«Sala, dimettiti!» È questa la parola d’ordine che Fratelli d’Italia ha adottato, dopo aver appreso la notizia dell’inchiesta sull’urbanistica milanese. Il partito di Giorgia Meloni, infatti, si è riunito nella giornata di ieri a Palazzo Marino, tra il pubblico, per chiedere le dimissioni del sindaco Sala e assistere ai lavori dell’Aula. Sono state diverse le voci che hanno detto la loro su questo fatto.
La prima è quella di Simone Orlandi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che ha affermato: «Alla luce dei gravi sviluppi giudiziari che coinvolgono un assessore in carica della giunta Sala, per cui è stata avanzata una richiesta di arresto per accuse gravissime come corruzione e falso, riteniamo non più rinviabile un atto di responsabilità politica.» ha concluso Orlandi.
Anche Eleonora Giardinelli, dirigente del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, ha voluto dire la sua sull’accaduto: «Chiediamo da tempo le dimissioni del sindaco Sala, e non per la maxi inchiesta urbanistica che sta scuotendo il Comune in questi giorni. Le ragioni sono politiche e amministrative, e riguardano una città bloccata: cantieri eterni, promesse mancate, tante incertezze e un senso di insicurezza che cresce ogni giorno nei quartieri. La notizia scioccante è che anche il sindaco Beppe Sala è indagato per due diverse ipotesi di reato: la prima è legata alle false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone, ed è relativa all’attestazione di assenza di conflitti d’interesse per Giuseppe Marinoni, nominato presidente della Commissione per il paesaggio del Comune. La seconda, invece, riguarda l’induzione indebita a dare o a promettere utilità e si riferisce al progetto “Pirellino” dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima.
La notizia è arrivata nella giornata di ieri, ma sembra che Sala non ne sapesse nulla: «Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile» ha dichiarato il primo cittadino milanese.