MilanoPost Capitan U - Amadeus e Fiorello

I racconti di Capitan U 1947: Sanremo 2024, Amadeus e…la sua grande vittoria di Pirro.

I racconti di Capitan U 1947 Video

È un titolo “strano”, volutamente provocatorio. Ho aspettato che passasse quasi una settimana prima di esternare per iscritto le mie considerazioni, sempre con umiltà e rispetto, nella consapevolezza di non essere il “verbo”, ma un normale cittadino, artista eterno nel cuore e, probabilmente, avviato alla pensione per il resto. Ho preferito attendere per far evaporare sensazioni immediate spesso alterate da scatti di impeto e reazioni istintive e di “parte”.  Per cui partirò dall’inizio, dal regolamento, e proseguirò di conseguenza.

E qui comando io, e questa è casa mia, ogni dì voglio sapere chi viene e chi va!

  1. Il Festival da molti anni viene affidato ad un direttore artisticoun condottiero “padre padrone”, nel senso che “decide” lui chi partecipa, le canzoni, “tutto”, contando su una stretta cerchia di collaboratori ed amici di cui si fida. Quindi il regolamento, ai più, artisti ed etichette indipendenti, può apparire superfluo. Le canzoni che mandi difficilmente vengono prese tutte in considerazione, se non, addirittura, molte inascoltate: “merito e pari opportunità disattesi”, in linea con quanto a riguardo pensano di noi in Europa e nel mondo, collocandoci nei bassi fondi della classifica. Quest’anno Amadeus, invece, ha dichiarato di aver ascoltato un’infinità di canzoni, ma penso che abbia anche speso molto tempo sui social per verificare visualizzazioni e followers degli artisti più seguiti … infatti, fa parte del lavoro anche assicurarsi in partenza un audience consistente.
  2. Arriviamo alla conferenza stampa e, dopo varie dichiarazioni precedenti di Amadeus che “un Festival non deve mai essere politico”, e, aggiungo io, dovrebbe essere soprattutto libero, al di sopra di qualsiasi ideologia, da qualunque parte essa soffi o arrivi, svincolarsi da ogni moda o regime, tipo quello radical chic del pensiero unico “capitalistico” Woke, molto in voga oggi. Avrebbe dovuto essere così, ma così non è stato: Amadeus ha aperto la “giostra” intonando ai media “Bella Ciao”, affermando con orgoglio che lui è antifascista e in quel momento ho pensato: ma lo sono anch’io, come il 99,99 % della popolazione italiana, non ho bisogno di puntualizzarlo,  “sono antifascista, nel cuore e nei fatti”.
  3. Il Festival l’avete seguito in massa ed è scorso allegramente in una atmosfera tutto sommato serena, ma forse solo apparente: infatti non sono mancati i vari messaggi politici da parte dei partecipanti, quasi tutti indirizzati  al pacifismo, giustamente, ma con dei distinguo, vittime e carnefici solo da una parte. Qui, l’Italia si è nuovamente spaccata, perché “pace e diritti sono di tutti”, ma non è facile ammetterlo sempre, almeno per alcuni.
  4. È stato anche un Festival indirizzato ai giovani ed alla fine, sorvolando sulle varie polemiche e recriminazioni, per fortuna ha vinto chi ha messo tutti d’accordo: Angelina Mango, bravissima, internazionale, una showgirl che piace a giovani e adulti.
  5. La popolazione italiana si sta trasformando in una popolazione anziana, per cui proporrei di fare quello che si faceva una volta, ma al contrario: due categorie, “giovani” in primo piano e gara centrale, e “anziani” in una gara a parte. Naturalmente, sarebbe bello anche che ritornasse la scelta dei brani decisa da esperti “super partes” per entrambe le categorie, dando pari opportunità a tutti, ma questo, forse, è pretendere troppo!

Arriviamo così alla fine del mio racconto con una domanda: perché nel titolo di apertura ho considerato lo strepitoso successo di Amadeus una vittoria di Pirro? … Perché ha stravinto la sua battaglia negli ascolti, che nessuno probabilmente mai più eguaglierà e neanche lui, che ha salutato ed è uscito di scena soddisfatto in carrozza, lasciando sul campo, però, una strage di polemiche e molti punti interrogativi rimasti irrisolti. Ci ritroviamo, così, in un Italia ancora più divisa, giovani e anziani in contrapposizione, politici e politicanti in perenne competizione, ideologie e realtà agli antipodi fra loro, confusione e incertezza a braccetto.

Mi auguro, Amadeus, che il suo successore abbia la voglia e il potere di ripristinare le pari opportunità nella selezione di cantanti e compositori, e, magari, prenda anche in considerazione il mio consiglio relativo al punto 5), dove artisti  “giovani” e “anziani” possano soddisfare gusti e preferenze di una popolazione unita almeno nella settimana del Festival di Sanremo.

Come Amadeus ha omaggiato Gigliola Cinquetti invitandola sul palco a cantare “Non ho l’età”, nel mio piccolo le rendo omaggio porgendovi il  video del 1972 di una sua partecipazione al festival che,  solo per “pura”  combinazione emoticon risataalmeno nel titolo: “E qui comando io”, in tema col mio racconto di oggi. Ciao ciao!

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

20 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: Sanremo 2024, Amadeus e…la sua grande vittoria di Pirro.

  1. Hai pienamente ragione.
    Un festival basato su chi ha o meno più followers, credo possa andare bene per i giovani solamente, quindi dovrebbero fare gara a se, poi l’anno successivo, se vorranno, tornano e saranno tra i campioni.
    Accadde ciò nel 97, che una sconosciuta Annalisa Minetti, battesse tutti.
    Gli “anziani” dovrebbero fare gara a se di modo che ci siano vincitori in entrambe le sezioni.
    Purtroppo Amadeus ha guardato i suoi interessi.
    Angelina Mango piace molto anche a me e sono sicuro che andrà molto lontano.

    1. Andrea, sommo poeta in arte e nel cuore, anche tu come me soffri quando gli interessi prevalgono sui contenuti. E poi, se guardiamo bene nell’analisi dei dati, gli ascolti dell’ultimo Sanremo segnano i record della gestione Amadeus, ma lo perdono nettamente anche con Festival non troppo antichi quando, ad esempio, trionfava il trio Tozzi, Morandi, Ruggeri. Ed era un festival che coinvolgeva una popolazione variegata con elevato potere di acquisto. Optiamo in cambiamenti nella prossima edizione. Qualche consiglio io l’ho proposto.

    1. Caro Giorgio, Sanremo non è degenerato, è stato semplicemente privato della sua identità, esattamente come quando uno si rende conto che i suoi documenti sono stati in qualche modo abusati e vede il suo nome al centro di situazioni e eventi che non gli appartengono. Ecco perché il Festival ha cambiato faccia e perso la F maiuscola: non più rappresentazione del meglio della musica italiana in una gara con prevalenza del merito, bensì uno show con passerella di star internazionali e la competizione relegata a un ruolo marginale, poi una pedana con l’uso delle canzoni quale veicolo di promozione politica con l’uso di eccessi rasentanti a volte la volgarità ed infine … il festival del web dei giovani e delle visualizzazioni e dei grandi messaggi trasgressivi o ideologicamente a senso unico, con conseguenti disagi, recriminazioni, divisioni.

    1. Per te Virginio, ringraziandoti per la tua partecipazione al dibattito, vale quanto ho risposto a Giorgio, aggiungendo in sintesi … un festival della canzone “trasfigurato”, nel senso mutato nella fisionomia, nel fine e nel contenuto.

  2. Sono d’accordo con te Umbi. Negli ultimi anni SanRemo ha cambiato direzione diversa da quella solitamente vista da noi CONTRIBUENTI Rai. E’ vero anche che Amadeus (forse perché per me è Grande presentatore) ha dato un miglioramento alla Kermesse Sanremese da quando ha condotto la manifestazione. Però bisogna dare una svolta decisiva e positiva al Festival se non vogliamo vederlo affondare del tutto. In primo luogo, non ci deve essere nessuna politica e non ci deve entrare la politica, quella che, ahimè, conosciamo. In secondo luogo ritornare alle origini, quando si premiava la canzone della categoria cantanti vecchi (chiedo scusa se uso questo termine, ma è per far capire alla gente) e quella dei cantanti giovani. Questo per dare e fare confronto tra entrambe le categoria. Inoltre, il Festival è nostra tradizione e quindi non deve essere manipolato. Mai rovinare ciò che rende la nostra Italia UNICA nel suo genere.
    Pekos Julio Esteban © 2024

  3. Il Festival di Sanremo è il festival della canzone Italiana …. Si dovrebbe parlare di musica donare alle famiglie e ai telespettatori momenti di spensieratezza e allegria….io preferivo quei festival dove ogni canzone era interpretata da due artisti diversi anche da Big internazionali ma cantata in Italiano e molte canzoni sono diventate successi internazionali come…… Quando Quando Quando….Nel Blu dipinto di Blu….ecc..ecc….mi piacerebbe si tornasse a quella formula a mio avviso vincente ….il festival della canzone Italiana

    1. Carissimo Giorgio Zaccari da buon e sincero musicista, come me hai nostalgia dei vecchi Festival di Sanremo quando le star internazionali con le loro interpretazioni rendevano omaggio e supportavano i nostri big italiani. Mi ricordo il mio primo Festival come autore del 1967 con “Il Cammino di ogni speranza” , cantavano Caterina Caselli e Sonny&Cher, il massimo per un ragazzino di 20 anni come me. Ed allora gli ascolti erano … l’Italia intera, non un quarto scarso. Ad esempio, qualche anno dopo, Enzo Tortora nel suo Portobello faceva i 20 milioni di media ogni puntata con un record di 28. Altri tempi, giovani e anziani uniti davanti a un televisore che offriva amore, spensieratezza … FUTURO

  4. Perfetto Stefano, mi confermi la necessità di far progredire il Festival ridonandogli la F maiuscola con un passo indietro, anzi due, ridando valore alla gara e rispettando gusto ed esigenze di una Italia tornata UNA e, come dici tu, UNICA.

  5. Hey,Capitan U ho letto tutto di un fiato… hai picchiato forte, tosto come al solito… non è che lasci perdere le cose che vedi e che sono gli occhi di tutti… però,tu non ti limiti a vederle e le metti in risalto nei tuoi racconti, lasciando a noi riflessioni e… CONCLUSIONI

  6. Dolcissima Dona, come al solito riesci a tirare fuori il nocciolo del mio pensiero, permettendomi di completarlo. Non picchio forte, dico quello che penso. Amadeus è un bravo presentatore e da business man è perfetto e i suoi risultati sono sempre eccezionali. Lui si sente antifascista come tutti noi e a me pare sincero ma i radical chic del Pd ne approfittano, abili come sono nel cogliere ogni occasione per tirare acqua al loro mulino. Per me sono simili e in sintonia con i ricchi potenti del mondo che stanno provando a cambiare l’umanità, a modificarla secondo le loro esigenze, decidendo chi deve vivere agiatamente e chi accontentarsi di sussidi ed elemosina elargiti, cosa devono mangiare e cosa bere, come pensare e cosa poter esprimere, come prenderla in quel posto ma col sorriso sulle labbra, e vedono un perfetto Paese cavia per sperimentare tutto ciò, l’Italia! Chiunque si sia messo volutamente o inconsciamente al loro servizio (attori cantautori, scrittori, professori, giudici, intellettuali di tutto il mondo) non si rendono conto che potrebbero essere considerati alla resa dei conti dei complici compiacienti. L’aria sta cambiando … il popolo si sta ribellando e i trattori rappresentano solo l’inizio. Amadeus intelligentemente lo ha capito, e imnaginando anche che forse non sarebbe stato facilmemto riconfermato per i cambiamenti politici, ed anche perché stressato da 5 anni di successi e polemiche, ha anticipato tutti ed è uscito da vincitore totale, perché cosciente che i nodi prima o poi vengono sempre al pettine e la vita come sa dare sa anche togliere … SEMPRE!

  7. Carissimo Umbi, questo Sanremo è stato il più deludendo , e vero come dici “Qui comando io”
    Comanda questo Amadeus che sinceramente ha quasi rotto, lui insieme a Fiorello, ormai sono patetici, gags che vanno bene soli nei villaggi turistici, non si può assistere a uno spettacolo veramente da schifo, invitano un icona come John Travolta, e invece di fargli una bella intervista, , fargli delle domande riguardanto la sua vita, sua moglie suo figlio che sono mancati, e omaggiare anche la povera Olivia Newton John, sono caduti così in basso, a fargli fare il ballo del qua qua. Una GAG veramente di pessimo gusto.
    Amadeus ha quasi rotto, lui è diventato il padre e padrone, sceglie cantanti veramente di bassissima qualità, quasi tutti RAP, TRAP…Che reputo TRASH ( SPAZZATURA ) una volta venivano cantanti stranieri, cantavano in Italiano poi venivano cantati in lingua inglese, come per esempio “Che Sarà ” cantata dai Ricchi e Poveri, insieme a José Feliciano, lui poi ha fatto la versione in Inglese ” SHAKE A HAND” questo era il miglior modo di promuovere la nostra musica all’estero, Amadeus ha badato solo a far spendere fior di quattrini per le scenografie , e per invitare delle star internazionali , dicevano che non c’erano I soldi, e lo capisco che non c’erano più i soldi, i soldi sono andati tutti nelle sue tasche €700,000 per 5 serate , vuol dire €140,000 a serata…
    Come diceva il grandissimo Totò
    ” E noi paghiamo ” …L’abbonamento RAI…

  8. Ho seguito poco il festival pur abitando a Sanremo,non mi è piaciuto affatto. Nonostante gli ascolti alti,si cade sempre sul discorso politica che nulla a che fare con le canzoni, Amadeus sarà anche bravo ma a me non piace.Io avrei voluto vedere tra i concorrenti cantanti del tuo calibro non scapezzati che non parlano neppure italiano .

    1. Gelsomina sei di Sanremo !? Uauhhh, allora il tuo commento vale ancor di più. Se a te non è piaciuto perché è caduto nuovamente sul discorso politico penso che il tuo malcontento debba essere oggetto di preoccupazione per il sindaco e la sua giunta comunale. Alberto Banchieri è stato eletto 5 anni fa a capo di una lista civica di sinistra. Il 9 è 10 giugno prossimo ci saranno le nuove elezioni comunali e con cittadini insoddisfatti … si rischia il flop.

  9. Caro Bruno non sono stato neanche io d’accordo sul trattamento riservato a un mito come John Travolta e so che è stato anche sbeffeggiato da un qualcuno in Rai che ha affermato che volendo fare il furbo con la pubblicità occulta lz star dovrà pagare perché non si può venire a rubare a casa dei ladri… beh, lui indossava delle scarpe che hanno regolarmente il marchio in evidenza e non era compito ne suo ne dell’eventuale sponsor nasconderlo, bensì spettava farlo a un responsabile RAI. Poi da consumato artista, secondo me, ha ballato con la faccia da cagnolino bastonato appositamente facendo sì che le inquadrature andassero soprattutto sui passi e sulle scarpe e in seguito scoppiasse la polemica dell’offesa al mito e diventasse virale… e, sempre secondo me, John, ricordandosi del sangue italico che gli scorre nelle vene, ha insegnato alla grande come si fa a rubare in casa dei ladri visto che tra cachet Rai e soldi dello sponsor pare abbia portato in cassa un importo vicino se non superiore al milioncino di euro😃 Sulle gag di Fiorello e Amadeus non mi sbilancio perché fanno parte di un certo cabaret trash come tu lo hai definito che piace alla massa anche se noi, io e te, crescendo forse ci siamo abituati ad un qualcosa di più raffinato per soddisfare il nostro palato veterano. Concordo con te che le canzoni hanno soddisfatto più i ragazzini mentre il canone lo pagano genitori 1 e 2 e nonni con medesima numerazione. Il mondo sta cambiando, ma non sempre i cambiamenti apportano miglioramenti, anzi …

    1. Grazie mille Umbi, beh John Travolta, secondo me può indossare quello che vuole, che siano le scarpe firmate da lui, la RAI si sta arrampicando sugli specchi, se non volevano dovevano dirglielo prima , cosa indossare, a parte che facevano un buco nell’acqua, lui non avrebbe accettato, comunque non so se in futuro John accetterà di nuovo un invito, e secondo me ha fatto benissimo Sinner a non accettare l’invito, chissà cosa gli avrebbero riservato il gatto e la volpe? Magari fargli ballare il Tirolese? 😂, comunque speriamo che il prossimo Festival sarà più divertente e con la vera musica Italiana.

      1. Un augurio Bruno nel quale mi trovi completamente d’accordo e , come ho scritto nel mio racconto, che il MERITO torni a contare nella scelta dei brani e degli artisti e che amichettismo e interessi personali vengano accantonsti una volta per tutte, DEFINITIVAMENTE !

  10. Ciao Umberto!
    Purtroppo Sanremo non ritornera’ piu’ come una volta, sono disgustato come viene presentato, specialmente con il voto alle 2:30 di notte, la mia scelta era Loredana Berte!
    Pero’ sono contento ascoltare le cover e non nascondo di criticare alcune canzoni di come vengono cantate!
    Saluti da New York City!

    1. Caro Phil, tu mandi agli italiani nella tua radio, da anni e anni, la più bella musica italiana. Posso immaginare che dagli ultimi Sanremo tu possa sentirti un po’ tradito … figurati il sottoscritto. Ma non bisogna abbattersi, il tempo passa e le mode cambiano, ma la bella musica non invecchia mai e le canzoni di un certo periodo rimarranno immortali. Salutami l’America e i radioascoltatori di Radio New York City la prima volta che passerai una mia canzone. ❤️

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