Al via anche in Lombardia la campagna BPCOPEN, la malattia respiratoria che colpisce tutti

Scienza e Salute

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è una malattia respiratoria cronica che in Italia colpisce circa 3 milioni e mezzo di persone1 e che risulta essere la principale causa di morte associata alle malattie respiratorie, ma rimane purtroppo ancora poco conosciuta e non adeguatamente controllata.

  • 800 961 296 il numero verde per prenotare una consulenza specialistica gratuita
  • La BPCO, Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, è responsabile di oltre il 50% dei decessi per malattie respiratorie
  • Terapie farmacologiche tempestive permettono il controllo dei sintomi e la riduzione del rischio di progressione, riacutizzazioni e mortalità.

Proprio per rispondere a questo bisogno e promuovere una efficace gestione della patologia, parte BPCOPEN la campagna nazionale che fino al 30 maggio darà la possibilità ai pazienti con BPCO di ricevere consulenze gratuite in 30 Centri specialistici italiani, prenotabili al Numero Verde 800 961 296 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00 (www.bpcopen.it)

In Lombardia le strutture che hanno aderito all’iniziativa sono:

  • Fondazione Don Gnocchi – IRCCS “S. Maria Nascente” Via Alfonso Capecelatro, 66  Milano
  • ASST Valle Olona – PO Busto Arsizio, Via Arnaldo da Brescia 1 – Busto Arsizio (VA)
  • Ospedale di Legnano ASST Ovest Milanese, Via Giovanni Paolo II – Legnano (MI)
  • Studio Medico, Via Giovanni da Procida 38 – Milano

L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare i pazienti con BPCO sull’importanza di una corretta informazione sulla patologia e sui possibili rischi legati a una sua sottovalutazione, e sulla possibilità di ridurre l’impatto della malattia nella vita quotidiana sottolineando l’importanza di un intervento precoce, dell’adeguamento degli stili di vita, dell’attuazione di corrette strategie terapeutiche e dell’aderenza alla terapia invitandoli a effettuare un controllo sullo stato della propria malattia.

BPCO OPEN è patrocinata dall’Associazione Italiana Pazienti BPCO e altre patologie respiratorie ETS e da Respiriamo Insieme – APS, e realizzata grazie al supporto non condizionato di AstraZeneca.

“Nel mondo, più di 200 milioni di persone convivono con una diagnosi di BPCO, patologia che è responsabile di oltre il 50% delle morti per malattie respiratorie – dichiara Salvatore D’Antonio, pneumologo e Presidente Associazione Italiana Pazienti BPCO e altre patologie respiratorie ETS. In Italia, questa patologia colpisce circa il 5,6% della popolazione adulta, anche se probabilmente i numeri sono molto più elevati: la BPCO è, infatti, ampiamente sotto-diagnosticata o non riconosciuta precocemente, la diagnosi spesso avviene soltanto nelle fasi più avanzate, frequentemente in occasione di un ricovero ospedaliero per riacutizzazione; inoltre, coloro che ne soffrono tendono a sottostimare la sintomatologia e a minimizzare i segni precoci di una progressiva perdita della capacità respiratoria. Siamo felici, quindi, di aderire all’iniziativa BPCOPEN in quanto offre un aiuto concreto ai pazienti affetti da BPCO che, grazie all’attività volontaria degli specialisti aderenti, avranno l’occasione di effettuare, in modo facile e gratuito, una valutazione specialistica di controllo dello stato della malattia e ricevere consigli e informazioni utili alla sua gestione”.

La BPCO è definita come una condizione polmonare eterogenea, che si caratterizza per sintomi respiratori cronici (fatica a respirare, tosse, catarro e riacutizzazioni), dovuti ad alterazioni delle vie aeree e/o alveolari che causano un’ostruzione persistente e spesso progressiva del flusso aereo.2 A partire dai sintomi, la diagnosi deve essere confermata dall’evidenza alla spirometria di ostruzione respiratoria non completamente reversibile.2

Il fumo di tabacco rappresenta il principale fattore di rischio della BPCO, con circa il 50% dei fumatori che sviluppa la patologia nel corso della vita11, mentre la progressione della patologia è molto eterogenea e dipende sia da fattori genetici che ambientali. In particolare, le riacutizzazioni della BPCO, definite come un peggioramento dei sintomi che si verifica in meno di 2 settimane, sono indicatori chiave della progressione di malattia2,11. Oltre ad accelerare il declino della funzionalità respiratoria e ad essere la principale causa di ricovero ospedaliero per BPCO, le riacutizzazioni aumentano il rischio di eventi cardiovascolari, come infarto miocardico e ictus, e incidono pesantemente sulla qualità di vita, la prognosi e la mortalità dei pazienti; per questo, è importante riconoscerle e intervenire in modo adeguato così da prevenirne il loro verificarsi in futuro”11-14.

Il danno causato dalla BPCO, infatti, non riguarda solo i polmoni, ma ha un forte impatto anche a livello cardiovascolare (CV), dato che molti pazienti sviluppano patologie CV durante il decorso della malattia.2,7,8 Tanto che, anche nei casi di BPCO di grado moderato, le malattie CV rappresentano una percentuale rilevante della mortalità: fino al 44% dei decessi in pazienti con BPCO è attribuibile a cause CV.8-10

Oggi questa patologia è prevenibile e trattabile precocemente attraverso terapie farmacologiche che vanno personalizzate in base alle condizioni cliniche e anche alle preferenze del paziente2. Gli obiettivi principali dei trattamenti sono la riduzione dei sintomi, la prevenzione del rischio cardiopolmonare, delle riacutizzazioni e quindi della mortalità2.

Due ampi studi clinici randomizzati hanno evidenziato come la triplice terapia inalatoria con due diversi broncodilatatori a breve e a lunga durata d’azione come gli antagonisti muscarinici (LAMA) e i β-agonisti (LABA) con in aggiunta uno steroide inalatorio (ICS), riduca la mortalità per tutte le cause rispetto alla terapia con solo due broncodilatatori2, migliorando la funzionalità polmonare e, nello stesso tempo, riducendo le riacutizzazioni.

La terapia, inoltre, dovrebbe essere rivalutata e ‘aggiustata’ periodicamente in base alla risposta clinica ottenuta2.

“La BPCO è una malattia silenziosa che ha un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono, a causa dei sintomi respiratori cronici e della progressione della malattia – afferma Simona Barbaglia, Presidente dell’associazione nazionale pazienti Respiriamo Insieme APS –  La difficoltà respiratoria cronica può provocare fatica e debolezza limitando l’attività fisica e influenzando la capacità di svolgere le attività quotidiane, mentre la tosse cronica può impattare sulla qualità del sonno e più globalmente la malattia può aumentare il rischio di ansia, isolamento e depressione; inoltre, la BPCO è correlata al rischio di insorgenza di eventi cardiovascolari. Per migliorare la qualità di vita dei pazienti è importante educarli nella corretta gestione della malattia e promuovere una corretta aderenza al proprio piano terapeutico, il monitoraggio dei sintomi e la prevenzione delle complicanze. Per questo accogliamo con favore iniziative come BPCOPEN, che hanno l’obiettivo di supportare il paziente, fornendo strumenti concreti per comprendere e gestire meglio la propria condizione.”

Le consulenze specialistiche gratuite, offerte nell’ambito di BPCOPEN, sono destinate alle persone che hanno già ricevuto una diagnosi di BPCO e hanno sperimentato un peggioramento graduale o acuto dei sintomi nonostante il trattamento in atto. Per prenotare una consulenza è necessario chiamare il Numero Verde 800 961 296 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.

Tutte le informazioni sui Centri aderenti e le modalità di prenotazione delle consulenze sono disponibili sul sito www.bpcopen.it.

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