I residenti del quartiere di Bruzzano hanno appreso dai social dell’assessore Granelli, che vive lì, che la prossima piazza tattica verrà realizzata fuori da casa loro. Dopo aver criticato la scelta dell’amministrazione comunale sotto al post dell’assessore, hanno informato il consigliere municipale di Forza Italia, Michele Pellegrino, pure lui residente nei paraggi.
“Ho mandato una mail alla presidente del Municipio 9 – dichiara Pellegrino – per chiedere di fermare il progetto e di convocare una commissione urgente per rivedere i provvedimenti, principalmente viabilistici, che penalizzeranno i residenti. Siamo preoccupati per le botteghe sottocasa che sono un presidio contro degrado e abbandono. Un presidio di socialità per la popolazione anziana del quartiere e non solo. La cancellazione dei posti auto regolari è uno schiaffo anche ai tanti disabili che vivono in via Siro Capsoni. Nella sola serata di lunedì, con il vicario di Forza Italia Milano, Giuseppe Lardieri, abbiamo raccolto più di 150 firme che ho allegato alla mail per la presidente Pirovano per chiedere che venga convocata subito una commissione per affrontare la questione“.
Da quando sono comparse le piazze tattiche in città hanno creato un forte dibattito. “Abbiamo visto che in alcuni quartieri – interviene Alessandro De Chirico, consigliere comunale azzurro che lavora in stretta sinergia con Pellegrino – le piazze tattiche hanno creato dei veri e propri lunapark per perdigiorno, zone franche per spacciatori. Pensiamo a piazza Angilberto o piazza Spoleto, ribattezzata piazza Arcobalena e teatro anche lo scorso weekend di malamovida. Un conto è realizzare zone pedonali fuori dalle scuole e un altro farlo in quartieri degradati. Lì l’amministrazione dovrebbe investire risorse per riqualificare l’arredo urbano e piantare alberi contro le isole di calore, non mettere quattro vasi dove le piante muoiono dopo pochi mesi perché nessuno le annaffia. Per Bruzzano chiediamo che la piazza venga riqualificata con interventi duraturi che prevedano la rimozione delle barriere architettoniche che sono ostacoli insormontabili per le decine di persone diversamente abili che vivono nei pressi della piazza che è il centro della loro quotidianità. Una pitturata a pois del manto stradale e la collocazione di due tavoli da ping-pong non risolvono i problemi del quartiere, ma anzi rischiano di acuirli portando cattive frequentazioni. Questo Granelli lo dovrebbe ben sapere visto che vive a poche decine di metri e che le altre sperimentazioni sono state assolutamente fallimentari”.
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