Un nuovo studio condotto dal gruppo di ricerca Forestami, e pubblicato sulla rivista internazionale Land, rivela un dato preoccupante: solamente il 37% delle superfici residenziali nella Città Metropolitana di Milano ha accesso a uno spazio verde urbano entro 5 minuti a piedi (300 metri), la soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
La ricerca, firmata da Maria Chiara Pastore, Claudia Ida Maria Parenti (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, DAStU, Politecnico di Milano) e Corinna Patetta (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, DEIB, Politecnico di Milano), analizza l’accessibilità agli Urban Green Spaces (UGS) in un’area densamente popolata, con 133 comuni e oltre 3,2 milioni di abitanti.
Il contesto milanese: un’urgenza ambientale
Milano è una delle aree più densamente popolate d’Europa, con livelli di inquinamento che superano di quattro volte i limiti OMS e ondate di calore estive sempre più frequenti. In questo scenario, il ruolo degli spazi verdi è cruciale per la salute pubblica, l’equità ambientale e la resilienza climatica.
“Grazie agli strumenti scientifico-analitici che utilizziamo per la progettazione Forestami, vogliamo essere un esempio di pianificazione urbana sostenibile, orientata alla giustizia ambientale, alla salute pubblica e alla qualità della vita urbana,” ha commentato Claudia Ida Maria Parenti. “La distribuzione e l’accessibilità a questi spazi verdi rappresentano al momento una sfida per lo sviluppo sostenibile dei territori e delle città, sia in termini di riduzione delle disuguaglianze, sia nella mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.”
Le sfide dell’accessibilità e gli obiettivi di Forestami
L’obiettivo generale, a cui contribuisce attivamente Forestami, è incrementare il capitale naturale, puntando a raggiungere i 50 m² di verde per abitante. Le aree urbane, densamente popolate, sono le più carenti, mentre le zone periurbane, pur avendo più verde, spesso lo rendono poco accessibile e distante dai centri abitati.
Lo studio ha classificato gli spazi verdi urbani in tre categorie:
- Parchi e giardini: delimitati e attrezzati, prevalenti nelle aree urbane centrali.
- Aree boscate: spesso vicine a percorsi pedonali, con superfici che possono raggiungere centinaia di ettari.
- Aree agricole alberate: spazi informali usati per attività ricreative, con vegetazione meno densa ma importanti per l’uso quotidiano.
Un aspetto fondamentale emerso dalla ricerca è l’importanza di percorsi ombreggiati e di qualità per favorire l’accesso effettivo, specialmente nei mesi caldi. Analizzando solo i percorsi pedonali alberati entro 5 metri dalla chioma degli alberi, la percentuale di accessibilità si riduce ulteriormente.
Forestami: un progetto strategico per il futuro verde di Milano
Il progetto Forestami continua le sue attività di piantagione e incremento degli spazi verdi, mirando a potenziare i servizi ecosistemici del territorio, tra cui:
- Miglioramento della qualità dell’aria: riducendo l’inquinamento atmosferico e mitigando l’effetto isola di calore urbana.
- Incremento della biodiversità.
- Restituzione del valore ecologico e sociale alla natura urbana: anche tramite la partecipazione attiva delle comunità locali.
- Pianificazione strategica delle nuove piantagioni: individuando le aree più fragili e meno servite, come evidenziato dalle mappe di accessibilità sviluppate nello studio.
Forestami si distingue per un approccio integrato e scalare, operando sia a livello metropolitano per identificare le aree prioritarie, sia a livello comunale attraverso processi partecipativi con le amministrazioni locali e i cittadini. Le mappe dello studio diventano così strumenti operativi a supporto delle decisioni politiche, aiutando a colmare il deficit di verde accessibile.
I benefici del verde: salute, benessere e risparmio energetico
I vantaggi derivanti dall’accesso a spazi verdi sono ampiamente dimostrati e supportano il lavoro di Forestami:
- Salute: Vivere vicino a spazi verdi riduce l’incidenza della mortalità, promuove l’attività fisica e diminuisce il rischio di patologie cardiovascolari e respiratorie.
- Benessere psicofisico: Bastano 90 minuti a settimana trascorsi nella natura per abbassare la pressione arteriosa, ridurre i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e rafforzare le difese immunitarie.
- Risparmio energetico: Si stima una riduzione del 15% dei costi di raffreddamento grazie all’ombra degli alberi. Una copertura arborea del 40% è necessaria per contrastare efficacemente l’effetto riscaldante dell’asfalto nei quartieri urbani.
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