Di cibo e di amore

“Di CIBO e di AMORE” l’umanità di Marta Ajò

Cultura e spettacolo

Colpisce da subito quel periodare asciutto, secco, concreto senza indugiare con aggettivi inutili, sbocciato dai fatti, da un’emozione sempre più consapevole, da un pensiero riflesso che si fa storia, da una punteggiatura essenziale, coinvolgente.

Al centro un sentimento di inadeguatezza di rapporti forse irrisolti fino a sfociare in un fuori misura per troppo amore della madre e il rifiuto del cibo della figlia. E il racconto scritto dalla madre scarnifica intenzioni, volontà, errori in un lager d’amore, quasi fosse prigioniera. “Cosa vuole che gli dica? Che avevo scoperto che non andava a scuola, che si vergognava del suo corpo, che si chiudeva nella camera, che il disagio era palese in ogni suo atteggiamento. Che ero una madre sola, che correvo sempre. Che pensavo di garantirle il necessario. Che tutta la mia presunta formazione e informazione non è servita a rendermi una madre perfetta. Come sono stata? Una madre. Nulla di più”, risponde al medico.

Ma i sensi di colpa, un profondo disagio dopo il ricovero della figlia, creava ferite insanabili, domande dolorose “L’amavo, amavo mia figlia. Ero disperata, ero inadeguata, frastornata, impaurita.”

Il padre praticamente assente “Con lei, quando c’era, si divertiva come fosse stato un giocattolo a disposizione da lasciare in un angolo, riprendere a comodo, abbandonare.”

Il percorso dolente di una madre confusa diventa anche un’analisi e una presa doverosa di coscienza della donna, della ricerca nuova di un equilibrio nei rapporti, di una primavera volutamente pacifica, nel rispetto vigile della rinascita lenta della figlia.

Un libro in cui riconoscersi, a volte imparare come la realtà sia un punto di forza, l’inizio di un ordine mentale, la capacità di amare anche se stessi, accettando gli eventuali errori di un amore malato di ossessione.

La maternità è di per sé la decisione di donarsi ad un altro essere. Il primo atto che si compie è quello di offrire cibo, come in tutte le specie animali. Nelle società, è segno di condivisione e amicizia. Nella madre siamo abituati a considerarlo come un valore assoluto. A volte qualcosa non va.
Nonostante l’amore” (Marta Ajò)

Nene Ferrandi

“Di cibo e di amore”, di Marta Ajò – Graphofeel edizioni, collana Intuizioni, pag. 102, disponibile in ebook

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