Buon lunedì amici lettori, giornata quasi di riposo per la serie A, dopo l’abbuffata di big tra venerdì e sabato. Tra le 5 di turno domenica, almeno sulla carta spicca la sfida tra Roma e Fiorentina, in second’ordine Atalanta-Salernitana. Prime a scendere in campo alle 12.30, Sassuolo e Lazio si affrontano al Mapei Stadium. La Lazio torna alla vittoria, 2-0 con rigore di Zaccagni allo scadere del primo tempo (mano di Toljan), e rete di Felipe Anderson nel recupero. Successo pesante, per la classifica (Sarri resta a -3 Inter e Juventus, terze) e per il morale, dopo un punto contro Lecce ed Empoli. I biancocelesti non calano nel finale, sacrificio di tutti per raggiungere l’obiettivo, ma a preoccupare è Immobile, fuori al 15’ per un risentimento al flessore della coscia destra. Mentre il Sassuolo non esce dal tunnel: quarta sconfitta consecutiva, Dionisi ora traballa in panca.
Alla Dacia Arena si è disputata Udinese-Bologna. I rossoblu di Thiago Motta si impongono per 2-1, in rimonta, su un’Udinese che non ritrova la brillantezza, e le vittorie di inizio campionato. Eppure a passare per primi sono proprio i friulani, con Beto. In un primo tempo a tinte bianconere, lo stesso portoghese si vede annullare anche il punto del raddoppio, poi inizia la risalita bolognese. Gol annullato a Sansone prima dell’intervallo, pareggio nella ripresa dello stesso ex Villarreal e colpo di testa decisivo di Posch a 10 minuti dal termine. L’Udinese, da 10 partite senza i tre punti, prosegue la crisi. Il Bologna, invece, fa festa: dopo due sconfitte di misura è finalmente tornato a sorridere.
Un pessimo Torino compie un gigantesco passo indietro rispetto alla eroica vittoria con il Milan, in Coppa Italia, e perde meritatamente 0-1 contro uno Spezia sulle ali dell’entusiasmo, al quinto risultato utile di fila e lanciato verso la salvezza. All’Olimpico decide una rete su rigore del solito Nzola, trascinatore assoluto e implacabile in zona gol.
Due squadre molto simili affrontano il primo tempo alla stessa maniera: pressing asfissiante sui portatori di palla e ricerca della verticalità grazie agli esterni. Partita molto complicata per il Torino, che non muove bene la difesa spezzina mostrando residui di affaticamento dopo i supplementari con il Milan. I bianconeri salgono così di tono e vanno in vantaggio al 28′ con Nzola, bravissimo a trasformare un rigore concesso dall’arbitro per un netto fallo di mano di Djidji. Un vantaggio meritato per gli uomini di Gotti, che hanno lasciato giocare gli avversari non adottando però, mai, un atteggiamento rinunciatario.
Penultime a scendere in campo, Atalanta e Salernitana, ma i campani (col senno di poi) avrebbero preferito un rinvio per impraticabilità di campo con cause meteorologiche, piuttosto che quelle per cui il campo è diventato per loro impraticabile davvero. Infatti è tornata l’Atalanta che era, e lo ha fatto alla sua maniera, imitando un tornado. 8-2 il punteggio finale! Per la Dea a segno Boga, Scalvini, Koopmeiners, Lookman due volte, Hojlund, Ederson e Boga, per i campani Dia e Nicolussi-Caviglia. Con questo risultato l’Atalanta aggancia la Lazio e si porta a soli tre punti da Inter e Juventus. Era dal 1996 (Inter vs Padova) che una squadra di Serie A non segnava otto gol in una stessa partita, ma negli ultimi anni chi ha scatenato grandinate di gol è stata proprio la squadra di Gasperini, che di fronte all’occasione di divertirsi non ha mai pietà di nessun avversario.
Chiudono la domenica Roma e Fiorentina, che se la giocano in sostanziale equilibrio fino a metà primo tempo. Ma è un equilibrio che si interrompe al minuto 24, quando c’è una scivolata scellerata di Dodo su Zalewski. Il giocatore viola era già ammonito per un precedente fallo al fischio d’inizio, quindi secondo giallo per lui e subito rosso! Da questo episodio la partita cambia, Roma che inizia a spingere e Fiorentina che inizia a soffrire l’inferiorità numerica. Il gol si manifesta nell’aria e arriva, puntualmente, al 39′: palla in area, sponda di petto di Abraham dietro per Dybala, che al volo di sinistro tira in porta e insacca, complice una leggera ma forse decisiva deviazione di un difensore viola. Al riposo sull’1-0, la Roma torna in campo con l’intento di gestire il vantaggio senza rinunciare alla possibilità di incrementarlo, la viola fa quello che può ma trova un centrocampo giallorosso aggressivo nell’interdizione, a protezione di una difesa comunque sempre ben piazzata. Arriva però la seconda zampata di Dybala all’83’, ancora su assist di Abraham, 2-0 e la partita stavolta è chiusa definitivamente. Mourinho soddisfatto, Italiano molto meno, anche se la sua Fiorentina non ha mai abbassato la testa, lottando in inferiorità numerica per 70 minuti. A chiudere la 18a, in serata di oggi, lunedì 16 Gennaio, Empoli-Sampdoria alle 20,45.
Prossimo turno, anticipi sabato 21 prossimo con Verona-Lecce alle 15, derby campano Salernitana-Napoli alle 18, e Fiorentina-Torino alle 20,45
Buona settimana a tutti!
