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L’Ippodromo La Maura chiude dopo soli 9 anni. Al suo posto un nuovo quartiere residenziale?

Milano

Dopo soli nove anni di attività, il 25 aprile scorso si è tenuta l’ultima corsa all’interno dell’Ippodromo La Maura di Lampugnano. Al suo posto, potrebbe sorgere un complesso residenziale composto da 20 palazzi. Questa una delle ipotesi ventilate, anche se dal Comune tutto questo è stato smentito e al momento non risultano richieste della proprietà in tal senso (l’area, ricordiamo, e parte del Parco Sud e un eventuale iter, non sarebbe poi così scontato).

E’ stato annunciato ufficialmente la definitiva dismissione dell’ippodromo del trotto “La Maura” situato in via Lampugnano. In futuro, le gare di trotto verranno ospitate nella nuova pista appositamente costruita all’interno dell’area del galoppo dell’Ippodromo di San Siro, mentre il destino de La Maura rimane ancora incerto. L’impianto di Lampugnano non aveva mai fatto breccia nel cuore degli appassionati che han sempre rimpianto il vecchio impianto situato accanto allo stadio Meazza e che si appresta a sua volta a cedere il posto alla speculazione edilizia.

Nato inizialmente come una delle piste di allenamento dei vicini ippodromi di San Siro, l’attuale impianto è stato inaugurato il 9 maggio 2015 andando a sostituire il vecchio ippodromo del trotto ora in fase di progettazione con Mix di soluzioni abitative. Il nome de La Maura deriva dall’antica presenza nei terreni, di una delle molte cascine della zona, ancora oggi presente ma completamente o quasi, ricostruita (Via Lampugnano 107).

“Per problemi di bilancio” da parte della Snai arriva la definitiva chiusura dell’impianto che alla fine era già prevista da tempo, visto che in passato si era ipotizzata una trattativa tra Snaitech e il Milan per la realizzazione del nuovo stadio del club rossonero in una zona “defilata” dell’ippodromo, dove si trovava la pista d’allenamento. Ipotesi naufragata ancor prima di avere un progetto vero e proprio, soprattutto grazie all’opposizione da parte degli abitanti della zona.

Precedentemente, sono state raccolte cinquemila firme per estendere il vincolo monumentale presso la Sovrintendenza. L’area dell’ex ippodromo, estesa su circa 17 ettari nel Parco Sud, solleva preoccupazioni per il potenziale rischio di speculazione edilizia e consumo del territorio. Ad aumentare le preoccupazioni pare ci siano in rete dei rendering che suggeriscono la possibilità che in quel luogo si possano edificare nuovi edifici.

Dal Comune fanno sapere che della faccenda ancora non si sa nulla e che quando sarà presentato un progetto sarà posto al vaglio, anche se non pare proprio ci sia la possibilità di costruire in quel modo come ipotizzato. La Maura si trova all’interno del Parco Sud Milano, perciò come detto, vedono molto difficile la trasformazione dell’area in un quartiere edilizio.

 

Enrico Fedrighini, consigliere comunale del gruppo misto, ha commentato: “È arrivato il momento di avviare iniziative concrete per il futuro di quest’area, coinvolgendo sia la proprietà che l’amministrazione pubblica”. Fedrighini ha annunciato l’intenzione di “anticipare i tempi”, presentando una proposta che nasca dal basso, coinvolgendo anche Maria Finzi, architetto residente nel quartiere. Finzi, già protagonista di un gruppo di lavoro anni fa che è riuscito a includere gli impianti ippici nella zona del Parco Sud, bloccando i processi di dismissione e salvaguardando le aree verdi, si unirà all’iniziativa. Un primo incontro è stato programmato per domenica 5 maggio alle 10 in piazza Santa Maria Nascente (QT8).

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