L’artista italiano Max Falsetta Spina per la terza volta protagonista dell’evento mondiale dedicato all’arte digitale: NFT.NYC 2025

Cultura e spettacolo

Per il terzo anno consecutivo, Max Falsetta Spina, l’artista che ha rivoluzionato il concetto della fotografia, trasformandola in opera tridimensionale, è protagonista dell’ottava edizione di NFT.NYC 2025, il principale evento mondiale dedicato all’arte digitale e agli NFT, che si terrà dal 25 al 27 giugno 2025 nel cuore pulsante di Times Square, a New York City.

Le opere di Falsetta Spina in NFT

L’artista ha iniziato a coniare l’originale di ogni sua opera in blockchain già nel 2019 per avere un certificato di origine e una tracciabilità inconfutabile, cosa che il vecchio certificato cartaceo non poteva certamente garantire. Nel 2023 è stato invitato a partecipare al NFT.NYC, esponendo su monitor la vista centrale di Times Square della serie “Prospective”, che ad oggi conta 366 immagini finite, non solo di New York, ma anche delle più importanti città del mondo: Milano, Roma, Parigi, Londra, Francoforte, Barcellona, Mosca, Shangai, New York, Miami. L’anno successivo è stato nuovamente selezionato per NFT.NYC 2024 con il suo “Homo Ergaster”, un’ingegnosa rielaborazione a partire da un’immagine realizzata con l’intelligenza artificiale.

ANFT.NY 2025 torna presso la “Vetrina degli Artisti” con la sua innovativa serie “Metropolis Parametric Photography”, un progetto che unisce linguaggi visivi futuristici e tecniche fotografiche parametrizzate, aprendo nuovi scenari di dialogo tra arte, tecnologia e architettura urbana.

Cosa significa fotografia parametrica

Ma cosa significa “Fotografia Parametrica”? Quali sono i parametri ai quali Falsetta Spina fa riferimento?  L’idea ha origini lontane e risale al 2001-2003 quando l’allora giovanissimo artista, appassionato di fotografia e tecniche fotografiche fin da ragazzino, faceva i suoi primi esperimenti in camera oscura. Giocando con l’etimologia del termine “fotografia”, ovvero “scrittura di luce”, un significato già di suo di grande charme, ribalta il punto di vista e interpreta la fotografia come “scrittura sull’immagine fotografica”. Incomincia così a praticare incisioni sulla stampa che diventano veri e propri solchi con l’ausilio di vari strumenti: punteruoli, righelli, compassi. L’emulsione superficiale della tradizionale carta fotografica politenata, in tal modo, viene rimossa, lasciando a nudo il bianco del colore originario della carta stessa. Si ottiene quindi un’immagine attraversata da righe bianche, opportunamente studiate per fungere da linee di piegatura, un po’ come nei modelli di cartoncino dei poliedri. Queste linee di piega tracciate sulle fotografie bidimensionali secondo criteri di simmetria e specularità sono i parametri vettoriali da seguire per dare origine a un oggetto tridimensionale: lo scatto in 2D si trasforma in una scultura vera e propria. Con questo procedimento di piegatura, Max Falsetta Spina realizza la sua prima scultura fotografica nel 2007, una vera rivoluzione nella storia della fotografia.

Uno sperimentatore appassionato di tecniche fotografiche non poteva certo fermarsi qui. L’avvento del digitale gli offre uno strumento potente per scatenare tutta la sua curiosità e fantasia. Grazie all’utilizzo dei nuovi software di grafica, Falsetta Spina espande la sua idea originaria al massimo grado, ottenendo dai suoi scatti ogni versione simmetrica e speculare possibile, a cui attinge per realizzare composizioni prospettiche complesse di grande effetto. Con i nuovi software, sostituisce alle linee realizzate manualmente, vettori digitali per la piegatura. Se l’idea di fondo è la stessa dell’analogico, i risultati ottenuti con questa tecnologia digitale sono strabilianti, anche grazie al particolare materiale scelto dall’artista, che nel frattempo l’azienda tedesca 3A Composites ha immesso sul mercato. Si tratta del DIBOND®, un pannello composito formato da due strati di copertura in alluminio di 0,3 mm di spessore e da un’anima in polietilene o minerale. Robusto e al tempo stesso dotato di grande flessibilità, il DIBOND® è il materiale perfetto per le fotografie parametriche di Max Falsetta Spina perché si presta ad essere piegato con facilità e regge alle intemperie, il che lo rende adatto anche a sculture fotografiche per esterni. Inoltre, si può scegliere la finitura, cosa che fa la differenza perché l’artista opta per la finitura a specchio, liscia e luccicante, e quando stampa le sue immagini complesse per realizzare le sue sculture fotografiche, lascia appositi spazi “vuoti”, con la finitura a vista. Il risultato è un’opera in continuo divenire perché rimanda le immagini di tutto ciò che le ruota attorno: persone, veicoli, edifici. L’interazione con l’intorno ambientale è continua: l’opera accoglie tutto e muta insieme al flusso della vita circostante che ne diventa parte integrante.

“Metropolis Parametric Photography”

Grande conoscitore di New York, in virtù dei suoi numerosi soggiorni per lavoro, occupandosi di scenografie per grandi firme della moda, Max Falsetta Spina è rimasto stregato dalla Citye l’ha immortalata da numerosi punti di vista. “Metropolis” scaturisce da uno dei punti prospettici più affascinanti di NYC: l’ingresso alla City, affacciata sull’oceano, dal ponte di Brooklyn. Uno scatto suggestivo, in bianco e nero, del 2015, in cui risalta lo sfavillio delle luci nell’oscurità della notte e la diagonale del mitico Ponte. Dall’originale, l’artista ha poi ottenuto il suo simmetrico e ha unito le due immagini con la City al centro, punto di fuga delle due diagonali formate dal Ponte stesso. Ecco “Metropolis Prospective”, la costruzione fotografica del 2020 che Falsetta Spina svilupperà in un meticoloso studio sulle possibili prospettive. Peraltro – si diceva all’inizio – la serie “Prospective” arriva a contare ad oggi 366 immagini finite, sia di New York, che delle più importanti metropoli del mondo, raggiunte dall’artista nei tanti viaggi di lavoro: un progetto molto articolato e davvero imponente, vero e proprio serbatoio di idee per il suo autore che potrà riservarci grandi sorprese.

“Metropolis”, la fotografia parametrica che l’autore esibirà al NFT.NYC 2025, sarà sia in 2D che nella sua versione tridimensionale, elemento caratterizzante la stessa fotografia parametrica. All’immagine in due dimensioni, si affiancherà la scultura da questa ottenuta con le piegature lungo le linee vettoriali che vi sono impresse, la quale ruoterà a 360 gradi in un video montato appositamente per questo evento con una straordinaria novità: l’accompagnamento sonoro di una canzone composta in digitale dallo stesso artista, dal titolo It willnever stop!

“Perché l’arte non si fermerà mai!”

NFT.NYC 2025: “Metropolis Parametric Photography” di Max Falsetta Spina

Dal 25 al 27 giugno, Times Square – New York City

Per seguire l’evento: @nft.nyc #NFTNYC2025

maxfalsettaspina1.nft.nyc

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