Dopo mesi di proteste e trattative è stato trovato un accordo tra la direzione della Fondazione Milano e le organizzazioni sindacali. Come si legge nel verbale dell’accordo, la Fondazione Milano garantisce il mantenimento dei posti di lavoro e l’apertura immediata delle iscrizioni a tutti i corsi previsti dall’offerta didattica senza alcuna clausola sospensiva, nei minimi tempi tecnici necessari. Tra gli altri punti dell’intesa figura l’applicazione di un nuovo sistema tariffario per le iscrizioni all’anno formativo 2024/25 che accentui il criterio progressivo attraverso nuovi scaglioni crescenti in base all’Isee. È prevista la presentazione al Comune di Milano per l’assestamento di bilancio di giugno 2024 della richiesta delle risorse finanziarie a copertura di tutti gli oneri previsti da convenzione, a garanzia della continuità didattica e per la contrattazione nazionale e decentrata. Infine c’è l’impegno ad azioni di comunicazioni e informazione volte a potenziare l’attrattività delle scuole e all’imminente pubblicazione dei bandi per direzione delle scuole di Teatro e Musica. La fondazione e sindacati hanno inoltre condiviso di avviare un percorso di confronto per «definire un piano industriale che salvaguardi le scuole e il loro sviluppo, che garantisca le risorse necessarie al pieno funzionamento e che guardi sin da ora al futuro oltre il 2030 con step di verifica dei finanziamenti relativi agli anni 2025 e 2026 e ai PEG successivi». Il confronto prevederà inoltre di tutelare la natura civica delle scuole e la loro accessibilità, di continuare la contrattazione decentrata e le azioni di sviluppo del personale a partire dalla destinazione di ulteriori risorse per accelerare le progressioni dei docenti. Gli ultimi step concordati prevedono di condividere un piano occupazionale e relativo alle stabilizzazioni, di favorire la partecipazione dei lavoratori ai processi decisionali e di verificare la posizione dei part time verticali. I sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl) hanno quindi comunicato il congelamento dello stato di agitazione in attesa di ratifica da parte dell’Assemblea dei lavoratori prevista in data 17 maggio 2024. (RAInews)
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