MilanoPost Capitan U- Girone dei falsari

I racconti di Capitan U 1947: Sapienza e Pioltello, quante menzogne … il nostro mondo è un altro.

Attualità I racconti di Capitan U 1947 Video

Siamo in campagna elettorale. Si avvicinano le Elezioni europee e fino ad allora, saremo bombardati da slogan, promesse e menzogne. Di queste ultime voglio trattare oggi, perché sono per me fra le colpe più abominevoli attribuibili ad ogni essere umano. Nella foto in alto è rappresentata l’ultima bolgia dell’ottavo cerchio dell’Inferno di Dante, dove sono puniti con orrende pene i falsari che in vita, per denaro e ambizione, falsificarono di tutto … cose, persone e parole. Basta con le falsità, le menzogne non ci appartengono, il nostro mondo è un altro!

Il Politically Correct, virus originario delle grandi menzogne, sta uccidendo ogni merito di ogni singolo individuo nella sua libertà di pensiero e scelta. Lunedi sera, nel programma di Quarta Repubblica, le mie orecchie e i miei occhi hanno seguito l’improponibile. Angelo d’Orsi e Francesca Vecchioni che, pur nelle loro rispettabili convinzioni, giustificavano il diritto di una scuola, quella di Pioltello, a dispetto di quanto riportato nella nostra Costituzione, di stabilire un giorno di festa per la fine del Ramadan … una soluzione ritenuta da loro logica, civile e di “inclusione”, per permettere al 40% degli alunni della scuola di poter festeggiare senza perdere un giorno di lezioni. E l’altro 60%? A festeggiare i ragazzi un giorno di vacanza in più, mercoledì 10 aprile, con molti genitori, però, per una decisione di “esclusione”, costretti ad organizzarsi per accudire i propri figli in un giorno feriale.MilanoPost Oicofobia Inutilmente Hoara Borselli cercava, non avvenendo ciò per altre religioni, di spiegare che il nostro era l’ennesimo atto di sottomissione dopo aver cambiato nome alla festa di Natale, eliminato crocifissi dalle aule e coperte le nudità di opere d’arte nei Musei Capitolini. Ma d’Orsi e Vecchioni sostenevano con forza le loro tesi con sguardi di superiorità accompagnati da sorrisetti e frasi del tipo “retrogradi che non vogliono accettare il futuro e i suoi cambiamenti”.

In soccorso di Hoara è intervenuto Spartaco Pupo, studioso di David Hume, del quale ha tradotto tutti gli scritti politici, ed insegnante di Storia delle dottrine politiche all’Università della Calabria. Nel titolo del suo libro, e nel termine Oicofobia, è racchiuso il suo pensiero: oltre che a sottometterci stiamo ripudiando la nostra Storia, la nostra identità, che non significa essere razzisti, se non contro noi stessi.

Al virus del Politicamente Corretto, che trova le sue vittime primarie nelle Università più famose, attribuisco l’origine del nostro decadimento: il suo pensiero unico ed esclusivo di qualsiasi altro, anche questo, contro la nostra Costituzione. In essa è sancita la sacrosanta libertà di ognuno di potersi esprimere liberamente, per cui siamo costretti ad accettare il “bagno per tutti i generi” (All Gender Restroom) all’Università Bocconi di Milano, l’impedimento al giornalista David Parenzo e al direttore di Repubblica Maurizio Molinari di parlare all’Università Sapienza di Roma in quanto Ebrei. Quindi, fascisti e razzisti … assurdo! Ma questo è il mondo che vogliamo?!?

Cieli senza stelle i giorni miei, vivevo a modo mio,
senza sapere come mai giravo il mondo.
Poi sulla strada mia un raggio di poesia,
per caso io ti ritrovai di fianco …
E diventi l’erba, se lo vuoi, diventi il mare e poi
di nuovo terra agli occhi miei, dove riposare.
Nel nostro mondo ormai, noi due soltanto e poi 

ancora noi‚ di nuovo noi  e il mondo …

Mi guiderai dove io non sono stato mai, finché tu lo vorrai,
così ti seguirò nel nostro mondo …

E diventi l’erba‚ se lo vuoi diventi il mare e poi
di nuovo terra agli occhi miei dove riposare,

nel nostro mondo ormai, noi due soltanto e poi
ancora noi‚ di nuovo noi e il mondo …
Mi guiderai dove io non sono stato mai
finché tu lo vorrai, così ti seguirò …
Mi guiderai dove io non sono stato mai
finché tu lo vorrai, così ti seguirò …

Era il 1977, quando tratto dall’album Giro di Do, una canzone per ogni innamorato, pubblicavo “Nel nostro mondo”, una canzone, con il testo scritto da Alberto Salerno, nella quale auspicavo un mondo migliore da condividere con la persona amata in una collettività serena e in armonia coesa, un mondo ricercato nei sogni ma non impossibile da riscontrare nella realtà. Il mondo che ci è dovuto, non quello delle menzogne e delle imposizioni ideologiche che impediscono di pensare e di esprimersi.

Il governo attuale, quello votato dalla maggioranza dei cittadini, ha ora il dovere di venire in loro soccorso, specialmente di quelli non ancora completamente rassegnati: nel nostro mondo c’è posto per tutti in un rapporto paritario, inclusivo e senza esclusioni, fatto di ordine, chiarezza, armonia … amore.

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

30 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: Sapienza e Pioltello, quante menzogne … il nostro mondo è un altro.

    1. Virginio, potranno farlo fino a che noi glielo permetteremo. Si sentono offesi se non vengono chiamati “onorevoli”, e dimenticano di esserlo perché, grazie al nostro voto, hanno l’onore di rappresentarci: togliamogli quell’onore non voltandoli più e rimandandoli a casa a lavorare o a richiedere un reddito di sussistenza.

  1. Ciao Capitan U… ormai si parla solo di atti di inclusione per qualsiasi cosa si ritenga necessaria a riconoscere i diritti di altre culture… sembra però che in Italia si riconoscano i diritti solo ed esclusivamente ad alcune culture dimenticandosi principalmente che la cultura che deve essere riconosciuta come regole e leggi debba essere la nostra… non mi sembra di ricordare che qualcuno sia salito in cattedra a riconoscere i diritti degli studenti italiani per le feste religiose, quando in altri Paesi europei molto meno praticanti di noi, se le sono viste portate tutte nel fine settimana… perchè dover reprimere la propria fede e cultura a favore chi non ha il minimo rispetto per un Paese e i suoi cittadini che li hanno accolti offrendo un’alternativa alle tante sofferenze di cui quotidianamente ci portano a conoscenza… possibile che noi italiani troviamo solo e sempre del buono in tutti coloro che arrivano e ci parlano delle loro sofferenze e dei loro problemi, come se noi non ne avessimo e fossimo il Bentegodi del mondo intero o molto più semplicemente il Paese in cui tutti, tranne gli italiani, possono fare ciò che vogliono, come vogliono, senza pagare mai le conseguenze… coloro che vengono da noi per costruirsi una nuova vita arrivano poi invece ad odiarci come se fossimo stati noi ad invitarli e a promettere cose che nemmeno noi possiamo avere… ma perchè dobbiamo sopportare tutto questo, perchè dobbiamo ogni volta preoccuparci che gli altri, sempre gli altri, debbano avere tutto ciò che desiderano in nome della cultura e delle sofferenze patite e invece non iniziamo a pensare a noi stessi a risolvere prima i nostri problemi, poe se saremo capaci di risolvere i nostri ci potremo, forse, dedicare a risolvere quelli degli altri, magari di chi ci rispetta, di chi delle nostre leggi e regole ne fa ragion di vita e non che ci insulta, ci minaccia e pretende che a cambiare dobbiamo essere noi accettando e facendo diventare nostre culture e tradizioni che non ci appartengono… mi auguro che questa corsa senza freni finisca prima del tornante con l’albero perchè a quel punto sarà troppo tardi… grazie Capitan U

  2. Caro Umberto
    Concordo in pieno
    Questa non è democrazia.. è “dittatura democratica”
    Si stava meglio quando si stava peggio…..
    Un abbraccio

    1. Oddio Marco, purtroppo non ricordo proprio quando si stava peggio di ora, ma concordo con te che stiamo subendo una dittatura fascista, ma di deriva opposta, ideoligicamente sinistrorsa. È veramente triste e terrificante, specialmente per chi non si rende conto di comportarsi da fascista reale, ben tangibile, mentre combatte dei fascisti solo ipotetici, aria in bocca, per non dire fritta, perché quei fascisti da decenni e decenni sono ormai estinti. Uniti nel dusagio, ricambio l’abbraccio.

  3. Da millenni la religione è causa di guerre ora pur avendo rispetto della religione musulmana non vedo giusto che noi italiani dobbiamo adeguarci al popolo arabo. Io credo che se noi italiani andiamo in uno stato dove c’è la religione musulmana saremo noi ad adeguarci perché siamo ospiti

    1. Come concordo con te Giorgio, immagina cosa succederebbe da “loro” se noi usassimo lo stesso metodo comparabile al crocefisso buttato dalla finestra e tolto dalle aule … si leverebbero immediatamente urla isteriche inneggianti al sacrilegio, cui seguirebbe la nostra repentina lapidazione. Fortunatamente siamo diversi, ma comportandoci sempre come il presidente della scuola di Pioltello, rischiamo di apparire oltre che buoni
      … anche dei masochisti tontoloni, di cui facilmente disporre e approfittare..

  4. Caro Max, ci sono due possibilità. Una dipende da noi: mandiamo tutti gli “onorevoli: inadeguati a dedicarsi ad attività poetiche e fisiche bucoliche, ovvero non solo nel decantare ma anche nel condividere con i pastori la nobile arte del pascolare le pecorelle o con i vigorosi lavoratori nell’estirpare zolle dure da terreni aridi … insomma, zappare la terra.
    La seconda, ricordare al governo attuale che è stato eletto per rimettere ogni cosa al loro posto: E CHE LO FACCIA! E senza preiccuparsi troppj di mettere il peperoncino nel posteriore di chi era abituato al massimo a ricevere delicate supposte alla glicerina. Lo so, strilleranno per il bruciore come isteriche cornacchie a cui hanno sparato con cartucce al sale, ma noi ci siamo abituati, ed anche ai loro giornali, TV e social, nonché studenti assuefatti ideologicamente o centri sociali mantenuti a vita per creare casino … SIAMO STUFI !!!

  5. Gentile Capitan U, concordo pienamente con le osservazioni sollevate nel suo messaggio riguardo alla diffusione delle menzogne e alla mancanza di trasparenza nella politica. È evidente che questa tendenza rappresenta una minaccia per la salute della nostra democrazia. Per contrastare questa situazione, suggerisco di adottare misure volte a promuovere la trasparenza, la verifica dei fatti e la partecipazione civica attiva. Solo attraverso uno sforzo collettivo possiamo sperare di rialzarci e costruire un futuro migliore per il nostro paese.
    Cordiali saluti.

    1. Concordo con te. Purtroppo viviamo in Italia dove di correttezza ce n’è poca.
      A cominciare dalla politica, non c’è quasi niente che funzioni.
      Colpa come sempre di chi ci governa. Purtroppo la nostra democrazia è in mano a gente che capisce quasi nulla, diciamo, come già ribadito in altri argomenti, siamo in una specie di dittatura.
      Si spera in bene per tutti e che la gente apra gli occhi una volta per tutte.

      Attuale il tuo brano ancora oggi a distanza di quasi 50 anni. Complimenti c

      1. La politica governante del pensiero unico comune si differenzia da quella governante gli interessi collettivi comuni. La prima va isolata e la seconda va stimolata ad aiutarci ad isolare.

  6. Vocsl Fusion, è un piacere ritrovarci ancora. Certo, abbiamo bisogno di uno sforzo collettivo per costruire un futuro migliore. Dobbiamo liberarci delle zavorre frenanti, rendere chiaro che le chiacchiere ormai non bastano più, la collettività si sta evolvendo nella presa di coscienza che l’inerzia passiva non paga più… è il carburante delle minoranze autoritarie convinte di imporre i il loro “verbo” terrorizzando e impedendo di pensare. Iniettiamo in loro il dubbio della perdita di consensi e adepti sacrificali facilmente assimilabili e si sgonfieranno come dei palloncini per mancanza di gas.

  7. Ciao Umberto,
    Ecco il mio commento:
    “ Io sono Italiana e Italiana mi sento nel Cuore, nel cervello e nelle tradizioni.”

    Cri

    1. Cara Cristina, concisa e sempre nel centro del tema di ogni mio racconto. Con te l’Oicofobia non attacca , tu ami l’Italia nella sua totalità e non pensi nemmeno lontanamente di lasciarla nelle mani di chi non la rispetti, a cominciare dalla sua storia e dalle sue tradizioni. Sono tutti ben accetti ma nessuno ne approfitti. C’è posto per tutti ma nessuno si sogni di stravolgere le regole a suo piacimento, l’Italia ti rispetta, ma l’Italia pretende lì stesso rispetto.

  8. Caro Capitan U, siiiiii l’amore vince sempre come traspare chiaro dal tuo brano “Nel nostro mondo”…poi sulla strada mia un raggio di poesia,per caso io mi ritrovai di fianco…Trovo travolgente paragonare l’amore incontrato,ad un raggio di poesia.E’ liberatorio e apre a nuove possibilità che non ci occorre neanche sentire le farfalle di Alda Merini, che pur tanto ci insegnano, librarsi libere dallo stomaco per trasformare in positività l’uscita con coraggio dalla violenza di ogni ferita subita…e io aggiungo,per esperienza personale,senza fare mai mancare il rispetto dovuto ad ogni vissuto “.Non aggiungo altro, perché so che tu, Capitano di vita, riesci a leggere e ben interpretare ogni mia emozione.

    1. Cara Donatella riesci a sorprendermi ogni volta. L’amore è parte di te e del tuo mondo. Tu vivi nel mondo che sogni, ne sei parte e non permetti a nessuno di metterlo in discussione … menzogne, egoismo, interessi personali, violenze fisiche e psicologiche possono offenderti e ferirti, ma mai sopraffarti. Ne prendi atto ma restituisci il tuuto al mittente modificato e migliorato … è parte della vita, un’ esperienza in più che otterrà sempre l’effetto contrario voluto da chi lo ha generato, perché per te …. L’AMORE, VINCE SEMPRE SU TUTTO E SU TUTTI. Grande Dona ❤️

  9. Come sai ho scritto una canzone dal titolo …Gli Anni 60….dove li racconto…li faccio conoscere..li rimpiango….mi sembra che
    Con il passare degli anni si va sempre peggio….chi viene in Italia deve rispettare la nostra religione…la nostra cultura ….la nostra nazione….e non permettergli di cambiare o modificare i nostri valori….sono schifato da tutto questo….se andiamo al loro paese pretendono anzi obbligano di rispettare le loro regole e deve valere anche per loro quando sono in Italia … è ora di finirla e mi rivolgo a quella minoranza politica che è complice di queste schifezze …non se ne può più…Basta si sta andando troppo oltre

    1. Caro Giorgio Zaccari conosco benissimo la tua canzone Anni 60 molto apprezzata nelle sale da ballo e ti confesso di averla anche ballata anch’io. Io amo quegli anni, ma non li rimpiango perché accetto il progredire della vita e dei tempi. Come te sento il disagio causato da chi vorrebbe toglierci il gusto di affrontare la vita con le nostre forze e convinzioni per imporre le loro e questo l’ho ampiamente spiegato nel mio racconto e nei vari dibattiti sostenuti con chi mi ha offerto nei commenti le sue considerazioni. Da artista, come te, confido sempre nel positivo ma, soprattutto, … nella fermezza nel non permettere a nessunon di pensare, anche solo per un momento, di potermi in qualche modo sopraffare e assimilare.

  10. Buona serata Umbi, purtroppo noi Italiani siamo troppo permessivi, partendo dai nostri governanti, agli stranieri tutto è permesso,mio papà è stato un emigrante, prima andò in Belgio, a lavorare nelle miniere ,gli Italiani allora venivano trattati come carne da macello,visto che in quelle miniere ogni giorno morivano tantissimi operai,allora non c’era nessuna sicurezza, mio papà non aveva rispettato il contratto, si dovuto fare un mese di carcere,prima di essere liberato per tornare in Italia, lui disse ” Meglio farmi un mese in carcere, che morire . Poi andò a lavorava nelle fornace di carboni,in Inghilterra lì almeno non c’era il rischio di morire ,noi Italiani , non avevamo una chiesa dove andare la domenica, ci avevano concesso una palestra,per assistere alla santa messa, non abbiamo mai avute delle pretesi , come questi, che pretendono che il Crociffisso deve essere rimosso, perché spaventa i loro figli, e i nostri figli non si spaventano a vedere le donne vestite tutte in nero con il Bulka che si vedono solo gli occhi?
    Vogliono imporre le loro leggi, la loro religione, adesso pretendono che le nostre scuole festeggiano la chiusura del Ramadan, una cosa che vorrei sottolineare, è che se un Musulmano si sposa con una Cattolica , e sempre
    lei che deve cambiare religione. com’è il detto,? “Ti ho dato un dito ? e adesso ti sei preso tutto il braccio”
    Se non stiamo attenti , tra qualche anno la lingua ufficiale , non sarà più L’italiano – Come diceva mio papà “L’italia è l’amante degli stranieri ”
    Bellissima ” Nel nostro mondo ” che fa parte del ottimo 33 giri, pieno di tantissimi tuoi successi , un vero capolavoro. Buona notte e buon fine settimana carissimo Umbi.

    1. Caro Bruno, nel tuo commento sono evidenziate le grandi differenze che distinguono un popolo, quello italiano, ospitale e aperto ad ogni inclusione in quanto protagonista a suo tempo di una consistente emigrazione in cerca di un lavoro altrove. Un popolo, il nostro, che si è rimesso in gioco in cambio di nuove opportunità, accettando e rispettando le regole “chiare” di ogni Paese ospitante. Tuo papà addirittura fece un mese di galera pur di rompere un contratto in Belgio che avrebbe potuto ucciderlo per le enormi carenze di sicurezza nel lavoro delle miniere. Nei Paesi dove approdavano i nostri emigranti vigevano delle leggi: prendere o lasciare. Da noi, per colpa di un’ ideologia malata di un buonismo esasperato, irreale e “sospetto” se offri un dito, come ben hai evidenziato, pretendono e si prendono l’intero braccio. Noi amiamo e siamo ricambiati da un odio ingiustificato che ha orgini in una cultura opposta alla nostra e assecondata da un odio interno che sta cercando di distruggerci cancellandoci identità e storia. Riusciremo a salvarci e a riportare il tutto ad una normale e pacifica convivenza di inclusione “do ut des” , ti do perché tu mi dia? CERTO! Se riusciremo a liberarci dal cappio di chi ci sta conducendo a tanto scempio. Nel mio racconto e nelle risposte ai vostri commenti ho offerto delle soluzioni. Io mi sto impegnando a mettere del mio … confido che ognuno metta del suo.

      1. Grazie per la tua risposta, hai ragione, tu c’è la stai mettendo tutta, io idem, speriamo che anche i governanti e gli Italiani, ascoltano il tuo appello, e si diano una mossa, è inutile lamentarsi , e non fare niente, tutto dipende sempre da noi.

        1. Io sono sereno Bruno, cominciamo ad essere in tanti … amici concentrati con impegno, amore e condivisione e, soprattutto, con nel cuore la speranza nei grandi cambiamenti ❤️

  11. Sono sinceramente schifata di questi sinistri che tirano fuori dal cappello ogni bruttura per farci sottomettere ad una assurda differenza di cultura,noi siamo italiani con la nostra religione e la nostra cultura a chi non sta’ bene fuori dai Maroni politici compresi. E mi fermo qui….

    1. Ciao Gelsomina, dal tuo furore genuino traspira un amore immenso per la nostra Italia. Le tue aspettative potranno realizzarsi rimanendo accoglienti, ma vigili e con fuori dai “maroni”, usando il tuo termine, solo i politici che remano contro ad ogni inclusione che possa realizzarsi più facilmente se in modo spontaneo e regolare.

  12. Se ricevo un ospite a casa mia, lo accolgo con generosità, fino a quando si conforma adeguatamente alle regole di casa, senza pretese nel reciproco rispetto.

    1. Bene Ira, ciò ti fa onore, ma … invertendo l’ordine dei fattori, alla fine il risultato non cambia. Il rispetto delle regole e il reciproco rispetto sono complementari l’uno dell’altro, per cui sono consequenziali. ❤️

  13. Il mondo è fatto di persone che mentono. Lo fanno perché ormai risulta essere una cosa normale. E questo crea una disfatta del genere umano senza precedenti. Dove andremo a finire lo sa soltanto Dio.

    1. Caro Esteban, dovre andremo a finire lo decideremo solo noi! Spazziamo via dai nostri percorsi le loro indicazioni seminate di menzogne e arcani tentativi di prevaricazione. Iniettiamo nelle loro convinzioni il virus del dubbio … restiamo indifferenti ai loro approcci e lusinghe di vecchie sirene sull’orlo della pensione. Cancelliamoli dalle nostre schede elettorali e…. SI ESTINGUETANNO !

    1. Grazie Felice per la fiducia… salutami New York . È da un po’ di anni che non la vengo a trovare e mi manca ❤️

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.