La Procura di Milano indaga su un gruppo di una quindicina di persone per l’aggressione di domenica scorsa ai danni di due turisti francesi di religione ebraica, padre e figlio, assaliti in un autogrill a Lainate. Gli agenti della Digos, coordinati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, ne hanno già identificate tre. A breve saranno iscritte nel registro degli indagati per percosse aggravate dall’odio razziale. La Digos sta lavorando su video e testimoni.
“Ho avuto reazioni di solidarietà che mi hanno scaldato il cuore dal mondo ebraico, ma ho ricevuto anche messaggi online contro me e mio figlio di odio e violenza”, ha raccontato all’Ansa il turista. “Sono arrivati insulti antisemiti, dicendo che dovrei avere un tatuaggio al braccio e che sono autore di genocidio”. Il bimbo “non ha avuto una reazione, è rimasto immobile, ma io – ha detto – gli ho spiegato quanto è successo. Gli ho raccontato che ci sono alcune persone cattive a cui non piacciamo e che quello che è successo è stato un incidente, che papà l’ha protetto”.
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