Sceglieva in modo non casuale minorenni adescandole sui social network, tra cui Instagram, con lusinghe e complimenti e poi, dopo averne ottenuto la fiducia, si faceva inviare foto e video autoprodotti a sfondo sessuale su WhatsApp, non esitando a umiliare le vittime con frasi volgari ed ingiuriose sino a minacciarle, qualora si fossero rifiutate di proseguire, di diffondere e pubblicare i materiali ricevuti. Il pedofilo, un egiziano, di 23 anni è stato rintracciato sabato scorso dai Carabinieri della Compagnia Duomo e arrestato, su ordine del Tribunale di Milano, per pornografia minorile, violenza sessuale aggravata e atti sessuali con 12 minorenni commesse dal 2019 al 2022. Le indagini, avviate a seguito della denuncia presentata dai genitori di una minore alla Stazione dei Carabinieri di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, hanno consentito di documentare e ricostruire il modus operandi utilizzato dall’indagato e, attraverso un’approfondita analisi del cellulare del 23enne, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a suo carico facendo emergere la seriale attività di produzione di materiale pornografico.
red
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