunità. Entro dicembre avremo un’indicazione precisa delle localizzazioni delle 216 Case della comunità e degli Ospedali di comunità per arrivare entro marzo un accordo di programma di governo. Con l’obiettivo sicuramente di approvare legge entro la fine dell’anno, per avere oltre alle importanti risorse lombarde previste, 700 milioni di euro per la sanità territoriale, le risorse derivanti dal Pnrr.

Letizia Moratti ha sintetizzato i principi che ispirano la revisione. “Nel testo – ha detto – sono contenuti i percorsi che riteniamo possano essere migliorati. Sono percorsi che nascono da confronti già fatti in audizioni precedenti, attraverso la Commissione dei saggi e grazie anche al contributo di Agenas che ci ha indicato punti necessari per il miglioramento della legge e di altri punti considerati opzionali ma che possono contribuire al miglioramento della legge”.

“Sarà la prima legge – ha proseguito Moratti – che terrà conto dell’approccio ‘One Earth’, quindi con una visione olistica che ci porterà sicuramente a migliorare il nostro approccio nei confronti della salute grazie a un’interconnessione virtuosa tra interventi legati all’ambiente e interventi legati alla salute, che porteranno conseguentemente a un miglioramento della salute dell’uomo”.

Tra i principi ribaditi il tema della libera scelta da parte dei pazienti cittadini “sia delle strutture sia dei professionisti che lo accompagnano nel percorso di cura” e “l’apporto che il privato da sempre in Lombardia ha dato, in una competizione virtuosa che ha consentito l’innalzamento della qualità complessiva del sistema, come – ha detto Letizia Moratti – è stato certificato recentemente da Fondazione sanità futura, che ha messo al primo posto la Lombardia per 72 indicatori di performance, riconfermando una sanità d’eccellenza”. L’assessore al welfare ha anche sottolineato che quella in discussione sarà la prima legge regionale che terrà conto del Pnrr.

 “Partiamo dal fatto che questa è la revisione della legge 23, non c’è nessuno stravolgimento al testo”

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