Divieto

Pace motociclistica tra Comune e bikers. Sabato passeranno per piazza della Scala in un corteo rombante 3000 motociclisti.

Milano

Apriamo un tavolo, finalmente, per confrontarci .. Dialoghiamo.  Abbiamo un anno di tempo per convincere l’assessora alla Mobilità Arianna Censi che noi non inquiniamo e lei per convincerci, viceversa, della bella opportunità green di muoverci in mobilitò dolce, ovvero in  monopattino o  a piedi “ dice il leader di Divieto.

MilanoPost Lorenzo Gioacchini leader di Divieto
Lorenzo Gioacchini leader del movimento motociclisti Divieto

Ore 15 di un mercoledì piovoso, i biker milanesi di Divieto si sono confrontati finalmente con l’assessora alla mobilità …. Ecco in teleconferenza  Lorenzo Gioacchini  detto Lory 666, harlista di lungo corso,  e lo staff di Divieto: un incontro  dove abbiamo trovato anche la  neo biker Silvia Sardone (che nello scorso raduno era arrivata  a bordo d una motocicletta d’epoca)  e Geronimo La Russa, duecilindrista convinto.

Spunti di discussioni future? L’inquinamento.

Il dialogo  è stato cortese..

“Ad Amsterdam vanno praticamente tutti in bicihanno sostenuto i convinti  ambientalisti della giunta, difensori di una Milano totalmente  green.

“Si ma questo  non si  può applicare ai cittadini di Milano, fuori da Amsterdam ci sono prati, fuori da Milano ci sono altri 5milioni di abitanti che vanno e vengono. Cosi facendo sarà impossibile per quelli dell’ hinterland andare solo a cena in città…si creerà una citta isolata” hanno ribattuto  i biker.

Il risultato ? Per ora, un  armistizio, SABATO, ORE 16, 30:  3000 MOTOCICISTI SFILERANO DAVANTI A PALAZZO MARINO. Obiettivo, raggiungere il Castello Sforzesco, luogo finale del raduno, dove si terrà una assemblea aperta a tutti i motociclisti lombardi.

Non  era mai successo a Milano.

Si definiscono bikers, sono stati chiamati  alla “ leva” dal motociclista – eroe  Lorenzo Gioacchini che ha fondato il movimento trasversale e apolitico  “Divieto”: i bikers (non più solo milanesi  perché il movimento si  esteso a tutta Italia, vedi cartina)  protestano da mesi  contro un odioso provvedimento discriminatorio verso le due ruote. Una ingiusta delibera europea prescrive il divieto di entrare da ottobre nelle mura di ogni città con un motociclo euro 0 e euro 1, per il momento, in città superiori a 30.000 abitanti. Ma il divieto colpirà progressivamente tutti i motociclisti: nel 2025 toccherà ai motocicli euro 2, e  via via, nel 2028  con gli euro 3. E città  italiane si  stanno adeguando. Follia green.

In questo ultimo mese il Comune si è però aperto al confronto coi bikers  di Divieto:  il motociclista Mauro Ferraresi  si è incontrato  con il capogabinetto dottor Malangone, portandogli studi sul tema inquinamento e dialogando su possibili soluzioni. Già un primo accordo è stato stilato tra la giunta comunale e i motociclisti milanesi; e il divieto per le due ruote euro 0 è slittato  all’ottobre 2025  E nel frattempo?  Ci racconta Gioacchini. “Si aprirà un tavolo per studiare a fondo il problema”

E  sabato?

Il raduno partirà dall’Idroscalo (vedi locandina)e  sfiorerà  nell’ora dello shopping  il dorato Quadrilatero  e poi la Scala, per poi  raggiungere  palazzo Marino . Motociclisti a bordo di potenti  Harley, BMW, Ducati, Guzzi, e poi vespisti lambrettisti , fino agli sconosciuti “zoomeristi”,  ovvero i cultori stilosi del motorino Honda Zoomer,   sempre più di tendenza , usato da designer e stilisti ( vedi foto) che è finito nella lista nera delle due ruote che “inquinano” ….

Il movimento Divieto è molto sentito in Lombardia  e l’ordinanza che va progressivamente a bloccare le moto da euro 0 a euro 3 colpirà l’80% del parco moto e scooter circolante.

Lo staff di Divieto ci racconta :“Le moto rappresentano una vera a propria soluzione ai problemi delle grandi città.

Durante l’incontro tenutosi con il Dott. Malangone venerdì scorso abbiamo poi  consegnato anche i risultati di un test fatto  da noi personalmente da dove si evince che la moto ha i migliori tempi di percorrenza ed il costo più basso per le tasche del cittadino nel confronto con auto, mezzi pubblici e biciclette a noleggio. Le moto possono percorrere fino a 58 km con 1 litro di carburante con un impatto di inquinamento vicino allo zero. Nello spazio di un parcheggio auto ci stanno fino a 6 moto o scooter. Alleggeriscono i mezzi pubblici sempre sovraffollati nelle ore di punta.

Non provocano code, né intasamenti esasperanti che possono aumentare lo stress e minare la salute dei cittadini. Favoriscono i pendolari che dall’hinterland entrano in città in modo rapido senza magari dover cambiare 3 o 4 mezzi per raggiungere il posto di lavoro.

Una moto si sposta in pochi secondi al sopraggiungere di un’ambulanza, dei vigili del fuoco, della forza pubblica. Oltre a questi discorsi prettamente legati alle 2 ruote ci sono risvolti di carattere sociale piuttosto importanti. La gente che si vuole “disarcionare” dalle moto potrebbe non disporre dei contanti per acquistare una nuova moto euro 5, soprattutto se consideriamo che la ordinanza farà certamente perdere valore alle moto usate. Ci sarebbe quindi una battuta d’arresto nella vendita delle moto nuove con pesanti ricadute economiche del settore e mancate tasse di possesso ,revisioni e assicurazioni. E c’è gente che potrebbe dover ricorrere all’auto per venire a lavorare o studiare a Milano poiché i collegamenti pubblici tra ferrovie e bus non sempre ci sono o hanno tempi accettabili. Se la metà dei motociclisti Lombardi che si vorrebbe bloccare dovesse avere la necessità di venire a Milano avremmo oltre 500.000 persone da ridistribuire sui mezzi pubblici. si pensi  al disastro sociale che state creando all’indotto di officine e ricambi che lavorano sulle nostre moto per tenerle sempre in efficienza, curate, revisionate, con tutte le carte in regola per poter circolare e farci sentire sicuri. Sono migliaia di persone e famiglie che rimarrebbero senza reddito. Riteniamo che questa ordinanza sia oltremodo lesiva verso il diritto alla proprietà, ed il diritto alla libertà di spostamento, argomenti sui quali è già intervenuto il Consiglio di Stato sui veicoli di interesse storico”

Tanti i temi del futuro tavolo di confronto.

Ci si è chiesti in consiglio comunale come mai Milano supera le soglie di inquinamento d’inverno ,quando le moto in circolazione sono pochissime mentre d’estate, quando le moto riempiono le strade, non c’è nessun problema? “

Ed ecco l’ appuntamento di sabato,

Sala in LambrettaAbbiamo  chiesto di passare con le moto di fianco a Palazzo Marino e ci farebbe piacere invitare e vedere tutte le forze politiche di qualsiasi orientamento alla nostra pacifica sfilata che transiterà intorno alle 16.20 da piazza della Scala”

Vedremo il sindaco in Lambretta? Maiorino a bordo di una rossa Ducati? E Malan su una moto Guzzi? Milano con il suo salone  EICMA è una vetrina mondiale delle motociclette.

Concludono i biker: “Questo anno di proroga al 2025 ci permetterà si di collaborare agli studi, ma anche di andare avanti sempre più numerosi fino a quando non sarà tolta questa ordinanza inutile per migliorare clima e traffico, dannosa per le tasche di tanti cittadini e sicuramente impopolare per una categoria di persone che usano i motocicli per lavoro, studio ma anche per turismo. Noi amiamo i nostri mezzi anche se molto vecchi perché fanno parte della storia e sono parte del nostro cuore e….….IL CUORE NON SI FERMA!!!!”

Curioso il caos  che ogni mattina investe il luogo di residenza di Arianna Censi. La  assessora abita a Opera, e al mattino migliaia di automobili in fila arrancano zigzagando tra suv e camion, lungo le marcite della Vigentina, in quando la linea tramviaria che potrebbe collegare i pendolari di Opera e della val Tidone è ferma da anni al capolinea di via Ripamonti.

Solo la moto, lo scooter, il cinquantino e non certo la bicicletta o il monopattino, potrà trasferire celermente migliaia di pendolari nella city, senza far  respirare smog ai milanesi e inquinare gli splendidi viali alberati che da Opera arrivano fino al nuovo quartiere sorto intorno ai grattacieli della fondazione Prada.

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