“Hanno chiuso le vie d’accesso diretto al Fatebenefratelli (in particolare al dipartimento di oncologia) per lavori e per cattiva gestione della viabilità, senza alcuna comunicazione, senza soluzioni alternative, senza esenzioni dall’Area C.
Un capolavoro di gestione miope che colpisce chi ha più bisogno di attenzione: i malati e gli operatori sanitari.
Cento pazienti affetti da tumore in trattamento attivo e continuo, cui si aggiungono 3.500 in follow-up. Tutti questi pazienti devono affrontare un percorso a ostacoli per raggiungere il reparto di oncologia dell’ospedale Fatebenefratelli. Oltre il danno, la beffa: devono pagare pure il pedaggio. Come se combattere una malattia non fosse già abbastanza.
E aggiungiamo il pronto soccorso, dove non arrivano solo pazienti in ambulanza. Chi ha bisogno di cure urgenti non può perdere tempo a girare intorno alla città in cerca di una strada percorribile.
E che dire poi del personale sanitario che fa turni di notte o di primo mattino? Devono avere il diretto accesso all’ospedale in auto: usare i mezzi pubblici a certe ore è impossibile, sia per motivi di sicurezza sia perché i mezzi non ci sono. Ma devono comunque pagare per entrare in macchina, con stipendi spesso al limite
Vogliamo davvero svuotare Milano? Se l’obiettivo è raggiungere l’impatto zero, il Comune ci sta riuscendo: impatto zero di persone, zero servizi, zero accessibilità. Una città sterilizzata, inabitabile, dove chi ha una fragilità viene semplicemente escluso.
Luca Bernardo (Capogruppo F.I. in Consiglio Comunale)
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