Dopo tre mandati del centrosinistra, Forza Italia è determinata a riconquistare Milano. Come riporta “Il Giornale”, il deputato e coordinatore lombardo Alessandro Sorte ha chiarito durante la kermesse «Milano torna al centro della scena» che, per vincere nel 2027, è necessario «allargare il perimetro della coalizione: riformisti, liberali, arrivo a dire anche una parte dei progressisti milanesi».
Sorte ha sottolineato la sofferenza dei «riformisti Pd con un partito che con Schlein si è spostato a sinistra e al traino dei 5 Stelle, Bonelli e Fratoianni». Ha poi delineato l’identikit del candidato ideale come un «buon manager, milanese doc, fortemente ancorato all’area moderata e ai valori europeisti», concludendo con un messaggio chiaro agli alleati: «Civico. Se politicizziamo troppo il voto a Milano facciamo fatica».

Nelle scorse settimane, ricordiamo come il segretario nazionale di FI Antonio Tajani abbia già frenato le ambizioni del presidente del Senato (FdI) Ignazio La Russa, che caldeggiava la candidatura politica del presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi. Domenica anche l’ex sindaco di Milano e presidente della Consulta nazionale di FI Letizia Moratti, insieme all’altro ex primo cittadino di centrodestra Gabriele Albertini, hanno espresso la loro contrarietà all’ipotesi Lupi, sostenendo la necessità di un «civico affermato nel mondo economico e delle professioni». Entrambi, pur dichiarandosi fuori dalla corsa, si dicono pronti a contribuire alla costruzione del programma e della candidatura.
Moratti, eurodeputata, ha dichiarato, come riportato da “Il Giornale“, che «Milano ha bisogno di una svolta, non può più avere un’amministrazione stanca, appannata e lontana dai problemi della gente», rilanciando l’idea di «allargare i confini della coalizione a liberali e riformisti».
Durante l’evento si sono alternati diversi esponenti comunali e regionali, tra cui la senatrice Cristina Rossello (commissaria cittadina), la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli e i sottosegretari Matteo Perego di Cremnago e Alberto Barachini.

Significativo, sempre secondo quanto riferito, è stato l’intervento (applaudito) della vicepresidente di Azione Giulia Pastorella, che ha affermato: «Oggi siamo in maggioranza con Beppe Sala ma non siamo ideologici né schierati per forza in un blocco o nell’altro. Dobbiamo dialogare con chi ha la nostra idea di città».
“Il Giornale” riporta anche un saluto di Paolo Berlusconi, che ha criticato duramente il sindaco Sala per aver «perso una grande occasione quando hanno dedicato l’aeroporto di Malpensa a mio fratello Silvio», osteggiando la dedica con un ricorso al Tar definito «una cosa patetica e vergognosa». Berlusconi ha poi aggiunto di non riconoscere più la sua Milano.
Infine, in merito alle dichiarazioni di Marina Berlusconi contro Trump, Paolo Berlusconi ha commentato, c: «Condivido tutto quello che lei dice. In qualche piccolo campo abbiamo idee diverse perché io non vedo bianco o nero ma anche il grigio. Sia su Putin che su Trump vedo che esiste il grigio. Ma è la mia nipote preferita, le voglio troppo bene per essere in disaccordo».
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Chiunque andrà all’opposizione è fondamentale che dovrà garantire di togliere e correggere le schifezze combinate da sala co n i suoi tirapiedi in questi 12 lunghi anni di ‘dittatura’ e nefandezze varie. Loro e le lor9 aberrate ideologie del menga.
Anch’io ho molte perplessità sul candidare Lupi….. Per me sbagliano e tanto….